Negli ultimi anni, le chiusure di negozi storici a Barcellona sono state sempre più frequenti. Tuttavia, a volte accade l’inaspettato: un’attività che sembrava destinata a scomparire rinasce grazie alla passione di chi crede nella sua storia.
Foto di copertina: @ Francesc Melcion
Questo è il caso di La Estrella, la pasticceria più antica della città, che nel maggio di quest’anno festeggia il suo bicentenario. Situata in Calle Nou de la Rambla 32, nel cuore del Raval, a pochi passi dal Palau Güell, questa pasticceria ha rischiato di chiudere definitivamente quando la sua proprietaria ha deciso di ritirarsi. Ma il destino aveva altri piani.
Due giovani donne con una missione
Anna Campos e Judit Servent, entrambe venticinquenni e amiche sin dai tempi della scuola secondaria, hanno deciso di non lasciare che la storia di La Estrella si spegnesse. Ex dipendenti della pasticceria, hanno visto l’opportunità di riportarla in vita e ci sono riuscite con coraggio e determinazione.

Anna, racconta La Vanguardia, ha scoperto della chiusura della pasticceria quasi per caso: a giugno era andata a comprare della Coca-Cola per la festa di San Giovanni, senza sospettare che di lì a poco La Estrella avrebbe chiuso le sue porte. Quando ha saputo la notizia, ha contattato la sua ex titolare e ha deciso di prendere in mano le redini del locale, coinvolgendo la sua amica Judit. A ottobre hanno ricevuto le chiavi e, dopo un mese di duro lavoro, la pasticceria ha ripreso la sua attività.
Un’eredità da custodire
Riaprire un’attività con una storia così lunga non è stato semplice. La Estrella è classificata come locale emblematico, con un alto livello di protezione, e conserva ancora il suo arredo originale. I dolci esposti nelle vetrine catturano l’attenzione dei passanti e fanno venire l’acquolina in bocca a chiunque entri.


Tra le specialità più apprezzate ci sono i croissant al cioccolato, quelli ripieni di mela e cannella o con formaggio e pistacchio. Nei fine settimana, la richiesta di roscones de nata e brazos de gitano è altissima. Su richiesta popolare, Anna e Judit hanno reintrodotto anche dolci tipici come la coca de vidre, i buñuelos de viento e i pasticcini al cabello de ángel.
Una passione nata da bambina
Per Anna, la pasticceria è molto più di un lavoro: è una passione nata da piccola. Sua madre le regalò un libro di biscotti e dolci, e da quel momento si innamorò del mondo della pasticceria. Ha studiato alla scuola di pasticceria del Gremio di Barcellona e ha accumulato esperienza lavorando in una pasticceria in Irlanda e aprendo un’attività di dolci senza glutine nell’Eixample.

Judit, invece, aveva iniziato a studiare fisica prima di decidere di seguire questa avventura con la sua amica. Ora si occupa della vendita al pubblico e del rapporto con i clienti. “È un onore essere alla guida di un’attività che fa parte della storia e della cultura di Barcellona”, afferma.
Lavoro e sacrificio per tenere viva una tradizione
Riaprire La Estrella ha significato molte sfide, ma anche tanta soddisfazione. Anna inizia la sua giornata alle sei del mattino e finisce alle otto di sera. Continua a utilizzare il forno a volta originale, oggi alimentato a gas, per garantire la qualità e la tradizione delle sue creazioni. Nonostante il duro lavoro, le due giovani imprenditrici sono entusiaste e determinate a far prosperare la pasticceria. “A volte guardiamo il negozio e ancora non ci crediamo, ma siamo felici e convinte di farcela!”, racconta Anna.

Un dolce futuro per La Estrella
Guardando avanti, Anna e Judit vogliono mantenere viva la tradizione, ma senza rinunciare all’innovazione. Anna sta già pensando a una torta speciale per celebrare i 200 anni di La Estrella e vuole creare un dolce ispirato alla Tarta de Barcelona, nata per le Olimpiadi del 1992. La rinascita di La Estrella non è solo la storia di un negozio che riapre, ma il simbolo di una città che valorizza il suo patrimonio storico e culturale. Grazie ad Anna e Judit, il Raval può ancora contare su uno dei suoi angoli più dolci e autentici. Il bicentenario di La Estrella sarà, senza dubbio, un anniversario dal sapore speciale.