La memoria del noto cuoco e scrittore Anthony Bourdain rivive nella Brasserie Les Halles di New York, suo locale storico, dove la nuova proprietà dedica il menu ai signature e ricostruisce le atmosfere originali.
La notizia
Diciamocelo: Anthony Bourdain è più famoso come autore di best seller e personaggio televisivo, che per le sue abilità di cuoco. Coloro cui pungesse vaghezza di verificarle, oggi hanno tuttavia la possibilità di farlo. La notizia è che il suo ristorante riapre al pubblico con un menu di piatti iconici. Si tratta della Brasserie Les Halles al civico 411 di Park Avenue, New York, dove Bourdain è stato chef negli anni ’90, raccogliendo le esperienze sesso, droga e fondo bruno che gli hanno ispirato il suo capolavoro, Kitchen Confidential.Bourdain è mancato improvvisamente nel 2018, quando la Brasserie Les Halles era già chiusa da due anni. E tale è rimasta praticamente fino ad oggi, salvo sporadiche aperture in piena pandemia, a fini di beneficenza, quando era già stata acquistata da Francis Staub, fondatore del noto marchio di pentole ed elettrodomestici per cucina. I primi clienti hanno varcato la soglia nello scorso mese di luglio, per alcune serate che celebravano la figura e presentavano al pubblico il documentario Roadrunner: a film about Anthony Bourdain.
Staub, che aveva conosciuto personalmente Bourdain alcuni anni prima del suo tragico suicidio, intessendo uno scambio intenso sulla gastronomia, ha deciso all’uopo di rispolverare i piatti iconici del ristorante e ripensarne rispettosamente gli arredi, in modo da ricostruire l’atmosfera originale. Il pavimento bicolore è così rimasto invariato, come pure il soffitto intarsiato. L’apertura era fissata per il 2020, ma è slittata per le continue emergenze. In carta, oltre a brunch, hamburger e paillard, le specialità francesi predilette da Bourdain, come petto d’anatra, bouillabaisse, torchon di foie gras, tartare, che verranno materialmente eseguite da Jaime Loja, in arrivo dalla Brasserie Ruhlmann; soprattutto la bistecca con patate Bourdain, piatto firma venduto a 43 dollari. Si accompagnano a una carta di vini prevalentemente francesi, birre o cocktail.
“Non possiamo mai dimenticare che un ristorante non è solo cibo. È un ritrovo sociale”, scriveva Bourdain. “Dobbiamo parlare con le persone, essere felici con loro, trovare nuovi amici. Bevi qualcosa con qualcuno e mangia. Il cibo è serotonina: se hai sempre il pranzo o la cena a casa tua, mamma mia, è noioso. Devi stare fuori con altre persone”. E l’intenzione di Staub è proprio quella di fare della Brasserie un locale al tempo stesso classico e ribelle, “un posto fantastico e bellissimo” dove la memoria dello chef resti viva per sempre.
Fonte: uol.com.br
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Foto di copertina: crediti Axel Welsh, NY TIMES - TT