La Notizia
È la prima enoteca di vini italiani con un catalogo che annovera oltre 14.000 etichette provenienti da circa 2.500 cantine, e che con il lockdown ha visto aumentare i propri volumi del 200% rispetto allo stesso periodo del precedente anno: stiamo parlando di Tannico, il principale canale di vendita online di vini italiani e premium spirit, che ha lanciato una importante novità. Dal 1° ottobre infatti è in rete la sezione di learning con i corsi di vino della Tannico Flying School che ha già fatto registrare il tutto esaurito fino al mese di marzo a Milano e Roma. “Nei mesi scorsi tanti si sono avvicinati all'e-commerce e continuando ad usarlo con regolarità anche dopo il lockdown, al punto che stimiamo di chiudere il 2020 a 30 milioni di euro. I nostri corsi online sono nati anche da questa esperienza” ha dichiarato il fondatore Marco Magnocavallo.
Sono disponibili in rete 11 percorsi tematici, 100 video corsi e degustazioni a cui si aggiungono contenuti extra e dispense testuali, il tutto suddiviso per livelli di competenza: in questo modo anche i meno esperti potranno imparare per essere maggiormente preparati quando ordinano una bottiglia al ristorante. Per i più esperti poi c’è l’imbarazzo della scelta, con la possibilità di optare anche per corsi e percorsi personalizzati. La piattaforma è disponibile all'indirizzo tfs.tannico.it e prossimamente sarà fruibile anche da app per iPhone, iPad e su Apple TV.

Ma l'anno di Tannico, caratterizzato anche dall'ingresso di Campari Group nell'assetto societario con l'acquisto del 49% delle quote, è ancora ricco di sorprese. “Abbiamo in programma l’apertura di un locale all’interno del Mercato Centrale a Milano, dopo quella del Wine Bar, avvenuta a luglio in via Savona, ma anche altri progetti di espansione all’estero, e il primo passo in questa direzione dovremmo farlo in Francia” ha aggiunto Magnocavallo.

L’azienda, leader di mercato in Italia con una quota superiore al 30%, è stata fondata nel 2013 e può ora contare su oltre 7 milioni di visitatori unici negli ultimi 12 mesi. Nonostante gli ottimi risultati economici che hanno portato ad un sostanziale break even gestionale, in questo momento il progetto sta subendo un rallentamento legato al mondo horeca, per gli ovvi motivi determinati dall’emergenza sanitaria. Ma la netto delle difficoltà relative all’attuale scenario mondiale, Magnocavallo conferma la fiducia nel processo di crescita del progetto.
Fonte: ilsole24ore