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Müller Thurgau di Cembra: il bianco-rivelazione della cantina più alta del Trentino

di:
Marco Colognese
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copertina cembra

L'azienda

L’azienda


È compresa tra le Dolomiti di Fiemme e ne divide quelle settentrionali da quelle meridionali: è un luogo dal fascino raro la Val di Cembra, a nord est di Trento, non così conosciuta come dovrebbe, con i suoi piccoli centri dalle case raccolte una vicino all’altra e angoli di grande suggestione come le Piramidi di Segonzano, pinnacoli di terra originati dall’azione combinata di montagne che si disgregano e dell’acqua che le modella nel tempo. Insieme all’estrazione e alla lavorazione del porfido, l’oro rosso, la viticoltura qui è una risorsa fondamentale e caratterizza un paesaggio che vale la pena scoprire.




Così come conoscere Cembra Cantina di Montagna, la più alta del Trentino a 700 metri sul livello del mare, nata nel 1952 e forte oggi di circa 300 soci. I terrazzamenti impervi sui quali si trovano i vigneti sono proprio incastonati nel grande bacino di porfido: è proprio questa caratteristica che dà ai vini note uniche, sapide e minerali. Le vigne si trovano tra i 400 e i 900 metri d’altezza; le loro pendenze, da viticoltura eroica possono superare il 40%, dove le operazioni non possono che essere svolte a mano. Proprio quest’anno Cembra ha scelto di dare una svolta alla sua produzione, evolvendo verso un progetto ancor più orientato a valorizzare le grandi potenzialità di un territorio in grado di offrire una combinazione di suoli, clima e altezze che ne rendono il profilo particolarmente vocato a un’alta qualità.


Allo stesso modo la cantina si muove con grande attenzione nei confronti della sostenibilità ambientale, avendo aderito al Protocollo per il Sistema di Produzione Integrato della provincia di Trento, nel quale è previsto un sistema di produzione che tende a ridurre al minimo l’utilizzo delle sostanze di sintesi in vigneto e di razionalizzare la fertilizzazione dei terreni.


L’enologo Stefano Rossi racconta così il nuovo corso aziendale che ha visto Cembra rinnovare tanto l’immagine e la veste grafica delle sue etichette, quanto la loro gamma: Alla base c’è una profonda consapevolezza del valore del territorio nel suo complesso: vogliamo valorizzare in maniera ancora più netta le peculiarità delle nostre uve, da ricondurre alle altitudini, ai forti sbalzi termici tipici della valle e alla salinità data dal porfido, pietra rossa che da sempre rappresenta la ricchezza della valle, ai nostri vini”.



E ancora: “Nelle vigne con pendenze spesso estreme sono necessarie fino a 900/1000 ore di lavoro per ettaro all’anno: un impegno che nasce da una passione autentica che è anche uno stile di vita”. Se il lavoro in vigna è accurato, con una precisa selezione delle uve migliori, in cantina la cura è la stessa: “Per salvaguardare la freschezza e il bouquet aromatico delle uve, prediligiamo i serbatoi d'acciaio e, per il Pinot Nero, abbiamo introdotto anche anfore Tava (produttore trentino molto noto anche fuori dall’Italia, n.d.r.) in terracotta. Abbiamo inoltre previsto almeno un anno in più di affinamento per poter sviluppare in questo modo un ventaglio aromatico più ricco e bilanciato. Abbiamo deciso di seguire queste linee guida per portare in bottiglia l’essenza del nostro terroir e anche la dedizione e l'orgoglio delle famiglie socie che si tramandano piccole vigne da generazioni.”

I vini


Cinque sono i vini della ‘nuova’ Cembra: Müller Thurgau 2020, Chardonnay 2020, Riesling 2020 e Pinot Nero 2019, oltre al Trentodoc Oro Rosso di Chardonnay in purezza, in versione pas dosé Riserva 2017.



Siamo rimasti affascinati dal primo, vitigno spesso dimenticato e relegato a prestazioni da scaffale che non gli rendono giustizia, perché quando è lavorato come si deve regala grandi emozioni e una capacità di invecchiamento che ne amplia in modo meraviglioso le sfumature.


Anche da un vigneto storico e simbolo della viticoltura eroica della valle, come quello di Vigna delle Forche, quasi a 900 metri d’altezza, arrivano uve che danno a questo Müller Thurgau un carattere unico, forte ed elegante. Il terreno non è molto profondo, è ricco di scheletro grossolano di scaglie di porfido, franco-sabbioso. La resa è di 65 ettolitri per ettaro e la vendemmia avviene a fine settembre; la pressatura è a grappolo intero, fermentazione e affinamento si svolgono in serbatoi d’acciaio. Bevuto adesso è buonissimo e dà al palato sensazioni di estrema freschezza con evidenti note sapide, mentre al naso sono ben presenti note d’agrumi, di fiori bianchi e richiami di frutta esotica. Ma ne immaginiamo l’affascinante complessità crescente tra due, tre anni e anche ben oltre. Perciò, dimenticarne una bottiglia in cantina non potrà che riservare nuove emozioni.

 

Indirizzo

Cembra cantina di montagna

Viale IV Novembre, 72, 38034 Cembra Lisignago TN

Telefono: 0461 680010

Sito web

Wine Reporter

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