Spazi di co-working con postazioni di lavoro, area lounge, sale conferenze e tutto quel che di tecnologico serve per avere l’ufficio fuori casa: siamo in un hotel sulle Dolomiti e qui fare smartworking diventa un vero piacere. La proposta inusuale e innovativa di Ama Stay.
La location
San Vigilio di Marebbe è una località storica delle Dolomiti: da qui si accede ai Parchi naturali di Fanes-Senes-Braies e del gruppo Puez-Odle; il collegamento con il meraviglioso ‘panettone’ di Plan de Corones la rende una meta di prim’ordine per lo sci alpino. Sport invernali e attività estive di ogni genere, aria pulita e tranquillità fanno di San Vigilio una tappa indispensabile per gli amanti della montagna.
Quassù si parla la lingua ladina, prima ancora che il dialetto tedesco locale, quella che Markus Promberger, general manager di Ama Stay, parla con i genitori che gli hanno trasmesso energia e spirito imprenditoriale dopo aver gestito per venticinque anni un rifugio tra le piste, sempre attivi e disponibili senza far troppo caso al tempo passato a lavorare. Markus, brillante trentacinquenne, ha dato forma a un’ospitalità che gli assomiglia, basata sull’ascolto dell’ospite e un po’ controcorrente.
La struttura
Il progetto, nato con la sponsorship di Funivie di San Vigilio, parte dal nome: amare e restare, anche quando c’è da fare: 39 camere doppie, 39 monolocali e 17 appartamenti in ampi spazi, concepiti con l’idea che vacanza e lavoro si possano coniugare felicemente nell’ambiente giusto. Ecco perché gli spazi di co-working con postazioni di lavoro, area lounge, sale conferenze e tutto quel che di tecnologico serve per avere l’ufficio fuori casa, fortemente voluti da Promberger anche di fronte ai dubbi degli architetti, funzionano.
Qui, dove tutti per prassi -come ci ha spiegato Markus- si danno del tu, gli ospiti hanno un’età media sotto i quarant’anni e nulla vieta che passino la mattina a sciare o a fare trekking e al pomeriggio si dedichino a mail e meeting. Flessibilità, quindi, declinata su misura grazie a un concetto di ospitalità che la rende praticabile in modo agevole.
La visione illuminata di Promberger, perfezionista convinto, si estende al personale della struttura, in numero congruo a sostenere non oltre 40 ore di lavoro settimanali, questo per far sì che le persone possano vivere a contatto con l’ospite in modo armonioso, senza lo stress di chi si trova a dover correre tutto il tempo per poi snervarsi, impegnato poi a recuperare senza mai poter godere della bellezza del circondario.
E a proposito di circondario, nelle intenzioni di Promberger c’è di diventare un punto di riferimento per la popolazione locale, con un hotel che non sia concorrente di altre strutture ma possa restare aperto e offrire lavoro nell’arco di tutto l’anno a partire dalla primavera del 2025, puntando anche sulla clientela business (dato che un terzo del giro d’affari proviene da aziende che scelgono Ama Stay per i loro incontri a largo raggio).
Va da sé che qui non possa mancare un importante centro benessere, esteso su 700 metri quadrati, con una piscina infinity sul tetto dalla quale si gode una vista magnifica, aree relax, una grande zona fitness, sauna panoramica: insomma, tutto quel che serve per farne una spa di eccellente livello.
Cosa si mangia da Ama Stay
Allo stesso modo la parte gastronomica, in una simile concezione di ospitalità, non poteva che rivestire un ruolo strategico, con numeri importanti e alta qualità realizzati grazie a un giovanissimo chef come Marco De Benedictis attraverso ristorante e bistrò, entrambi aperti al pubblico esterno, con il secondo fruibile durante tutta la giornata, dal caffè del mattino a un cocktail dopo cena: a supportare in sala, il bravo maître Elmar Feichter.
Originario di Bari, De Benedictis passa la gioventù in Puglia, fa diverse esperienze e arriva infine in cucina con Herbert Hintner, il solido maestro di Zur Rose ad Appiano (e zio di Markus). La sua cucina è centrata su un alto livello di materia prima, combinato con una tecnica rodata nonostante sia appena trentenne: l’Alto Adige tra gli ingredienti c’è sempre, ma qui non si vogliono scimmiottare cucine già ampiamente inflazionate in regione.
Ecco perché nei suoi piatti si trova anche una bella nota mediterranea che si unisce a quel che il cuoco trova in stagione da contadini e produttori locali. La semplicità espressiva non deve mai mancare, così come non devono essere più di tre o quattro gli ingredienti base, che devono colpire per carattere e gusto.
Si va dall’ottima battuta di vitello con chips di zucchina, formaggio Pecorino e cracker ai semi di lino, a brain food, saporito carpaccio di mela rossa, salmerino alpino, formaggio Alta Badia, noci e salsa bolzanina. Davvero gustoso il riso Acquerello con barbabietola, gambero rosso di Mazara del Vallo, lamponi, pecorino e nocciole salate, così come gli squisiti bottoni di pera secca con formaggio CaRuBlu dell’affinatore Degust, melanzana arrostita, noci e ribes rosso.
Vale la pena assaggiare il tenero, saporito filetto di vitello accompagnato da fagiolini, ceci, funghi cardoncelli, radici di terra e il suo jus. Buonissima, tra i dolci, la cheesecake con fichi, waffle alle noci e arancia e sorbetto al cocco e datteri.
Str. Plan de Corones, 44, 39030 S. Vigilio, BZ, Italia
Telefono: 0474 431480
Email: INFO@AMA-STAY.COM