Attualità enogastronomica Chef I protagonisti dell'enogastronomia Top Chef

Ferran Adrià: "Tutti lavorano 8 ore: perché i cuochi no? Le cose devono cambiare”

di:
Alessandra Meldolesi
|
copertina ferran adria 2023 05 04 12 11 34

Fa sempre notizia Ferran Adrià, che in un’intervista racconta i suoi progetti e perora la causa di nuovi rapporti nel mondo del lavoro. “Il mio prossimo obiettivo? Insegnare ai giovani chef di talento come fare impresa”.

La notizia

Segna la fine della pandemia, la riapertura di Enigma, evoluzione non di elBulli ma dell’Enigma che fu, più orientato al pubblico locale nel senso dell’accessibilità e dei prezzi, in uno scenario che Adrià giudica positivamente, nonostante i chiaroscuri, grazie alla migliore generazione di giovani cuochi spagnoli di sempre.

Crediti Vanessa Gomez



Lui però ne parla con distacco, preoccupato di non fare torto a nessuno, concentrato com’è sulla riapertura di El Bulli 1846, programmata per il mese di giugno 2023, fra poco meno di un anno a Roses.Ma non si cucinerà: sarà un museo sull’eredità del ristorante”, giura, promettendo di fermarsi ogni tanto, senza però convertirsi in un pezzo dell’esposizione. E sul futuro non si sbottona, anche se crede di avere già dato abbastanza e si considera in pensione (qui il suo bilancio sui "guadagni di una vita"). “Ancora non ho preso una decisione definitiva e posso cambiare idea da un giorno all’altro”.

Crediti Juan Moya



Lo racconta in una succosa intervista al quotidiano ABC, senza mancare di togliersi qualche sassolino da scarpe che hanno salito la via del successo. Per esempio, a proposito della giornata lavorativa di 8 ore nella ristorazione, da taluni giudicata irrealistica, il più grande cuoco di sempre non ci sta: “Tutti lavorano otto ore, la ristorazione non può fare eccezione. Bisogna guardare anche a quello che succede nel resto d’Europa. A Parigi, per esempio, ne lavorano 35”.


La gastronomia, soprattutto l’alta cucina, sta attraversando un periodo di cambiamenti radicali con riferimento al personale. Alcuni chiudono il fine settimana. Non esiste una formula unica, ma tutti si stanno adattando”, conclude, ammonendo che non possano essere diversi da questo, il presente e il futuro della ristorazione. “La gente vuole lavorare, ma solo otto ore. Insieme al talento e al sacrificio, la cosa più importante in un ristorante è la gestione. Ed è quello che più mi preoccupa in questo periodo, insegnare ai giovani come gestire il loro ristorante. Senza una buona gestione, il talento e il sacrificio non servono a nulla”.


Fonte: ABC

Trovi qui l'articolo cliccabile

Ultime notizie

mostra tutto

Rispettiamo la tua Privacy.
Utilizziamo cookie per assicurarti un’esperienza accurata ed in linea con le tue preferenze.
Con il tuo consenso, utilizziamo cookie tecnici e di terze parti che ci permettono di poter elaborare alcuni dati, come quali pagine vengono visitate sul nostro sito.
Per scoprire in modo approfondito come utilizziamo questi dati, leggi l’informativa completa.
Cliccando sul pulsante ‘Accetta’ acconsenti all’utilizzo dei cookie, oppure configura le diverse tipologie.

Configura cookies Rifiuta
Accetta