Ci sono posti che non si consigliano, si tramandano. Dell’Alba, in provincia di Cremona, è uno di quei luoghi di cui si parla con affetto, come si farebbe con un vecchio amico fidato. Per chi conosce le delizie della Bassa Padana, non è facile primeggiare, ma questa trattoria storica, attiva dal 1850, lo fa con disarmante naturalezza.
Il locale
Non a caso, l'insegna è entrata a far parte della selezione Bib Gourmand della Guida MICHELIN Italia 2025, una menzione che premia l’eccellente rapporto qualità-prezzo. E il pubblico, da anni, le dà ragione: clienti affezionati, viaggiatori internazionali e buongustai da ogni dove riempiono le sue sale. Nonostante i tavoli siano spesso tutti occupati, come constata la stessa Michelin in un articolo dedicato, un secondo turno riesce quasi sempre a regalare un posto anche agli ultimi arrivati. A tenere viva questa eredità gastronomica sono oggi i fratelli Bertoletti, discendenti di chi fondò il locale nel XIX secolo: Omar, instancabile in sala, accoglie con sorriso e passione ogni commensale, mentre Ubaldo governa con mano sapiente i fornelli, dando vita a una cucina che racconta senza filtri il territorio.


Una trattoria vera, senza artifici
Gli ambienti, semplici e senza vezzi, sono esattamente ciò che ci si aspetta da una trattoria autentica: arredi datati ma familiari, un bancone sulla sinistra appena si entra, pareti decorate da foto, ritagli di giornale e riconoscimenti che narrano, meglio di qualunque brochure, una storia di dedizione e successi. Ma è a tavola che Dell’Alba rivela la sua anima: salumi eccellenti, paste fresche fatte in casa, piatti robusti e profondamente radicati nella cultura contadina tra il Po e l’Oglio. Imperdibile, al primo assaggio, il tortellino di zucca al soffritto di pomodoro dolce, simbolo gastronomico di Piadena, da solo vale il viaggio.


A seguire, mostarde artigianali, lumache in umido, tagli di carne saporiti, con una predilezione per scottona e maiale, protagonisti assoluti del secondo atto del menù. E a chiudere in bellezza, dolci che sanno di casa al costo super concorrenziale di 4 euro (i primi si attestano sulla decina di euro, per cifre ugualmente accessibili): dalla sbrisolona con zabaione caldo, alla zuppa inglese, fino al salame di cioccolato. Prezzi popolari, sapori sinceri.

Una carta dei vini che sorprende
E se pensate che la tradizione sia sinonimo di monotonia, sappiate che la cantina di Dell’Alba sorprende: certo, non manca il Lambrusco, perfetto compagno della cucina padana, ma la selezione spazia con attenzione tra piccoli produttori italiani e prestigiose etichette francesi, frutto di una ricerca appassionata da parte dei due fratelli. Dell’Alba è uno di quei posti dove ogni abbinamento funziona, perché la cucina parla la lingua del gusto vero, e ogni piatto è un omaggio alla storia e alla terra.