Come si dice è la chiusura di un cerchio con un ritorno alle origini per lo chef Mauro Ricciardi che, dopo sette anni alla Locanda dell’Angelo, apre un nuovo ristorante proprio dove ha iniziato la sua carriera.
La Locanda
Quando si volta pagina si è per lo più indotti a pensare di voler sfogliare le pagine successive e quasi mai si considera di poter tornare a rileggere le pagine precedenti. Eppure, il circolo ermeneutico ci insegna che rileggere pagine già scritte può darci nuovi significati e arricchimento. E nel caso di Mauro Ricciardi si può tranquillamente sostenere che voltare pagina è un andare avanti nel ripercorrere sentieri già tracciati, dando nuova linfa. Sì, perché finalmente è ufficiale, dopo sette meravigliosi anni trascorsi in una delle grandi fucine della ristorazione italiana, nella casa di Paracucchi alla Locanda dell’Angelo, Ricciardi torna alle origini.La Locanda Tamerici, a Fiumaretta di Ameglia, a pochi chilometri dalla Locanda dell’Angelo, è stato l’alveo in cui Ricciardi si è formato come cuoco e dove oggi torna, più maturo e più entusiasta che mai. È un ritorno a casa però all’insegna di molti cambiamenti. La bellissima struttura in riva al mare sta subendo gli ultimi ritocchi di un restauro fortemente voluto dalla nuova proprietà e guidato dall’archistar Paola Navone, che porta modernità e design in questo angolo del Levante ligure, meta storica di giornalisti e scrittori come Indro Montanelli che qui trovavano un’oasi di pace e bellezza naturalistica.
“Siamo emozionati e felici. Questo posto per noi è sempre stato un luogo di villeggiatura, per tutta la nostra famiglia. Io e mio marito siamo originari di Carrara – Luca Soldati è imprenditore nel marmo – ma viviamo a Ortonovo, e da lassù si vede questa spiaggia, questo piccolo angolo di paradiso. È un posto strategico per il clima, per le bellezze naturalistiche, per il panorama sul verde e lo sfondo delle Apuane, siamo vicini alle Cinque Terre ma anche alla Versilia. Abbiamo frequentato da sempre le Tamerici, io e mio marito abbiamo festeggiato anche il nostro matrimonio qui, oltre ai nostri momenti migliori, e quando Mauro si è trasferito alla Locanda dell’Angelo, 7 anni fa, abbiamo rilevato noi la struttura. In questi anni ci siamo presi cura dello stabilimento balneare rinnovandolo, ma non della ristorazione né dell’hotel.
Così, quando abbiamo saputo che Mauro era di nuovo libero, abbiamo colto la palla al balzo e abbiamo voluto fortemente coinvolgerlo nella riapertura del ristorante. Abbiamo deciso di riportare in vita il ristorante solo grazie a lui, ci è sembrata la perfetta chiusura di un cerchio”. A parlare con voce trepidante è Sara Bellegoni, moglie di Luca Soldati, che si è fatta carico di pensare alla ristrutturazione del ristorante affidandola all’architetto Paola Navone: “Ci siamo piaciute subito. Il progetto è molto ambizioso, ridisegnerà completamente il locale in una chiave più moderna ed elegante, del tutto diverso da prima, ma rispettoso del contesto marino. Senza di lei non avrei mai immaginato di poter realizzare un progetto del genere.”
Al momento il cantiere è ancora in corso, si stima possa essere approntato entro giugno, e la priorità è tutta per l’apertura del ristorante, di pari passo con lo stabilimento balneare, della cui cucina si occuperà ancora Ricciardi, in parallelo. La ristrutturazione delle camere avverrà in seguito, in prospettiva di realizzare un boutique hotel, perché “Ci piacerebbe che le persone venissero qui come una volta, a godersi la cucina di Mauro, e poi restare sul mare e pernottare come era solita fare la mia famiglia. Ci piacerebbe riportare questo luogo agli antichi fasti, quando era frequentato da personaggi importanti che sapevano apprezzarne la bellezza, per questo nel nostro giardino manterremo il piccolo angolo con le poltroncine su cui era solito sedere Indro Montanelli, a leggere i suoi libri con il mare intorno”.
Credits photo: Lido Vannucchi