7Pines: è in Sardegna uno dei resort più gourmet d’Italia, fra pizze di Franco Pepe e cucina local

A Baja Sardinia, nel resort 7Pines, arriva anche la super pizza di Franco Pepe, che insieme al resident chef Pasquale D’Ambrosio metterà sul disco d’oro i profumi del territorio.

7Pines, il resort sardo dove il lusso incontra il gusto e il territorio

Di location così ce ne sono davvero poche in giro: inaugurato il 1 agosto 2022, il 7Pines Resort Sardinia incanta, appollaiato com’è sul promontorio vergine della macchia mediterranea, la vista infinita sulla Costa Smeralda e sulla Maddalena. Quando poi il sole si spegne nel blu, la magia è da Capogiro per chi si è attardato sulla sabbia finissima o appartato nelle quattro calette, oppure si trastulla a bordo delle due piscine.

L’offerta, infatti, non è da meno dei luoghi, per quanto si ponga al loro servizio. Qui ci sono tre ristoranti e tre bar, la Pure Seven Spa, il Kids Club educativo, la palestra, campi da tennis, padel e basket. E le novità sono all’ordine del giorno: il 4 maggio aprirà Spazio by Franco Pepe, dove il pizzaiolo pluripremiato delizierà gli ospiti a bordo piscina, con la complicità dello chef Pasquale D’Ambrosio.

Il managing director lo chiama “lusso rilassato, non etichettato”: “La struttura vuole sposare in pieno il territorio, nei materiali, nella selezione del personale, nelle esperienze che propone. Ristorazione in primis. Al di là della Costa Smeralda, che offre un lifestyle fra i primi al mondo, il focus è sulle peculiarità locali: agli ospiti viene offerta la possibilità di trascorrere una giornata con un pastore sardo; visitare la blue zone dove si concentrano gli ultracentenari, che raccontano la loro vita e come superare in forma il secolo; scoprire varie cantine, posti nascosti, nuraghi…

Facciamo un grosso lavoro di formazione sull’intelligenza emotiva del team: vogliamo entrare profondamente in contatto con l’ospite, capire cosa vuole e riuscire a indirizzarlo, suscitando curiosità. Il lusso oggi è saper accendere desideri, in chi non sapeva di averli. Tutto questo lo decliniamo in ogni aspetto, dal benvenuto alle attività sportive, con academy di altissimo livello: per il tennis Magnus Norman e Omar Camporese, per il calcio Gianluca Zambrotta, per il basket Sylvester Gray, per l’hip hop Alice Bellagamba. Quest’anno ci saranno anche i water sport, collaborazioni con artisti e brand internazionali all’interno del Cone Club.

Quale fil rouge la costruzione di esperienze, in cui l’ospite sia protagonista, e non spettatore, del film della sua vacanza. Una filosofia che ci sta premiando sia nei numeri, con un pace di prenotazioni più alto del 65% rispetto al 2023, che nel reclutamento del personale, già interamente selezionato e precontrattualizzato. Dico sempre che i clienti si conquistano con i sogni e le esperienze, il team con un progetto condiviso.

Nella nostra spa proponiamo trattamenti signature, con oli e profumi della Sardegna, spesso attinti all’interno del resort. Ma in generale la sostenibilità è per noi un pillar, fin dal kids club dove la insegniamo ai nostri piccoli ospiti. Abbiamo scelto materiali a chilometro zero e a basso impatto energetico, eliminato completamente la plastica e per compensare le emissioni dei transfer piantiamo alberi, oltre i nostri 15 ettari di parco e biodiversità”.

Il ristorante Capogiro e il Cone Club

Ed è dal territorio e dalla sostenibilità che trae ispirazione anche la cucina di Pasquale D’Ambrosio, responsabile del ristorante Capogiro e del più informale Cone Club.

Nato e cresciuto nel Napoletano, si è formato in un gruppo francese e ha lavorato prevalentemente in grandi gruppi alberghieri, conducendo anche programmi televisivi sulla Rai e formando allievi al Teatro dei Sapori. “Ho collaborato con grandi Chef stellati, ma ho sempre cercato di forgiare un’identità personale: la mia cucina è libera, sartoriale, incentrata sul dialogo fra territori”.

Fra i suoi ultimi signature Profondità, fregula con erbe spontanee di macchia marina, pomodoro del piennolo e mozzarella di bufala; il Maialino sardo con tonno rosso di Carloforte e mela annurca; la pasta mischiata di Gragnano con 12 tipologie di pomodoro. Più diretta la cucina del Cone Club, dove il mare è protagonista, dallo spaghetto alla bottarga al polpo alla brace, ai crudi di mare.

La pizza di Franco Pepe

Franco Pepe, dal canto suo, si prepara a entrare in azione con il suo angolo pizzeria. “Ma non sarà un altro Pepe in Grani, non voglio fare una catena. Piuttosto amo portare la mia pizza in luoghi importanti, come l’Albereta di Erbusco e il Resort San Barbato con Don Alfonso in Basilicata; prossimamente anche il Capri Palace. Al 7Pines ci sarà qualche mia ricetta, come la Margherita sbagliata.

Poi stiamo aspettando l’arrivo del forno per provare le materie prime del territorio scelte dallo chef. Io arriverò col mio impasto e cercherò come sempre di fare qualcosa che non sia scontato. Mi interessano in particolare il mirto e i profumi del territorio, ma già so che troverò formaggi fantastici. Non conta l’acqua di Napoli, a meno che non sia trattata con componenti che interagiscano con i lieviti. Non certo in quella zona e in quel resort. Per me è una grande soddisfazione posizionare la mia pizza in una location del genere, in un contesto di alta cucina frequentato da una clientela internazionale”.

La prima proposta di D’Ambrosio sarà un carpaccio di bue rosso sardo con cremoso di pecorino, olive conciate della Gallura ed extravergine sardo, tutta da provare.