Attualità enogastronomica

Andreas Caminada: l’hotel chiude il suo gourmet IGNIV all’improvviso. La vicenda

di:
Elisa Erriu
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COPERTINA CAMINADA IGNIV

 "Dal punto di vista aziendale, non riesco a capire la decisione dell’hotel", ha spiegato Caminada al sito 20 Minutes. La chiusura temporanea durante la ristrutturazione del 2026, infatti, era stata prevista: "Ma sono rimasto sorpreso dal fatto che la collaborazione non continuerà oltre". Soprattutto perché “l'IGNIV ha ricevuto molti riconoscimenti internazionali da parte di ospiti e critici negli ultimi dieci anni” 

Foto di copertina: AFP

La notizia

Nel grande libro dell’alta cucina, ogni tanto si gira una pagina che lascia un retrogusto amaro. È il caso dell’annunciata chiusura dell’IGNIV di Bad Ragaz, il primo ristorante del gruppo ideato dallo chef stellato Andreas Caminada, che dopo dieci anni di successi e due stelle Michelin, non riaprirà i battenti nel prestigioso Grand Resort. Un addio che sa più di scelta strategica che di fine naturale, e che ha colto molti di sorpresa, incluso lo stesso Caminada. “Mi ha sorpreso, non comprendo la decisione dal punto di vista imprenditoriale”, ha dichiarato lo chef, visibilmente deluso, al network 20 Minuten. Ed è difficile dargli torto: il ristorante, aperto nel 2015, non solo ha conquistato i palati di gourmet da ogni angolo del mondo, ma ha anche plasmato un’intera filosofia di condivisione gastronomica – il famoso “sharing concept” – diventata cifra stilistica imitata e ammirata.

IGNIV BAD RAGAZ 2
 

È proprio qui, tra le eleganti sale del resort di lusso nei Grigioni, che Caminada ha dato forma a una nuova idea di fine dining: piatti ricercati, certo, ma serviti al centro del tavolo, da condividere come in un convivio moderno. Una rivoluzione gentile, che ha saputo unire l’eccellenza tecnica alla convivialità più sincera. In questi dieci anni, l’IGNIV di Bad Ragaz ha fatto da incubatrice per nuovi talenti – il “Koch des Jahres 2024”, Silvio Germann, è passato proprio da queste cucine – e ha portato lustro all’intera regione. Eppure, nonostante un contratto valido fino al 2027, il Grand Resort ha deciso di voltare pagina. Dietro la decisione, secondo il nuovo manager Simon Spiller, c’è una precisa strategia: ridurre i costi legati alle licenze esterne e creare una proposta gastronomica completamente interna. “Non vogliamo cannibalizzazioni”, ha spiegato, “vogliamo riempire i nostri ristoranti”. In arrivo ci sono dunque una trattoria italiana con pasta fresca fatta in casa e un ristorante di autentica cucina thai, a conferma di un riposizionamento più autonomo.

IGNIV BAD RAGAZ 1
 

Dal canto suo, Caminada, 48 anni, chef tra i più influenti della scena svizzera, non ha nascosto l’amarezza per la rottura. “Mi dispiace molto per questa decisione, soprattutto perché l’insegna ha ottenuto riconoscimenti internazionali ed è diventato un emblema per la regione”, ha commentato. Ma con la sobrietà e la dignità di chi conosce il valore del lavoro costruito, ha sottolineato che fino a fine gennaio 2026 la brigata di cucina continuerà a offrire ai clienti esperienze gastronomiche di altissimo livello. E se il capitolo di Bad Ragaz si chiude, il romanzo dell’universo IGNIV – che in retorica culinaria somiglia sempre più a una costellazione – continua a brillare in altri luoghi. Le sedi di Zurigo, Andermatt e Bangkok continueranno a raccontare la filosofia del gusto secondo Caminada: una cucina elegante ma condivisa, pensata non solo per stupire, ma per creare legami. Nel piccolo ma ambizioso universo della Caminada Group, la formazione di giovani chef resta una priorità. “È parte del nostro DNA”, spiega il maestro, che proprio nella storica sede di Fürstenau coltiva talenti come preziosi cru. Non si tratta solo di preparare piatti, ma di far crescere persone: dare spazio alle idee, accompagnare il mestiere con la visione, lasciare che i giovani sbaglino, apprendano, crescano. E questo vale tanto per i ristoranti che portano il suo nome quanto per l’intero sistema che ruota intorno alla sua figura.

ANDREAS CAMINADA Yvain Genevay
Yvain Genevay

Anche il team di Bad Ragaz, guidato dal raffinato chef Joël Ellenberger, non resterà senza prospettive: nuovi progetti sono già in cantiere all’interno del gruppo, a conferma di una transizione pensata, non improvvisata. Caminada non lascia mai nulla al caso, nemmeno quando si tratta di chiudere una porta. La chiusura del locale a Bad Ragaz lascia un vuoto, certo, ma non un silenzio. È come quando a fine pasto lo chef ti serve un dessert malinconico e geniale, che sa di conclusione ma anche di promessa. Caminada non è tipo da ritirarsi nell’ombra: il suo percorso è fatto di visioni lunghe, talenti cresciuti in casa, sapori che raccontano luoghi e storie. Il suo IGNIV – che in retorica romancia significa “nido” – resta una delle esperienze più affascinanti che la cucina elvetica abbia saputo offrire negli ultimi decenni. E così, mentre le pentole si spengono per l’ultima volta a Bad Ragaz, non si può che brindare alla coerenza e alla classe di chi ha saputo costruire una casa per il gusto, anche se adesso quella casa si sposta altrove. Come ha detto lo stesso Caminada in passato: “La cucina non è solo un lavoro. È una cultura, un’arte, un linguaggio che si rinnova ogni giorno”. E anche quando cambia indirizzo, continua a parlare forte.

IGNIV BAD RAGAZ 3
 

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