Al settimo piano dell’Excelsior Hotel Gallia di Milano i fratelli Lebano parlano l’italiano fluente, vivace e conviviale della cucina del Mediterraneo, grazie a un menu invernale di grande freschezza. Perché il mare esiste anche nei mesi freddi.
Terrazza Gallia
Il ristorante
Diciamolo subito. L’ambiente formale e impenetrabilmente lussuoso riceve sbuffi di calore non appena i piatti scivolano sulla tovaglia dal colore più neutro che possiate immaginare.
Il ristorante Terrazza Gallia è al settimo piano dell’Excelsior Hotel Gallia di Milano, un cinque stelle ‘stralusso di stazza ostentativa, che potrebbe essere teletrasportato in Germania, Stati Uniti o Australia, e ovunque si parla l’esperanto del lusso globalizzato. L’eccezione è proprio il settimo piano, in cui i fratelli Lebano parlano l’italiano fluente, vivace e conviviale della cucina del Mediterraneo.
Immaginate per un attimo che la Stazione Centrale faccia le veci delle Colonne d’Ercole, con i suoi possenti cavalli alati che invece di segnare il limite della conoscenza, rappresentino il volo illimitato della koinè culinaria del nostro mare.
I Lebano, anche se non lo sanno, stanno cavalcando quei pegaso da alcuni mesi, senza troppi trick da semidei showman, piuttosto con viaggi e scouting eroici verso piccoli produttori, artigiani del gusto ed eccellenza del mediterraneo.
I piatti
Mare a terra è uno dei piatti che risponde a questo epico proposito, assurgendo la cipolla di giarratana a elemento rivoluzionario. Nel piatto è usata sotto spoglie di crema, ottenuta dopo affumicatura, cottura e frullatura, per mantecare un risotto, gamberi rossi di Mazara e alghe croccanti. Queste cipolle dal superpotere legante sono state colte a Monterosso, cru della Giarratana, nella contrada Calaforno (Ragusa). Ad Angelica Melchiorre, il merito e il nostro grazie per coltivare e accudire un simile vegetale. Anche quando si è sentito dire winter is coming, i Lebano non sono corsi a caccia di selvaggina o di marmorei tagli di carne. Hanno continuato a uscire a pesca, e a raccogliere verdure. Il menù invernale non scalda, piuttosto rinfresca ed in qualche modo è già preludio di primavera.
Di Mare a terra abbiamo già parlato, dello stesso comfort rinfrescante c’è anche il viaggio di Antonio Lebano a casa della cugina che vive in Spagna. Al suo ritorno a casa il cuoco ha rivisitato la fideuà valenciana inventando Essenza Mediterranea, con un taglio di pasta creato ad hoc assieme a pastificio Gentile - dei mezzi anelli - condendo con una zuppa di pesce da lisca, tartare di triglia, plancton croccante e prezzemolo. Ogni morso era contemporaneamente al dente-crunchy-succoso, una condensazione di esperienze palatali in un unico atto.
Dalla costa spagnola arriviamo a un’altra zona del Mediterraneo, tra la città di Tolone e l’inizio della costa catalana. Una larga insenatura, chiamata Golfo del Leone - che dà il nome anche al piatto - in cui il morone alberga benissimo, così come nel vicino mar Ligure. Un notevole trancio di questo pesce, detto anche ricciola di fondale, è servito arrosto con zuppa di bouillabaisse, cozze e pomodori infornati.
Un piatto ad alta concentrazione marina, ricco eppure così affabilmente light. La bouillabaisse, scevra delle parti solide, accompagna il trancio, o meglio, gli fa da trampolino. Un’altra conferma che non è scritto da nessuna parte che un menu invernale debba essere un rimedio per il freddo o fungere da opulento piacere. Il mare esiste anche d’inverno. Sferza e rinfresca. Ha un fascino particolare, non quello del senza pensieri ma quello di un pensiero più profondo.
Indirizzo
Terrazza Gallia - Excelsior Hotel Gallia di Milano
Piazza Duca d’Aosta, 9 – Milano
Tel. +39 02.67853514
Sito Web