Per Salanova la proposta era indeclinabile: prendere in mano la ristorazione di un nuovo 5 stelle nella sua Canfranc. Ma le soddisfazioni sono arrivate da un concept stravagante: il servizio di specialità della locale stazione a bordo di un vagone ferroviario degli anni ’20, subito stellato e in via di partenogenesi.
La notizia
Degustare un pasto stellato su un vagone ferroviario? In Spagna si può. Succede su Canfranc Express, ristorante parcheggiato sui binari nei pressi dell’hotel di lusso Royal Hideway di Canfranc, Aragona. La Michelin, racconta La Vanguardia, ha impiegato appena 5 mesi per concedere la prestigiosa distinzione a Eduardo Salanova, chef laureato in diritto e transitato per le cucine di Aponiente, che qui accompagna gli ospiti in un “viaggio gastronomico” (come recitano le fiancate del vagone) attraverso le lande della tradizione gourmet.
Salanova non è un volto nuovo per la guida rossa, che in passato aveva già concesso il macaron a Espacio N di La Venta del Soton, Esquedas, dove operava in società con Ana Acin, partner anche di questa avventura. Tuttavia non ci sperava: era anzi convinto che il 2023 sarebbe trascorso come un anno di transizione fra i due locali. “Che siano stati così veloci, è stata una sorpresa”, riconosce. Per lui, originario proprio di Canfranc, la proposta giunta un paio di anni fa suonava come un ritorno alle origini. Il concetto, poi, era affascinante: si trattava di reinterpretare il ricettario tradizionale a bordo di un vagone ferroviario degli anni ’20, arredato in stile Orient Express, con appena dodici sedute.
I due, che si erano fatti notare come interpreti dell’avanguardia aragonese, hanno così dato inizio a un nuovo capitolo creativo, incentrato sulla ricerca di ricette tradizionali legate alla stazione ferroviaria, dalla quale peraltro si diparte un suggestivo itinerario, che si conclude a tavola per un’esperienza immersiva. Più degli eleganti piatti, è la connessione sentimentale alla storia dei luoghi, disvelata attraverso sapori e aneddoti, a coinvolgere nel profondo gli ospiti.
Il pubblico, che arriva perlopiù dall’attiguo cinque stelle, gestito dal gruppo Barcelò dopo la recente ristrutturazione integrale, è composito e internazionale. Difficile scegliere un signature, anche se Salanova ha un debole per il suo Agnello di mare, che su ispirazione del pré-salé, viene marinato alle alghe e finito nella cucina del vagone con un burro alle alghe espresso. Come spesso accade, la stella lampo ha fatto impennare le prenotazioni, che risultano in sold-out per i prossimi tre mesi.
La struttura è impegnativa: per l’hotel Salanova e Acin guidano brigate di cucina e di sala composte ciascuna di oltre venti elementi, che mandano avanti anche il ristorante internazionale, la caffetteria e il bancone dei cocktail nella biblioteca. Ma la coppia non ha alcuna intenzione di fermare il suo viaggio: è già in programma l’apertura di un altro vagone, sempre del 1928, consacrato al dialogo fra cucina spagnola e francese nelle specialità locali, con ricorrenti strizzatine d’occhio al mondo ferroviario.