Tutte le novità del pranzo nel ristorante Hub di Leonardo Marongiu, un esercizio di difficile catalogazione, in una delle capitali dell’agroalimentare isolano, patria del pecorino e dell’agnello Igp.
La Notizia
Novità per il ristorante Hub a Macomer
Continua a cambiare la geografia della ristorazione sarda, che oltre lo scintillio della costa, dove le stelle oggi sono due, imbocca sempre più spesso le vie della transumanza nell’entroterra, in cerca di destagionalizzazione, sulle orme di Roberto Petza. È il caso di Leonardo Marongiu, ormai a casa nel suo HUB a Macomer. Un esercizio di difficile catalogazione, in una delle capitali dell’agroalimentare isolano, patria del pecorino e dell’agnello Igp: frequentatissimo a pranzo, la sera si trasforma in ristorante gourmet. Formula binaria attualmente in fase di ripensamento.
Ancora oggi a mezzogiorno nel locale si staglia il totem del “buffet” (ma vivo), con l’offerta del giorno di 4 primi, 4 secondi, 2 contorni (più insalate fai da te) rifiniti a vista da Marongiu, coadiuvato nelle retrovie dal fido Christian. A lui spettano gli assemblaggi con utilizzo di bagnomaria, ma senza fuoco. “Un modo per avvicinare la gente alla nostra cucina e mostrarla nella massima trasparenza. Quindi cura della materia prima e della cottura, ma in chiave semplificata rispetto alla sera. La sfida che abbiamo deciso di cogliere è portare la carta serale a pranzo, per dare modo a chi non può visitarci a cena di assaggiare altre cose”.
Oltre al menu del giorno di 2 piatti e 1 contorno a 15 euro, ci sono quindi 3 menu degustazione a mano libera: quello easy da 25 euro, con piatti misti del giorno e della carta; le 3 corse della carta a 39, più aperitivo e dolce; infine le 5 a 55. E non si tratta di assaggi qualunque: fra gli ultimi piatti figurano il polpo senza patate, ma con diverse consistenze di cavolfiore e olive, il foie gras e la carne cruda, perfino un total red (ma mari e monti) di gamberi rossi, melagrana e barbabietola. Senza ambienti separati, perché a pranzo, dice lo chef, va bene una mise en place più familiare.
“Sono sempre più convinto che nell’entroterra si possano raggiungere grandi risultati. Ho appena trascorso una giornata di studio con un esperto di medicina popolare sarda: abbiamo raccolto 40 erbe spontanee, delle 250 che ha catalogato. Per esempio la caccialepre dal gusto di formaggio, l’ombelico di Venere dei muretti a secco o la senape selvatica per la clorofilla. Poi c’è l’agnello: una materia unica. Lo cuocio al momento, lo servo nelle pentole di ghisa, senza fondi, e lo sporziono al tavolo. In purezza, quasi alla giapponese”.
Indirizzo
Ristorante HubVia Lussu n 3 – 08015 Macomer
Tel. +39 0785 226107
Il sito web