3500 metri quadrati per capire cos’era El Bulli. Il nuovo ambizioso progetto firmato Ferran Adrià punta al futuro ricordando il passato in forma fisica, ma anche digitale.
La notizia
E’ ufficiale. Sarà il 2023 l’anno in cui El Bulli 1846, il polo espositivo e museale di Cala Montjoi de Roses che mostrerà l'eredità del ristorante El Bulli, aprirà a pieno regime. Lo ha spiegato pochi giorni fa lo chef Ferran Adrià in persona, durante un convegno, specificando che l’obiettivo è di terminare i lavori nel 2022, anno, così da guadagnare un po’ di tempo per sondare il terreno e definire al meglio l'apertura definitiva, il prezzo dei biglietti ed il numero di visitatori da ospitare contemporaneamente.Il centro avrà uno spazio espositivo di 3.500 metri quadrati in cui verrà spiegato "perché El Bulli era El Bulli”, ricostruendo, tra l'altro, la cucina e il soggiorno di quello che era il miglior ristorante del mondo. Il centro, che non aprirà in inverno, comporterà un investimento, a lavori ultimati, tra gli 11 e i 12 milioni di euro e si troverà nel parco naturale di Cap de Creus, nello stesso sito del ristorante che ha chiuso le sue porte definitivamente il 30 luglio 2011. Un giorno che – Adrià ha ricordato – “è stato il più felice della mia carriera” nonostante la chiusura. "Abbiamo chiuso perché volevamo essere onesti con noi stessi", ha annunciato.
El Bulli 1846, cifra che onora le ricette create dal ristorante, è uno dei tasselli della Fondazione Bulli, promossa da Adrià e dal compianto direttore della sala, Juli Soler, il cui obiettivo è preservare non solo l'eredità fisica di El Bulli, ma anche quella digitale. Saranno così digitalizzati 150.000 articoli, tra foto, documenti e audiovisivi.
Un'altra sfida per la fondazione è creare “contenuti di qualità per la nostra professione”, secondo Adrià. Un obiettivo che si riflette nella Bullipedia, un'enciclopedia sulla ristorazione gastronomica, mentre il terzo scopo della fondazione è quello di condividere l'esperienza nell'innovazione e nella gestione con altri ristoratori e albergatori. Adrià ha infatti aiutato più di 1.200 ristoranti in questo ambito.
Fonte: lavanguardia.com
Foto: Sito web ElBulli