Antichi affreschi in alcune delle suite, posizione centrale (ma defilata dal turismo) e una terrazza panoramica sulle bellezze architettoniche fiorentine: la proposta del Tornabuoni tra storia, arte e moda.
L’HOTEL
In pieno centro a Firenze, a due passi dai luoghi più noti e visitati della città, come Santa Maria Novella, Piazza della Signoria, Ponte Vecchio egli Uffizi, è ubicato l’hotel IL Tornabuoni, nell’omonima via, famosa per essere la principale arteria dello shopping fiorentino, grazie ai tanti brand di caratura internazionale che hanno aperto qui le loro eleganti boutique, da Armani a Balenciaga, da Gucci a Prada, da Valentino a Tiffany.
All’interno di una dimora storica del 1300, IL Tornabuoni è un hotel 5 stelle che fa parte della VRetreats Collection, un insieme di dimore con caratteristiche uniche che celebrano la bellezza e lo stile italiano, in luoghi che hanno fatto la storia del turismo di lusso nel nostro Paese.
L’edificio, prima abitazione privata, lega la sua storia all’ospitalità solo a partire dal 1800, per raggiungere il massimo splendore sotto l’insegna dell’Hotel Tornabuoni Beacci, che accoglie attori e celebrità provenienti da tutto il mondo. Dopo gli ingenti lavori di restauro iniziati nel 2021, volti a far coesistere elementi classici che omaggiano la magnificenza del Rinascimento e uno stile più moderno e contemporaneo, diventa IL Tornabuoni.
L’hotel dispone di 54 camere e 8 suite, caratterizzate da boiserie, specchi, complementi d’arredo moderni e carte da parati dai toni accesi, che riproducono animali e scene naturali, mentre alcune delle suite conservano affreschi originali, anche risalenti al 1700.
Molto bella la terrazza Butterfly, da cui si gode uno splendido panorama su Firenze ed è il luogo ideale per un aperitivo al tramonto sorseggiando un ottimo drink: “In verità la nostra idea era quella di chiuderla con delle vetrate lungo l’intero perimetro e fare qui la sala ristorante, sarebbe stata stupenda, tuttavia non abbiamo ottenuto i permessi necessari”, racconta Marco Del Lama, General Manager della struttura.
La precedente gestione aveva invece previsto un ristorante gourmet, proprio sullo stesso piano della terrazza, per questo scopo era stata concepita Lucie, una sala sfarzosa ed esclusiva, colorata e piena di specchi, pensata per ospitare non più di 16 persone: “Rendere operativo un ristorante gourmet comporta investimenti importanti, per ora abbiamo preferito concentrarci su una ristorazione più semplice e immediata, come quella che proponiamo nel ristorante al piano terra, IL Magnifico, poi penseremo eventualmente ad un upgrade. Nel frattempo utilizziamo quella sala per eventi privati o incontri di lavoro”, continua Marco.
Capitolo a parte merita la splendida cantina, che si caratterizza per uno stile più sobrio e austero, completamente diverso dal resto dell’hotel: “L’abbiamo ereditata dalla vecchia gestione il 1 giugno del 2023” – racconta orgoglioso il General Manager – “insieme all’incredibile collezione di vino che conteneva, fatte di bottiglie rare e introvabili, il cui valore è stato quantificato in circa 400.000 euro”. Al momento è utilizzata perlopiù come sala di attesa, una lounge di lusso, per chi deve prendere possesso della camera.
“Stiamo pensando a come valorizzare al meglio questi spazi: mi piacerebbe che ci fosse un pianoforte, l’idea è quella di organizzare serate jazz, eventi culturali o meeting, all’occorrenza. Oltre alla musica, vogliamo portare in questo albergo anche l’arte, magari organizzando delle piccole mostre, e poi l’artigianato, insomma qualsiasi espressione artistica a cui cibo e vino possano fare da cornice”, prosegue.
IL RISTORANTE, IL COCKTAIL BAR, I PIATTI
Insomma cibo e vino hanno, e devono continuare ad avere, un ruolo di primo piano: “Dare priorità ad una ristorazione meno complessa non significa abbassare il livello, ma semplicemente cambiare punto di vista” - precisa Marco – “Abbiamo investito molto su un team di cucina che è stato ricostruito quasi interamente, incentrandolo su Simone Tarchi, già sous-chef nella precedente gestione e da ottobre 2023 promosso ad Executive chef de IL Tornabuoni”.
