Dopo gli esordi a 69 anni, Carmen è diventata un'icona dell'Enoteca María. Ora che ne ha 78, attia clienti da ogni angolo del mondo, curiosi di assaporare i suoi piatti casalinghi e di sentire il calore della sua accoglienza.
La storia
Il tango dell'esistenza a volte ci trascina lontano, strappandoci dalle radici e catapultandoci in mondi inesplorati. Ma nel cuore rimane sempre un eco, un richiamo ancestrale alla terra natia. Per Carmen Bernardo, questo richiamo risuona forte nel quartiere di Boedo, Buenos Aires, dove il destino ha voluto che nascesse 78 anni fa. Oggi, con metà del cuore ancora ancorato a quelle strade polverose e l'altra metà proiettata verso il futuro nel New Jersey, Carmen è diventata un'icona culinaria a New York, portando i sapori autentici dell'Argentina sulle tavole dell'Enoteca María (di cui vi abbiamo raccontato la storia e il recente film dedicato). La storia di Carmen è un romanzo di emigrazione, nostalgia e rinascita. Fuggita dall'Argentina negli anni '70 per trovare fortuna in Venezuela, si è ritrovata a vivere in un esilio dorato, accarezzata dal sole dei Caraibi ma tormentata dal mal d'Argentina. "Quando sei lontano, ti rendi conto di tante cose... Perché quando devi lasciare la tua famiglia, il tuo ambiente, è molto, molto difficile. Una cosa è viaggiare, essere un turista in giro per il mondo, ma partire... Quindi i sapori mi fecero da ponte", racconta oggi a InfoBae.
E così, tra palme e profumi esotici, Carmen ha riscoperto la magia dei piatti della nonna, trasformando la cucina in un ponte invisibile verso la sua terra. "Non ero una cuoca, non lo sono mai stata. Ma volevo fare qualsiasi cosa mi avvicinasse in qualche modo all'Argentina". Ironia della sorte, è proprio il destino a portarla a New York. E poi, quella telefonata inaspettata: un'amica che la iscrive a un colloquio all'Enoteca María, un ristorante di Staten Island alla ricerca di nonne capaci di cucinare i piatti tipici dei loro paesi. Carmen, inizialmente riluttante, si presenta all'appuntamento, decisa a declinare l'offerta. Ma l'incontro con Joe Scaravella, il fondatore del locale, cambia tutto. "E poi il proprietario mi saluta. Oh mio Dio! Avevo 69 anni! Gli dico che mi dispiace, ma non sono adatta: "Guarda, sono venuta perché avevo l'appuntamento, ma purtroppo non sono qualificata per lavorare nella tua attività". E lui: "Perché?" "Perché la mia cucina è molto semplice, molto da mamma, molto da nonna". "È quello che sto cercando". Scaravella, mosso dalla nostalgia per la cucina della sua infanzia, cerca proprio quel sapore autentico, quell'amorevolezza che solo una nonna sa infondere nei suoi piatti. E così, Carmen si ritrova catapultata in una nuova avventura, a 69 anni, pronta a conquistare i palati di New York con le sue empanadas, la tortilla di patate e altre prelibatezze argentine.
Da quel giorno, Carmen è diventata un'icona dell'Enoteca María, attirando clienti da ogni angolo del mondo, curiosi di assaporare i suoi piatti casalinghi e di sentire il calore della sua accoglienza. Il successo è stato tale da portare la sua storia sul grande schermo, nel film Nonnas, diretto da Stephen Chbosky e interpretato da un cast stellare. La pellicola, diventata un fenomeno su Netflix, ha consacrato il piccolo ristorante di Staten Island come un tempio della cucina autentica e ha trasformato Carmen in una star internazionale. Ma nonostante la fama, Carmen è rimasta fedele a se stessa, conservando la sua umiltà e la sua passione per la cucina. "Non conta il concept del ristorante; i clienti non sono clienti e basta; qui è come quando la nonna prepara i ravioli della domenica: come se la famiglia si stesse riunendo". E forse è proprio questo il segreto del suo successo: la capacità di creare un'atmosfera familiare, di far sentire ogni ospite come a casa, trasportandolo in un batter d'occhio tra i ricordi d'infanzia e i profumi della sua terra.
A quasi 80 anni, Carmen continua a lavorare con entusiasmo all'Enoteca María, deliziando i suoi ospiti con piatti che sono un viaggio nel cuore dell'Argentina. La star delle empanadas affronta infatti ogni giornata con una grinta ammirevole, lavorando instancabilmente per oltre dieci ore consecutive. La sua routine inizia nel New Jersey, dove il figlio la accompagna al ristorante di Staten Island. Lì, verso le 11 del mattino, si tuffa nella sua passione: la cucina. La sua giornata finisce solo quando l'ultimo ingrediente è stato utilizzato, e il ristorante ha esaurito ogni prelibatezza, persino la più semplice bistecca. A quel punto, stanca ma felice, torna a casa, pronta a ricaricare le energie per il giorno successivo. "Un giorno ho 25 anni, a quanto pare, perché sto volando ai fornelli, ma il giorno dopo ne ho già 80", dice ridendo, sottolineando come il lavoro la mantenga giovane e piena di vigore. E quando, a fine serata, il proprietario annuncia che Nonna Carmen se ne va, e tutti si alzano ad applaudirla, lei sa che la fatica è stata ripagata, e che un pezzetto del suo cuore è rimasto per sempre in quel piccolo ristorante di Staten Island, a nutrire i sogni e i ricordi di chi ha avuto la fortuna di assaggiare la sua cucina.
