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Rubinelli Vajol e il suo Valpolicella Classico Superiore: un rosso da collezione

di:
Marco Colognese
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copertina rubinelli vajol

Il Valpolicella Classico Superiore di Rubinelli Vajol

L’azienda


Due sono le date che connotano l’etichetta di Rubinelli Vajol, così come lo stesso nome di questa cantina scavata nel tufo e posizionata esattamente nel centro geografico della Valpolicella classica è composto dal cognome del fondatore unito alla bellissima terra occupata dai vigneti tra le marognei tradizionali muretti a secco, le piante di ulivo, i mandorli e i ciliegi.


Ce lo racconta uno dei tre soci, Nicola Scienza, il quale la guida insieme agli zii Alberto e Renzo Rubinelli, fratelli della madre: “Rubinelli è la famiglia, Vajol la terra. Il primo documento trovato in relazione al cru Vajol risale al 1635, il 1953 è invece la data dell’acquisizione dell’azienda da parte di mio zio Gaetano Rubinelli, il quale fu il progettista e costruttore della diga del Chievo sull’Adige, fonte di energia elettrica per le industrie veronesi nei primi decenni del XX secolo.”



Giunta alla quarta generazione, la cantina lavora 10 ettari vitati a corpo unico (a differenza della grande maggioranza delle altre aziende vinicole della zona). L’esposizione è tutta a sud, la produzione di circa ottantamila bottiglie. Continua Nicola: “La nostra filosofia è quella di portare la tipicità del territorio in bottiglia, con un risultato che produce vini unici perché, possano piacere o no, hanno uno stile ben definito.”



E distante, in termini di finezza e leggiadria che esprimono, da quelle che sono state fino a poco tempo fa le mode imperanti e decisamente poco territoriali in Valpolicella, aggiungiamo noi. La proprietà si estende attorno a Corte Sant’Anna tra la Pieve millenaria di San Floriano e San Pietro in Cariano, mentre i confini settentrionali corrispondono ai territori dei comuni di Fumane e Marano. La terra qui è una marna che trae origine tra il Mesozoico e l’era terziaria.


Allora sommersa, oggi è fortemente calcarea, magra ma con una importante parte di scheletro e ricca di sostanza organica per un eccellente equilibrio nutrizionale della vigna. Nicola racconta:” Proprio al centro del Vajol c’è una fonte ancora in funzione che anticamente forniva acqua al villaggio. Grazie a questa falda anche nelle estati più torride com’è stata l’ultima non abbiamo irrigazione. Soffriamo di più i fine stagione piovosi, ma sappiamo controllare le uve. Magari si lavora il triplo ma si porta a casa sempre grande qualità. Così realizziamo vini che rispettano le annate ma si muovono sempre sulla stessa linea stilistica, senza che ci siano mai cambiamenti drastici.”



Le uve coltivate sono principalmente le classiche Corvina, Corvinone e Rondinella, non manca però una minor quantità di Molinara e Oseleta. In vigna la conduzione è orientata al massimo rispetto della natura: Non siamo certificati biologici, ma lavoriamo come lo fossimo. Sono stati eliminati completamente erbicidi e concimi di sintesi. Si praticano il diserbo meccanico sulle file e il sovescio plurispecie, con la semina di oltre 20 essenze erbacee e leguminose tra i filari per migliorare la vitalità del terreno.”


La vendemmia è tutta manuale e in diversi passaggi: per prime vengono le uve per l’Amarone e i vini da appassimento, con l’accurata selezione di ciascun grappolo. Sono cinque i vini rossi prodotti, dal Valpolicella Classico al Recioto, passando per il Superiore, il Ripasso e l’Amarone (più la notevole riserva Destinée) e solo un’etichetta di bianco che arriva da fuori dal territorio del Vajol. Se oggi con Rubinelli Vajol lavorano tre enologi (Gianmaria Ciman, Enrico Nicolis e Filippo Cengiarotti), il primo ispiratore e maestro rimane il professor Roberto Ferrarini.


I vini


Tra le etichette prodotte ce n’è una che secondo noi è particolarmente emblematica: si tratta del Valpolicella Classico Superiore, di un’eleganza assoluta e testimone di come la grande finezza possa connotare questa zona vinicola. Da Corvina al 50%, 25% Corvinone, 15% Rondinella e il restante 10% equamente distribuito tra Molinara e Oseleta, le uve subiscono la pigiatura dopo alcuni giorni di appassimento in fruttaio. La fermentazione avviene in acciaio a temperatura controllata, fa seguito l’affinamento in botti grandi di rovere.


È un vino elegante fin dal primo approccio, che profuma intensamente di frutti rossi e amarene, con un’intrigante delicata speziatura. In bocca si ritrova eleganza insieme a una bella struttura; e ancora una nota di frutti rossi maturi, spezie, una lieve presenza piccante, il tutto espresso attraverso una bella morbidezza, la notevole pulizia e una persistenza che accompagna a lungo. Un bel vino davvero.

Indirizzo


Rubinelli Vajol

Via Paladon 31- 37029 S. Pietro in Cariano, Verona

Tel: +39 045 6839277

Sito Web

Wine Reporter

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