Attualità enogastronomica

Solo diners, è polemica: cocktail bar mette al bando i clienti solitari. “Qui non sono graditi”

di:
La Redazione
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Ad Altrincham, nel cuore della Greater Manchester, un cocktail bar finisce al centro della bufera per una policy che vieta l'ingresso a chi non è in compagnia dopo le 21:00. Il proprietario difende la scelta: "Evitiamo molestie e rischi medici", ma è polemica sull'impatto sociale dell’iniziativa.

Nel panorama della vita notturna britannica, dove il pub è storicamente considerato il "salotto di casa" e un rifugio contro l'isolamento, la decisione di un locale di Altrincham sta sollevando un polverone mediatico che va ben oltre i confini della contea. L’Alibi, un cocktail bar noto per i suoi eventi karaoke e una lista drink ricercata, ha ufficializzato una regola ferrea: dopo le ore 21:00, l’ingresso ai singoli è vietato.

La linea dura di Carl Peters: "Priorità alla sicurezza"

Il fondatore del locale, Carl Peters, non usa mezzi termini per giustificare una misura che molti hanno definito discriminatoria. Attraverso una serie di interventi sui social media, Peters ha spiegato che la decisione nasce da esigenze pragmatiche e di gestione del rischio. "Se una persona è sola in un ambiente affollato e ad alto tasso alcolico, e accade un imprevisto – che sia un malore o un incidente – gestirla diventa un incubo logistico per lo staff", ha dichiarato il proprietario. Ma la motivazione non è solo medica. Secondo Peters, come riportato da The Drinks Bunisess, il cliente solitario notturno tenderebbe spesso a "importunare gli altri gruppi" in cerca di interazione, alterando l’atmosfera del locale. "Eliminiamo il problema alla radice: se non sei con un gruppo, non entri".

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Tra "Woke Culture" e crisi della solitudine

La vicenda ha assunto contorni politici quando Peters ha risposto piccatamente a un cliente che contestava la norma, etichettandolo come parte di una "cultura woke" che starebbe contribuendo al declino della società. Tuttavia, le critiche arrivano anche da osservatori istituzionali. Il quotidiano The Independent e diverse associazioni sociali hanno sottolineato come queste restrizioni possano esacerbare la "epidemia di solitudine" che colpisce il Regno Unito. I dati del Centre for Social Justice sono allarmanti: un terzo dei giovani tra i 18 e i 24 anni soffre di isolamento cronico. In questo contesto, negare l'accesso a uno spazio pubblico a chi è solo viene visto come un atto di esclusione sociale.

Il dibattito online: prassi comune o pregiudizio?

Sulle piattaforme come Reddit, la discussione è accesa. Se da un lato alcuni utenti confermano che molti locali applicano questa selezione in modo non ufficiale (specialmente nei quartieri della movida di Manchester come il Northern Quarter), dall'altro molti professionisti e viaggiatori d'affari difendono il diritto a un drink solitario dopo il lavoro. "Viaggio molto per lavoro e godermi un cocktail in pace è un modo per esplorare le città", scrive un utente, contestando lo stereotipo del bevitore solitario come elemento di disturbo o "mascalzone".

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Oltre il drink: un codice di abbigliamento ferreo

L’ingresso dell’Alibi non filtra i clienti solo in base al numero di compagni. Un cartello all'entrata elenca restrizioni minuziose: niente tute, niente abbigliamento sportivo, bandito il marchio Stone Island, niente jeans strappati o cappellini da baseball. Una strategia di posizionamento che punta a una clientela specifica, escludendo categoricamente l'estetica "roadman" o eccessivamente casual. Mentre il dibattito prosegue, l’Alibi continua a servire i suoi Respect Yer Elders e Old Fashioned stagionali a 10,95 sterline. Resta da vedere se questa politica di "sicurezza preventiva" diventerà un nuovo standard per i locali d'élite o se la pressione dell'opinione pubblica costringerà il management a riaprire le porte anche a chi, per scelta o necessità, preferisce bere in solitudine.

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