Da Enoteca Maria a Vollpension, crescono i locali in cui il gap generazionale è colmato dalle ricette delle nonne.
La notizia
Se la mamma è sempre la mamma quando si tratta di cucina, la nonna non teme rivali e non solo tra le mura di casa, ma anche al ristorante. Sia Oltralpe che Oltreoceano, ormai da tempo, stanno riscuotendo molto successo due locali dove a cucinare sono le nonne.
Risale al 2012, racconta Rolling Pin, il primo pop up di Vollpension, il caffè al 16 di Schleifmühlgasse, nel 4° distretto di Vienna, dove in un'atmosfera conviviale e accogliente, proprio come a casa dei nonni, sono le nonne (talvolta anche nonni stessi) a preparare deliziose torte da quella di mele, a quella di cioccolato e, ovviamente, non possono mancare strudel e sacher. Vollpension è stato subito un enorme successo, tanto che anche negli anni successivi Mike Lanner e Moriz Piffl, i suoi ideatori - a cui si sono poi uniti Julia Krenmayr e David Haller - hanno ripetuto l’esperimento fino a inaugurare la sede stabile del Caffè nel 2015.
Il nome del locale, ovvero “pensione completa”, in italiano, è eloquente: oltre a richiamare la formula d’hotel che include pernottamento e pasti principali, in Austria indica anche la pensione erogata dallo Stato. Dietro a questo progetto, infatti, non c’è solo il desiderio di gustare le dolci creazioni delle nonne, ma la volontà di creare uno spazio di integrazione sociale, dove colmare il gap generazionale tanto sofferto, soprattutto nelle grandi città. “Fin dal primo momento è stato chiaro che Vollpension non era solo un luogo dove mangiare, ridere e trascorrere del tempo di qualità insieme, ma ha anche un'importante iniziativa di carattere socio-politico. I nonni assieme ai commensali non solo si divertono a cucinare, ma cercano anche un reddito aggiuntivo, poiché per loro, spesso, è difficile vivere solo con la pensione.
La nostra missione è creare spazi di incontro e di apprendimento per nuove forme di collaborazione tra anziani e giovani. Nessuno dovrebbe essere lasciato solo nella vecchiaia. Ognuno ha qualcosa da dare e può contribuire alla buona convivenza di tutti noi. Pensiamo a Vollpension come a un incentivo per gli anziani a rimanere una parte attiva, saldamente integrata e preziosa della società”, si legge sul sito del Cafè. Dal 2020, inoltre, il locale è diventato anche sede della prima scuola di panificazione dove a insegnare sono le nonne di tutto il mondo.
Oltreoceano, invece, è stata la nostalgia della cucina della nonna che nel 2011 ha spinto Jody Scaravella a creare "Nonnas of the World", un libro virtuale che raccoglie le ricette e le storie delle nonne di tutto il mondo. Da lì il passo è stato breve e spontaneo, così, dal 2015 Scaravella ospita nella cucina “Enoteca Maria", il suo ristorante a Staten Island, le nonne di tutto il globo a deliziare i commensali. All’inizio le nonne-chef erano solo italiane, poi, nel corso degli anni, Jody ha reso l'invito universale, per tramandare la preziosa eredità culinaria di ogni Paese.
“Enoteca Maria” non è amata solo da commensali nostalgici della cucina della nonna o curiosi di scoprire nuove culture gastronomiche, ma anche dalla Guida Michelin, che la segnala come Bib Gourmand, descrivendola con queste parole così: “...Ogni sera, il menù cambia a seconda della nonna che presiede la cucina, come Nina dalla Bielorussia, che potrebbe servire una salat Odessa mescolando melanzane grigliate, cipolla rossa, pomodoro e prezzemolo, o la lasagna di Adelina che arriva come un'ispirata stratificazione di zucchine, pesto di basilico e formaggio cremoso, il tutto condito con parmigiano; infine, per un tocco di dolce, prova la torta di vaniglia di Melissa servita con panna montata”.