Le "Super Nonne" di Altamura: come la tradizione pugliese ha conquistato il mondo (e Instagram).
La notizia
Non hanno bisogno di filtri, luci da studio o strategie di marketing sofisticate. A Graziella Incampo, 89 anni, e Teresa Calia, 88, bastano un grembiule infarinato, un mattarello e quell'ironia travolgente che solo una vita di lavoro e saggezza può regalare. La CNN ha recentemente acceso i riflettori su queste due icone della Puglia, celebrandole come le nuove regine globali dei social media. Ma chiamarle semplicemente "influencer" sarebbe riduttivo. Graziella e Teresa sono le custodi di un patrimonio che rischiava di svanire tra le pieghe del tempo e che oggi, grazie a loro, attira visitatori da ogni angolo del pianeta tra i vicoli in pietra di Altamura.

Un Mix Esplosivo di Farina e Rock 'n' Roll
Tutto è iniziato quasi per gioco tra le mura dell'Antico Forno Santa Caterina, una struttura medievale del 1307. Giacomo Barattini, pronipote di Graziella, ha avuto l'intuizione: unire l'arcaica arte della panificazione al linguaggio veloce dei Reels. Il risultato? Milioni di visualizzazioni. I video mostrano una realtà magica e surreale: le nonne che preparano margarita in una carriola, farciscono pagnotte giganti con stracciatella fresca o sbattono le uova per la parmigiana usando una forchetta montata su un trapano elettrico. "Le due nonne sono felici ogni giorno. Ridono e sorridono molto. È la loro filosofia di vita: le piccole cose sono quelle buone", racconta Giacomo ai microfoni della CNN.

La "Bread Experience": Turisti da Tutto il Mondo
Grazie a questo successo mediatico, Altamura non è più solo una tappa secondaria rispetto ai trulli di Alberobello o ai sassi di Matera. Oggi, viaggiatori da New York alla Bulgaria atterrano in Puglia con un unico obiettivo: mettere le mani in pasta con Graziella e Teresa. La "Bread Experience" del forno non è un semplice corso di cucina, ma un'immersione totale. I turisti imparano a piegare il celebre pane di Altamura DOP nella tipica forma a "cappello di prete" e a chiudere le orecchiette sotto lo sguardo severo ma amorevole delle due decane. "Non mi aspettavo che fosse così meraviglioso", commenta una turista brasiliana. "Il posto è autentico, niente è stato modificato per il turismo". Ed è proprio questa l'arma segreta: la verità. Mentre il mondo corre verso il digitale, le nonne di Altamura riportano tutti al calore del forno a legna e al sapore del pomodoro appena schiacciato sulla focaccia. "Ho pensato di fare vendite online, ma non è solo una questione di soldi. Voglio che la gente venga qui e veda come viene fatto il pane. Altrimenti non si può capire", conclude Giacomo.

Oltre il pane: Il futuro della tradizione
Il fenomeno non si ferma alla farina. Barattini e i suoi amici, giovani ritornati nella loro terra dopo esperienze lavorative nelle grandi metropoli, stanno lavorando per salvare altre tradizioni, come le "tette delle monache" della Pasticceria delle Monache, prodotte secondo una ricetta del 1597. L'obiettivo è chiaro: dimostrare che la tradizione non è un reperto da museo, ma un organismo vivo che può generare economia e comunità. Le nonne di Altamura ci insegnano che non è mai troppo tardi per diventare "stelle", purché si abbia qualcosa di vero da raccontare. E tra un ballo a ritmo di musica elettronica e una teglia di focaccia, Graziella e Teresa continuano a sfornare il miglior contenuto possibile: la gioia di vivere.
