Anche nella centralissima Piazza Augusto Imperatore è arrivata la cucina di Niko Romito, al Bulgari Hotel Roma, un unicum nella storia della maison per il suo legame indissolubile con la città in cui è nata quasi 140 anni fa. Fra ristorante, cocktail bar e suite di design, il racconto “totale” dell’esperienza.
L'hotel
A pochi passi da Via del Corso e Piazza di Spagna, e dalla storica boutique Bulgari di Via Condotti, dopo una lunga gestazione è stato finalmente inaugurato a giugno il Bulgari Hotel Roma, ex sede dell’Inps, in un sito storico dal forte valore simbolico, proprio di fronte al Mausoleo di Augusto risalente al I secolo. Incontrerete l’imperatore all’ingresso o, meglio, la sua statua originale, prima di una serie di cinque, di cui Bulgari ha sponsorizzato il restauro.
Impossibile non respirare la storia a Roma, qui ancor di più, e tutto è un richiamo alle epoche che resero la capitale eterna, compreso l’interior design affidato allo studio italiano di architettura ACPV ARCHITECTS Antonio Citterio Patricia Viel, che ha bilanciato il rigore estetico delle pietre utilizzate nella Roma imperiale e lo stile architettonico dell’edificio con le sue ricche texture. 114 camere, molte delle quali suite, decorate in quattro palette cromatiche diverse nei colori bianco, giallo, rosso e verde e da ognuna di esse si può ammirare Piazza Augusto Imperatore o la piccola e affascinante via della Frezza.
Aspetto importante è dedicato al verde con più di 4.500 piante dislocate nei vari ambienti dell’albergo, sia nelle zone interne che esterne; una presenza “green” non indifferente che rende il Bulgari Hotel un vero e proprio urban resort attento alla sostenibilità. Il landscape design è stato firmato dallo studio P’arcnouveau che ha voluto ispirarsi ad alcuni temi portanti quali l’abbondanza della vegetazione a Roma, la tradizione delle terrazze romane e la ricchezza e le cromie dei gioielli Bulgari in diretto contatto con le fioriture e le piante da frutto nel corso delle diverse stagioni.
Il cocktail bar
Una dimora di grande pregio e accoglienza, dunque, dove ogni viaggiatore ben abituato e amante della bellezza dovrebbe soggiornare. Ma lo sappiamo, oggi anche il più accogliente e valoroso hotel non è completo senza una degna offerta gastronomica; a questo ci ha pensato l’acclamato chef Niko Romito portando la sua idea di cucina ne “Il Ristorante - Niko Romito” già nei Bulgari Hotels & Resorts di Dubai, Pechino, Shanghai, Milano, Parigi, Tokyo, ed ora finalmente nella capitale italiana.
Salutato l’imperatore Augusto all’ingresso, ci si dirige al quinto piano o se non si è ospiti dell’hotel si entra dall’ingresso dedicato al ristorante. L’arrivo è nel Bulgari cocktail bar, che accoglie 33 ospiti all’interno e 108 all’esterno: questo è il primo punto di forza impagabile, poiché durante le belle giornate sono disponibili due grandi terrazze, una affacciata su Via di Ripetta e una su Piazza Augusto Imperatore, con bar esterno e aperitivi senza tempo.
Ma tornate all’interno e accomodatevi al sontuoso bancone in marmo nero rivestito da 60 torciglioni in vetro di Murano, nelle mani della director Desirè Verdecchia e di una squadra competente tutta al maschile. Qualunque sia l’orario, ricordate che in qualche parte del mondo sarà sempre l’ora di un Martini Cocktail, dunque approcciate la drink list creata su un filo conduttore che tocca in maniera diversa Roma: il Cleopatra con cognac, sherry e sciroppo di miele chiarificato al latte d’asina, il Naked & Glorius con mezcal, Aperol, chartreuse gialla e Cynar (elemento carciofo), l’Amphorae servito in bicchieri di terracotta realizzati da un artigiano dei Castelli Romani per bere come facevano i nostri gaudenti predecessori.
