La notizia
Non solo opere d’arte comunemente intese sono conservate nel museo del Palatinato della Germania sud-occidentale. La città di Spira ospita, infatti, una collezione di oggetti tra cui figura anche una bottiglia di vino millenaria. L’etichetta risale, secondo gli esperti, al IV secolo (325 d.C.), ed è stata rinvenuta durante una sessione di scavi archeologici del 1867 nella tomba di una coppia di romani della classe agiata, seppelliti insieme a oltre una dozzina di alcolici. Con 1700 anni di “affinamento”, è l’unica bottiglia conservatasi intatta e la più antica del mondo mai scoperta finora.Museo del Palatinato di Spira
La bottiglia esposta @Carole Raddato
Ci si domanda, quindi, se possa ancora essere bevuta e le risposte non sono univoche. Secondo il team di ricerca del museo, gli antichi romani “condivano e addolcivano il loro vino con spezie e miele” e versavano, inoltre, olio d’oliva nella bottiglia in modo da evitare il contatto del liquido con l’aria. Attualmente il contenuto si presenta in parte solido, perché olio e miele si sono coagulati nel tempo creando una sorta di tappo che ha preservato il vino sottostante intatto.
@Kalliopi Nikita- Twitter
Per ciò che concerne il profilo gustativo, gli esperti si sono espressi affermando che il sapore dell’antico vino, avendo perso completamente la parte alcolica, potrebbe avvicinarsi a quello di una gomma da masticare insipida, mentre, la professoressa di enologia Monika Christmann ha rincarato la dose dicendo: “Probabilmente non è del tutto andato a male e lo si potrebbe bere senza rischi per la salute, ma certo non appagherebbe il palato".
@Alamy Stock
La curiosità di degustare il vino millenario è evidentemente smorzata dal suo affinamento estremo, ma potete sempre visitare il museo e poi accontentarvi di un buon aperitivo al bar.
Fonte: foodandwine.com
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