Il fratello minore di Elon Musk inizia a far parlare di sé in qualità di chef, per le ambizioni riformatrici dell'universo food e dell'agricoltura in particolare.
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È sulla bocca di tutti, il marchio Tesla, creato dal chiacchierato Elon Musk per scortare l’industria automobilistica nell'ineluttabile curva green dell’elettrico. Ma non è l'unico Musk che si sia prefisso obiettivi ambiziosi: il fratello minore Kimbal inizia a far parlare di sé in qualità di chef, per le ambizioni riformatrici dell'universo food e dell'agricoltura in particolare.Era il 2006 quando fondò la Square Roots, società di indoor farming, ovvero coltivazione in luoghi isolati dal mondo esterno, ubicata a Brooklin, che nel giro di un anno gli è valsa il titolo di Global Social Entrepreneur of the Year da parte del World Economic Forum.
Produce ortaggi freschi, sostenibili e locali per i centri urbani, grazie a fattorie verticali in condizioni controllate, provvedendo nel contempo alla formazione di una nuova generazione di agricoltori. L'idea in sé non è nuova, risale anzi ai primi del Novecento, ma solo i recenti sviluppi dell'idroponica e dell’illuminazione a led l'hanno resa economicamente praticabile, al punto che potrebbe rivoluzionare le catene di approvvigionamento alimentare.
“Quando ero piccolo, il solo modo per riunire la mia famiglia era preparare il pasto", ha dichiarato Kimbal alla CNN. Dopo aver lavorato nella compagnia internet fondata insieme al fratello, chiamata Zip2, era naturale tornare al primo amore: il cibo. Da qui la decisione di iscriversi all'International Culinary Center di New York.
Da allora il campo del food tech e dell'urban farming non ha smesso di crescere, vedi la start-up lanciata da Jeff Besos, Plenty. Ma il progetto di Kimbal continua a galoppare: nei prossimi tre mesi prevede la creazione di una super fattoria verticale urbana composta da 25 container climatizzati, stoccaggio a freddo e infrastrutture di biosicurezza.
Fonte: finedininglovers.com