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Pietro Leeman sbarca in Sardegna: piatti stellati e vini del territorio in un evento esclusivo con l’azienda La Contralta

di:
Sofia Carta
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Copertina Pietro Leeman Sardegna 1

La notizia

La Contralta è una suggestiva spiaggia sotto la vigna che si può ammirare persino dalla famosissima Roccia Dell’Orso. L’impianto di viti ad alberello su disfacimento granitico selezionate da Roberto Gariup è in perfetta armonia con gli arbusti modellati dal vento, con l’elicriso spontaneo e con la foltissima macchia mediterranea che contraddistingue il fazzoletto di terra adiacente al comune di Palau.



La tenuta intorno a cui si elevano i classici muretti a secco tirati su a mano, chissà in quale epoca, è situata su una collina, al centro della quale lo stazzo gallurese -oggi casa d’accoglienza e di degustazioni- permette di rivivere le tradizioni di un tempo. Il Logo, firmato da John Pawson, Padre del minimalismo europeo, anticipa il disegno della Cappella in prossima costruzione, a simboleggiare la sacralità del lavoro.



L’azienda nasce proprio dall’intuizione di Roberto, che nel 2018 decide di acquistare un vigneto a Spalliera in collina, ad Enas, tra Olbia e Loiri Porto San Paolo. Tutt’intorno, un paesaggio spettacolare: Enas guarda il Golfo di Olbia; il disfacimento granitico gioca tra i punti di bianco e sabbia più scura, mentre i toni di verde della vite, cullati dal vento mai assente, profumano la vigna di iodio e di pace. Qui i vigneti sono già produttivi, si segue il protocollo di produzione integrata. I vini portano la firma del winemaker friulano e, al tempo stesso, esprimono al meglio le potenzialità del territorio gallurese.




Le stesse etichette regalano sensazioni diverse a seconda del contesto; ne sono prova le due degustazioni recentemente organizzate dalla tenuta, la prima a Palau, la seconda nella Corte di Palazzo Doglio a Cagliari con Pietro Leeman, il primo chef in Italia a ricevere la Stella Michelin nel 1996 per la sua Cucina Vegetariana.



Un pranzo di grande suggestione, quello di Leemann a La Contralta. “La cucina vegetariana soddisfa un bisogno innato di empatia con il Creato, le sue creature e il loro Creatore” sostiene.




L’azienda è in completa armonia con questo pensiero: i vini raccontano il territorio e sono autoctoni; in vigna si rispetta la terra, la vite ed il creato, per un prodotto quanto più sano e salubre possibile. In cantina si utilizza la tecnica, la conoscenza: se si porta a casa una vendemmia sana, non si ha bisogno di troppi interventi, e Roberto questo lo sa bene. I nomi di alcuni vini si ispirano ai versi di Umberto Saba, come il Vermentino Fiore del Sasso ed il Cannonau L’ora grande, mentre il Carignano Igt M’Illumino ricorda un verso di Ungaretti.

Il menu

Fiore del Sasso Vermentino di Gallura Docg Superiore 2019


Giro di calice paglierino luminoso ricorda nei suoi profumi la Gallura di fiori bianchi, di frutta a polpa gialla croccante, di macchia mediterranea, e note di vetiver. La freschezza e la mineralità rubano il palato regalando maestosa lunghezza e delicato finale mandorlato e leggermente speziato.



Abbinamento:

Tempura di asparagi e zucchine con una maionese al latte di mandorla profumata ai capperi e pomodori secchi

‘Contovello’ da Mediterranee – Umberto Saba

Al Sol Brilla Igt Isola dei Nuraghi Vermentino 2019


Oro con dissolvenza paglierina. Il calice scopre la sua frutta matura a polpa gialla, scandisce l’elicriso, alterna note agrumate e profumate di erbe aromatiche. Il sorso è suadente e avvolgente, richiama la nota tannica centrata. Fine e armonico, maestosamente abbinato alla Tatin di melanzana alla giapponese, emulsione di fragola e zenzero, quark e erba cipollina.


L’Ora Grande Cannonau di Sardegna Doc 2019


Rubino traslucido. La rosa, i frutti di rovo rossi maturi, il tabacco ben integrato e il favo di cacao amaro stregano i sensi in una danza continua. Il Cannonau è minerale e sapido, con un tannino elegante che leviga la nota alcolica.



Abbinamento:

Risotto con essenza di pomodoro e timo, pesto di aglio degli orsi, pomodoro e friggitelli al pepe verde

Da ‘l’Ora Nostra’ da Mediterranee – Umberto Saba

M’Illumino Igt Isola dei Nuraghi Carignano 2019 dalla Magnum


Veste granata dal finale rubino. Tavolozza olfattiva complessa e fine, fragrante di more di rovo, ribes e marasca, floreale di ibiscus, profumata di spezie, tabacco da pipa e tostature di legno fini.

La Gallura emerge anche in questo caso soprattutto all’assaggio. Toni sapidi, minerali, fragranti, tannino ammaliante e tenore alcolico ben contemplato enfatizzano il suo finale in un sorso che non si scorda facilmente.



Abbinamento:

Funghi porcini, shitake, cipollotto, pera coscia cotti al barbeque, caprino di mandorla e salsa al vino rosso

‘M’illumino d’immenso’ – Giuseppe Ungaretti


Foto evento: Crediti Natalia Ghiani

Foto azienda: Crediti La Contralta

Wine Reporter

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