Virginia Oliver è la pescatrice di astici più vecchia del Maine e probabilmente del mondo: a 103 anni ancora esce in mare con il figlio ottantenne. “Devo andare avanti. Voglio farlo fino alla morte".
La storia
Quando è scoppiata la grande depressione, alla fine degli anni ’20, Virginia Oliver, per gli amici Ginny, aveva appena 8 anni. Da quel momento la sua occupazione non sarebbe stata studiare le tabelline o dondolarsi sull’altalena, bensì andare a pescare astici nei mari del Maine, sotto lo sguardo premuroso del padre e del fratello maggiore. Novantacinque anni dopo ben poco è cambiato, a parte il colore dei capelli: indossata la divisa da pescatore, si tratta di salire in barca allo spuntare del sole e tirare le trappole.
Il padre era un commerciante di astici, con un negozio su un’isoletta chiamata “The Neck” nel golfo, e lei era addetta alla conduzione della barca, quando ancora poche donne si affacciavano sui pescherecci. Insieme salpavano praticamente ogni giorno ed è una vita che Virginia non ha mai pensato di abbandonare, tantomeno dopo il matrimonio con un compagno di pesca, Max Oliver. Con lui ha continuato a scendere in mare per 61 anni e ha cresciuto quattro figli, tre dei quali continuano la professione. “Diceva a tutti che ero il capo”, sorride. Dopo la sua scomparsa nel 2006, è stato il figlio Max Jr, ottant’anni, a prenderne il posto in barca.
Insieme escono in mare tre giorni a settimana, con sveglia alle 3 e mezza, per svuotare le loro 400 trappole e venderne il bottino, portato con un furgoncino al negozio. “Mi piace lavorare con mio figlio. Sono una donna indipendente”, rivendica. La barca lunga nove metri porta il suo nome, “Virginia”; è lei a guidarla, ma si dedica anche alla misurazione dei crostacei e alla legatura delle chele. E se ogni tanto viene morsa, pazienza. “Non ha senso lamentarsi”.
“Quando c’era mio marito, gli astici erano più numerosi”, osserva. La causa probabilmente è il cambiamento climatico, che ha spinto la popolazione a migrare verso nord. Ma Virginia non si arrende, anzi ha appena rinnovato la licenza e non vede l’ora di ricominciare a pescare. “Devo andare avanti. Voglio farlo fino alla morte. Non ho mai avuto il mal di mare”, assicura. Oggi è una celebrità nel suo paese, Rockland, e non solo. “Dovunque vada, la gente mi ferma e mi parla, dice di avermi visto in televisione eccetera”. Merito del documentario Conversations with the Lobster Lady di Wayne Gray e perfino di un libro per bambini, The Lobster Lady, che ha narrato la sua storia. L’autrice Alexandra S. D. Hinrichs riassume così il suo messaggio per le prossime generazioni: “Fai sempre ciò che ami”.
Fonte: The Washington Post
Trovi qui l'articolo cliccabile
Foto di copertina: @Robert F. Bukaty - AP