Da oggi il Green Beetle si leggerà solo “Beetle”, introdurrà la carne (in primis arrosti e prosciutto viennese) e dedicherà una parte del menu anche al pesce locale: rivoluzione nella nota insegna di Monaco.
In copertina lo Chef Andi Schneider e il sous chef Patrick Mall
La notizia
Una scelta che potrebbe apparire in controtendenza rispetto alle attuali preferenze gastronomiche, con un mercato sempre più orientato verso il vegetariano e il vegano.

Secondo studi e sondaggi recenti, infatti, la domanda di menu plant-based è in crescita, coinvolgendo persino la ristorazione stellata. Eppure, come dimostra il caso del Green Beetle, non tutti i ristoranti riescono a sostenere economicamente un concept esclusivamente vegetariano.
Un fenomeno raro ma non isolato
La decisione del Green Beetle di reintrodurre la carne non è del tutto inedita nel panorama internazionale. Basti pensare al Sage Vegan Bistro di Los Angeles, che, dopo aver abbracciato un concept vegetariano e vegano, ha deciso di tornare a servire piatti a base di carne.

Tuttavia, questa inversione di rotta ha generato proteste da parte della comunità vegana e delle organizzazioni animaliste, fino a costringere il ristorante a chiudere definitivamente le sue porte. Un precedente che pone interrogativi sulla sostenibilità e sull’accoglienza di simili scelte da parte del pubblico. Per Michael Käfer, il noto imprenditore gastronomico alla guida del Green Beetle, la sfida è duplice: ampliare il bacino di clientela senza alienare i sostenitori della cucina vegetariana.
Michael Käfer e l'equilibrio tra tradizione e modernità
Michael Käfer non è un nome nuovo nel panorama della ristorazione di alto livello. Il suo impero gastronomico spazia dal raffinato ristorante due stelle Michelin Esszimmer nella BMW Welt al Dachgarten-Restaurant presso il Reichstag, fino al bistrot all’interno del suo negozio di specialità alimentari a Monaco.

Con il Green Beetle, Käfer aveva inizialmente scommesso su un concept innovativo e sostenibile, ma la realtà economica della regione ha imposto un cambio di strategia.
Il nuovo menu: inclusività e qualità al centro
Da oggi, il Green Beetle sarà conosciuto semplicemente come Beetle, con un nuovo menu ideato dal capo chef Andi Schneider in collaborazione con André Wöhner, chef del rinomato Käfer-Schenke.

La carta propone un mix equilibrato: accanto ai piatti vegetariani e vegani che hanno reso famoso il locale, troveranno spazio specialità di carne e pesce ispirate alla tradizione culinaria bavarese.

Nonostante il cambiamento, il principio guida della sostenibilità resta centrale. Come dichiarato nel comunicato ufficiale di Feinkost Käfer, l’obiettivo è mantenere un’offerta di alta qualità rispettosa dell’ambiente, ampliando però il pubblico di riferimento.
Un luogo per tutti: la visione di Michael Käfer
Secondo Käfer, il Beetle vuole essere più di un semplice ristorante: un luogo di incontro e convivialità per il quartiere di Bogenhausen. L’introduzione di una cucina da brasserie di alta qualità punta a soddisfare un pubblico più ampio, superando le limitazioni percepite dal concept esclusivamente vegetariano.

“Il Beetle vuole essere un luogo accogliente, dove chiunque possa trovare qualcosa che lo soddisfi", ha spiegato Käfer, come riportato da Rolling Pin. “Vogliamo che il nostro menu rifletta inclusività, qualità e rispetto per la tradizione, senza però rinunciare alla nostra attenzione per la sostenibilità”.
Una scelta coraggiosa in un panorama in evoluzione
La decisione di abbandonare un menu esclusivamente vegetariano per reintrodurre carne e pesce è una scommessa coraggiosa, soprattutto in un contesto in cui il movimento plant-based sembra guadagnare sempre più consensi.

Resta da vedere se il Beetle riuscirà a raggiungere un nuovo equilibrio, mantenendo il supporto della comunità vegetariana e attirando al contempo nuovi clienti. Una cosa è certa: Michael Käfer ha dimostrato ancora una volta di sapersi adattare ai cambiamenti del mercato, cercando di bilanciare innovazione e tradizione.