Il menu prevede anche i grandi classici preparati a regola d’arte come ha dimostrato il valido Martini Cocktail servito durante un aperitivo minimal ma godereccio a base di bites tra cui supplì, carpacci, focacce farcite, parmigiano, bombette salate “romitiane”.
Il Ristorante - Niko Romito
È tempo di dirigersi verso il ristorante attraverso un passaggio voltato in noce intarsiato, il legno è onnipresente in hotel, e accomodarsi sui divanetti dove si susseguono i ravvicinati tavoli da due, o ai tavoli tondi più distanziati. Il menu pensato da Romito, così come negli altri ristoranti dei Bulgari Hotel, parla di cucina italiana nella sua semplicità, l’alta semplicità di cui lo chef abruzzese ha fatto il suo segno distintivo e che qui è nelle mani del campano classe ‘95 Emilio Di Cristo, già sous-chef di Bulgari Resort Dubai per quattro anni.
La proposta è evidentemente più che lontana dal ristorante tristellato Reale a Castel di Sangro, ma qui Romito è riuscito comunque a sugellare la nobiltà di piatti e ingredienti ritenuti ordinari tramite sapori in cui si riscopre ciò che spesso si dimentica o si dà per scontato, e lo fa in maniera accessibile per tutti- aspetto importante nella cucina di qualunque tipo di ristorante, che ormai sovente viene meno.
Per chi si approccia per la prima volta ai ristoranti del brand, un valido percorso è il menu condivisione; questo inizia con una proposta diventata un classico, l’antipasto all’italiana, che in più set porta in tavola diversi assaggi tra cui lo sgombro in padella, anice, limone e zenzero, il vitello tonnato, il carpaccio di manzo con maionese al pomodoro e misticanza, la frittatina di pasta con mozzarella affumicata, il cardoncello arrostito e le alici alla beccafico.
La condivisione, la cromaticità dei piatti, il gioco dell’assaggio, rendono tutto divertente e di gusto; arrivano poi ravioli di patate con salsa di polpo alla Luciana: idea ed impiattamento azzeccati in cui però è da rivedere il bilanciamento, soprattutto sulla sapidità.
Il leggero e delicato rombo in guazzetto di funghi è piacevole, la leggerezza fin troppa a cui manca la spinta palatale, che arriva però con il maialino croccante e salsa all’arancia, pimpante, armonico e soprattutto riattivante. Il prezzo di 140 euro per il menu condivisione, che con abbinamento vini arriva a 200 (ampia e valida la carta nelle mani del sommelier Fabrizio Gismondi) pare essere giusto, dovendo considerare diversi altri addendi tra cui un luogo di assoluta piacevolezza e bellezza, un racconto sensoriale e una squadra di giovani camerieri in sala.
Ad addolcire il tutto, tre grandi valori aggiunti presenti nell’hotel: la Bulgari Spa, dove rivivere le atmosfere delle antiche terme romane in una piscina di 20 metri di lunghezza decorata con scintillanti mosaici di Bisazza che richiamano i motivi delle celebri Terme di Caracalla; un rooftop a dir poco spettacolare, con vista a 360° gradi su Roma e sempre attivo durante le giornate estive; la colazione esclusivamente à la carte in cui ordinare un energico zabaione.
Insomma, sei mesi dall’apertura valgono sì, come metà anno, ma sono anche una manciata di mesi se paragonati ai tempi biblici necessari per arrivare al compimento dell’hotel per alcuni aspetti ancora in rodaggio ma che garantirà un’evoluzione e un’esperienza ancora più totalizzante per gli amanti ed esperti del lusso di qualità.
Piazza Augusto Imperatore, 10, 00186 Roma, RM, Italia
Telefono: +39 06 3608 0400
Email: roma@bulgarihotels.com