Alcuni fra i gourmet più alacri e influenti d’Italia, autentici paraprofessionisti del settore, dicono la loro su questa estate 2019: ecco i ristoranti dove hanno mangiato meglio.
I Ristoranti
Chiara Agostinelli
![](/upload/multimedia/1-1_2023-05-03_23-01-51.jpg)
![](/upload/multimedia/2-DSCF1499.jpg)
“Ho pensato a un ristorante dove si vive l’esperienza dell’estate, perché trasferisce completamente la sua carovana nel dehors e l’interno diventa solo di passaggio: Lido 84 di Riccardo Camanini. È meraviglioso sia quando c’è ancora la luce del giorno, per la gioia di tavoli, stoviglie e tessuti di tutti i colori, che la sera, quando lo spettacolo è diverso ma altrettanto incantevole nei momenti morti del pasto, grazie alle luci sulle sponde del lago. Allora può sopraggiungere fra i piedi perfino qualche anatroccolo con i suoi pulcini. Posto che la cucina è indiscussa, il valore è aggiunto grazie al verde unito all’acqua. Ed è uno spettacolo che viene venduto a un rapporto qualità/prezzo ammirevole”.
Coniugi Barbarossa
![](/upload/multimedia/3-4_2023-05-03_23-01-51.jpg)
![](/upload/multimedia/4-2_2023-05-03_23-01-52.jpg)
“Abbiamo appena concluso un giro nei migliori stellati di Verona e del Trentino Alto Adige, che si è concluso con la seconda esperienza a Lido 84 di Gardone Riviera. Per noi non è soltanto il ristorante dell’estate: Riccardo Camanini è un grande chef che diventerà grandissimo. Sono due fratelli fantastici”.
Fiorello Bianchi
![](/upload/multimedia/5-bros-Food-Community-News-copia.jpg)
![](/upload/multimedia/6-REPORTERGOURMET-7.jpg)
“Direi Bros’, assolutamente da visitare quando si è nel Salento e a Lecce in particolare. Fa vivere un’esperienza gustativa e di sala coinvolgente, intrigante, ad altissimo livello. Sono piatti che lasciano il segno e trasmettono l’estate salentina dei sapori per uso di materie prime locali e gioco con freschezza e acidità. Bisogna preparare il palato a salire sul ring del gusto, essere pestati e messi al tappeto tante volte, per uscire infine stesi ma entusiasti. Da KO gustativo”.
Alberto Delta
![](/upload/multimedia/7-Controcorrente-Noli-STAFF-1.jpg)
![](/upload/multimedia/8-Controcorrente-Noli-secondo-2.jpg)
“I ristoranti dell’estate che mi hanno particolarmente impressionato sono due. In primo luogo Controcorrente a Noli, chef Davide Pastorino, maître Martina Pernigotti. Un locale giovane e dinamico, aperto da qualche anno nel Ponente, che nel corso del tempo ha saputo migliorarsi ed evolversi. I piatti sono curati, con un’attenta selezione della materia prima e in particolar modo del pescato. Anche la carta dei vini volutamente si concentra sui produttori locali. Segnalo un Polpo arrostito come una sardenaia, con capperi, pomodoro, acciughe e olive taggiasche, oppure un petto d'anatra con robiola, zucca di Rocchetta e nocciole delle Langhe.
![](/upload/multimedia/9-1_2023-05-03_23-01-53.jpg)
![](/upload/multimedia/10_2023-05-03_23-01-53.jpg)
In secondo luogo Ansitz zum Steinbock a Villandro, Bolzano, chef Tomek Kinder, maître Elisabeth Rabensteiner. Mi ha colpito molto l’estro dello chef, nel suo degustazione è riuscito a unire vari ingredienti mantenendo sempre un perfetto equilibrio. Vedi la Crème brûlée di foie gras con ciliegie e sedano oppure il Ristretto di consommé di bue con pralina di latticello e animelle. Anche la sala è molto attenta e preparata nell’abbinamento al calice”.
Felice Marchioni
![](/upload/multimedia/11-683x1024.jpg)
![](/upload/multimedia/12-TARTE-SOUFFLEE-STORIONE-683x1024.jpg)
“Dico la Madernassa di Michelangelo Mammoliti. A Guarene ho scoperto le Langhe e il Roero d’estate, che ormai quasi ogni chef tiene l’orto e ovviamente quanto è bravo lo chef. Mi hanno colpito la tecnica di matrice francese e l’uso delle erbe appreso da Baiocco. Grandi maestri, ma filtrati da una personalità d’autore: penso che abbia preso il meglio dei luoghi in cui è andato. Ed è una cucina giovane come piace a me”.
Gianni Revello
![](/upload/multimedia/13_2023-05-03_23-01-54.jpg)
![](/upload/multimedia/14_2023-05-03_23-01-54.jpg)
“Il mio ristorante per l’estate è Villa Feltrinelli. Per l’incantevole bellezza del luogo, per l’eccellenza della cucina di Stefano Baiocco, per la qualità del servizio. Suggerisco un aperitivo sul lungolago con la triplice sequenza degli amuse-bouche, quindi il passaggio al tavolo nella loggia lato lago e la scelta di uno dei tre menu degustazione, infine il dessert nella saletta del vecchio bar. E data la manciata di chilometri che li separa, viene naturale consigliare anche una tappa al Lido 84, una delle cucine migliori d’Italia”.
Stefano Rossi
![](/upload/multimedia/15-pascucci-al-porticciolo.jpg)
![](/upload/multimedia/16-Ostrica-speziata-Copia.jpg)
“Dico Pascucci al Porticciolo, fantastico come sempre, anzi in progressione costante. È stata una cena perfetta per rispetto del territorio, selezione della materia prima e cervello aperto al mondo. Penso all’uso delle fermentazioni e delle alghe, alle erbe di pineta e ai tonni stagionati, a un piatto come il risotto burro e alici con uova di salmone. Senza dimenticare la sala e l’accoglienza perfetta”.
Foto di copertina di Lido Vannucchi