Simone Tarchi, fiorentino, classe 1985, frequenta un’accademia di cucina a Roma e poi muove i primi passi in città, nel ristorante Moma, che gli consentono di consolidare le sue basi tecniche prima di tornare a Firenze e trascorrere 5 anni presso Il Borro Tuscan Bistrò della famiglia Ferragamo. È qui che comprende la sua vera vocazione, ossia coniugare la cucina internazionale con le tradizioni toscane.
“Non solo Simone, ma tutta la brigata è fiorentina, perché vogliamo trasmettere con chiarezza un’idea di cucina che valorizzi al massimo un territorio ricco di prodotti, legati a ricette e tradizioni antiche”, afferma Marco Del Lama con convinzione. Una scelta non facile, in controtendenza rispetto a quanto avviene solitamente negli alberghi di lusso, dove spesso si privilegia una cucina meno locale e più internazionale, ma accolta con favore dagli ospiti e dai turisti.
Gli interni del ristorante IL Magnifico sono eleganti e caratterizzati da oggetti di pregio, comodi divanetti, poltroncine in pelle e tavoli con ripiani in marmo. Oltre la sala principale dispone di due salette, una più grande, utilizzata anche al mattino per allestire il buffet della colazione, accessibile fino alle 10.30, e una più piccola e riservata per un massimo di 4 ospiti, che funge da vero e proprio privé, dotata di una bella vetrata che affaccia sulla via principale.
“Al mattino facciamo circa 90 coperti, quindi abbiamo bisogno di un paio d’ore per sistemare il ristorante, poi non facciamo altre pause tra pranzo e cena, qui si può mangiare a qualsiasi ora”, precisa il General Manager. Dalle 12.30 quindi IL Magnifico si trasforma in bistrot, con piatti semplici e trasversali, come il classico tagliere di salumi e formaggi, gli spaghetti ai tre pomodori o la milanese di vitella, adatti sia per una pausa veloce che per un pasto più ricco e soddisfacente.
Consigliato vivamente l’aperitivo, servito all’esterno o nell’adiacente cocktail bar, a base di drink classici molto ben eseguiti, o di alcuni signature veramente degni di nota, come “El Cartel de Sinaloa” con estratto di agave, lime, Jalapeno e Mezcal, equilibrato, ben fatto e con una leggera nota piccante, o il “Tuscan Mule”, realizzato esclusivamente con prodotti locali e un’innata passione che emerge in ogni dettaglio. A cena la proposta è più ricca e ricercata, ma senza stravolgimenti, grazie a piatti coerenti con la filosofia che si vuole trasmettere, cioè quella di una cucina tipicamente italiana con una spiccata inclinazione toscana, fatta con ingredienti freschi e stagionali, reperiti esclusivamente in zona.
“A cena ci divertiamo di più rispetto al pranzo, proviamo ad osare maggiormente” spiega lo chef Simone Tarchi. Tra gli assaggi, non male il “Carpaccio di vitello con maionese alla nocciola e verdure croccanti”, ma più centrati i primi, come il “Risotto al cacciucco”, cotto in brodo di pesce, arricchito da crostacei e molluschi, e gli ottimi “Ravioli mugellani ripieni di patate, con ragù toscano e salvia fritta”, gustosi e saporiti. Il “Peposo all’imprunetina” con asparagi saltati non può mancare in un contesto del genere e rappresenta un secondo appagante e goloso, scioglievole come si conviene. Molto bello e fruibile lo spazio esterno, gettonatissimo durante la bella stagione, che si sviluppa lateralmente al ristorante e riesce ad essere intimo e appartato nonostante la posizione centrale.
La carta dei vini ereditata dalla nuova gestione, come già accennato, è molto ampia, fin troppo per la proposta gastronomica e la filosofia del locale. Molte bollicine italiane, ma soprattutto francesi, con le grandi maison protagoniste assolute; anche sul versante bianchi molto ben rappresentata la Francia, tuttavia non mancano referenze dall’Italia e dal resto del mondo, come da Cile, Slovenia, Israele e Nuova Zelanda. Sul fronte rossi, focus sul Piemonte con notevoli Barolo e Barbaresco e poi la Toscana, con i grandi Supertuscan e una ricca e variegata selezione di Brunello di Montalcino, per finire con la Francia e una profondità di annate sorprendenti e di bottiglie uniche, anche in grandi formati. A completare il quadro, un servizio molto professionale e appassionato, oltre che cortese.
Via de' Tornabuoni 3, Florence, Italy
Telefono: 055 212645
Email: iltornabuoni@aghotels.it