Piatti serviti su tegamini d'acciaio vecchio stile, poltroncine di bambù e un menu ispirato agli spettacoli teatrali, dal preludio all’epilogo: il nuovo bistrot gourmet dell’Hotel Maalot innova la scena gastronomica romana con una proposta che strizza l’occhio alle corti nobiliari settecentesche.
Don Pasquale
L'hotel
Gaetano Donizetti, famoso compositore italiano dell'Ottocento, ha abitato e si è fermato qui per nove anni, in via delle Muratte, la via che porta alla celebre Fontana di Trevi. Questi sono stati gli anni più prolifici della sua produzione, come ricorda una targa in bela vista sulla strada, anni in cui ha composto il suo Don Pasquale, un’opera buffa dal tono giocoso in tre atti. Non è un caso se anche il ristorante Don Pasquale dell'Hotel Maalot, aperto da qualche mese, abbia uno stile ironico e satirico come l’opera del Donizetti.
Il locale in cui si viene accolti non appena passato l'ampio corridoio d'ingresso sembra una corte, uno spazio "teatrale" con un luminoso lucernario in alto e un lampadario a bracci sontuoso e scenografico di quasi due metri di diametro e altrettanti d'altezza. Come per magia sembra di entrare in una quinta che cambia prospettiva a mano a mano che si procede verso la scoperta dei locali articolati su più livelli: il cocktail bar con la bottigliera retroilluminata, il rosso magenta alla parete, il bancone ottone ed ebano, le insolite sedute in vimini e gli specchi che aggiungono riflessi dorati alla luce; la sala studiolo e reception con la libreria a parete e le tappezzerie delle poltrone dall’atmosfera british, con tanto legno, stoffa e iuta alle pareti.
Ogni spazio è sapientemente illuminato così da enfatizzare i tanti colori che la caratterizzano e i quadri che “coprono” le pareti, dissacranti e comici, che giocano a prendere in giro alcuni capolavori storici del 700, come Maria Antonietta che mangia il gelato, la dama il cui turbante è una gigantesca aragosta o i fiamminghi tatuati. Salite le scale ci sono le trenta camere e suite, ognuna diversa dall'altra, distribuite su quattro piani di un palazzetto ottocentesco. Ognuna ha un suo stile e un colore predominante, nulla viene lasciato al caso e ogni dettaglio è curato nei minimi particolari.
Grande cura per gli arredi con librerie d’ingresso, scrivanie, comodini realizzati con diverse tipologie di legni pregiati, cabine armadio, piccoli spazi living da usare con nonchalance e quel certo disordine confortevole come appena rientrati a casa. Le stanze da bagno sono rivestite con marmo Arabescato Corchia caratterizzato dalle venature grigio perla su fondo bianco latte. Anche in questo caso spazi ampi per un relax che trova al piano sotterraneo il suo luogo dedicato, una palestra di quasi 100 metri quadrati ‘arredata’ con specchi e pannellature in legno ebanizzato che conferiscono un effetto di grande comfort all'area fitness.
"Il nuovo Maalot Roma e il suo ristorante Don Pasquale”, racconta il General Manager Edoardo Officioso. “Si propone di diventare, nel cuore della Roma più autentica, il punto di riferimento per una clientela anticonformista, giovanile, amante del bello e della buona cucina. I nostri ospiti saranno avvolti da un’atmosfera vibrante fatta di colori, di arte, di gusto e da un servizio attento, amichevole ma discreto”.
Il ristorante
Protagonista di questo hotel è il ristorante, perché per raggiungere la reception e le camere lo si deve attraversare. Circa 60 i coperti tra tavoli di sapore rétro in maioliche portoghesi con disegni di antichi pizzi e trine, e poltroncine di bambù verniciate di nero. Dovunque si può bere un caffè, fare colazione, fermarsi a pranzo o sorseggiare un tè nel pomeriggio, prendere un aperitivo, tirare fino a cena o sorseggiare un cocktail. L'atmosfera è rilassante, chic informale e con una certa aria cosmopolita.
L’executive chef del Don Pasquale, Domenico Boschi, abbina i sapori tradizionali della sua città natale, Roma, con la creatività contemporanea. Il suo è uno stile eclettico da bistrot contemporaneo. Alcuni piatti sono evergreen della romanità, proposti con sapienza moderna e seguendo le stagioni e il mercato.
Ci sono piatti della tradizione, c'è il comfort food di una cucina immediata, ma ci sono anche lievi digressioni di creatività sempre sostenute da una tecnica sicura e da una leggerezza divertita, tipica del bistrot dove arrivare a tutte le ore. Anche qui sono tante le suggestioni teatrali, a cominciare dal menu disegnato come fosse un programma d'opera.
I piatti
S’inizia con il preludio, gli starter, che comprendono i supplì, la Parmigiana di melanzane o il Crudo di mare, si prosegue con due atti, primi e secondi, dallo Spaghettone all’amatriciana ai Bombolotti alla carbonara, dal Baccalà fritto e carciofi al Vitello alla Fornara e broccoli. Non manca l'intermezzo, con una scelta di tre insalate, la scenografia, una scelta di verdure di stagione, il cambio di scena -hamburger, l'avocado toast e Club Sandwich- e un dolce epilogo - tiramisù, gelati e cheesecake, per citarne alcuni - prima della chiusura del sipario.
La mise en place e la sala rispecchiano questo spirito libero e “artistico”: in tavola per esempio molte delle pietanze arrivano su padellini e tegamini d'acciaio e manici in ottone vecchio stile, così come tra gli antipasti ci sono piatti da condividere con un'atmosfera molto conviviale scegliendo in abbinamento tra vini al calice o alla carta.
L'Hotel Maalot Roma è il terzo nato di SHEDIR Collection, portfolio che comprende il Capri Tiberio Palace, il Vilòn Roma, e le prossime aperture di Palazzo Umiltà Roma e Palazzo Roma. "I nostri hotels permettono ai clienti di vivere un'esperienza che lega ospitalità, intimità e autenticità”, afferma Claudio Ceccherelli, CEO del Gruppo Shedir. “L'architettura contemporanea di qualità e interni raffinati e residenziali rendono gli hotel del Gruppo straordinariamente eleganti, in grado comunque di offrire un servizio altamente professionale, ma personalizzato, sincero ed empatico."
Indirizzo
Don Pasquale - Restaurant & Bar - Maalot Roma
Via delle Muratte 78
Tel. 06/878087
Sito Web