Vini, Birre e Drink Wine Reporter

I migliori vini d’Italia secondo Luca Gardini. Trentatreesimo numero

di:
Luca Gardini
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copertina wine reporter 33

I 10 vini della settimana

ROSSO

Donne Fittipaldi

Bolgheri DOC Rosso Superiore 2019


Un progetto succoso, quello di famiglia Fittipaldi Menarini, che nasce appena nel 2004 ma che ha già lasciato il suo segno anche nella maniera propizia di contaminare la produzione del vino con altri settore, ad esempio le arti visive. Questo, un Bolgheri di notevole equilibrio olfattivo-gustativo, da blend di Cabernet Sauvignon, Merlot e Cabernet Franc da Vigna del Bruciato. Note di ciliegie in confettura al naso, con tocchi di macchia mediterranea e rosmarino. Al gusto tannini iodato-salmastri, con ritorno fruttato e bella lunghezza.

Duca di Salaparuta

Terre Siciliane IGT Duca Enrico 2015


Un Nero d’Avola in purezza frutto di un progetto visionario risalente alla metà degli anni ’80, che negli anni ha mantenuto il suo ruolo di pietra angolare della tipologia. Da vigneti coltivati nel tradizionale alberello in zona di Gela, un vino dal naso di marmellata di more, con tocchi di alloro e sentori di ginepro. Alla bocca teso, con tannini salmastro-sapidi, ritorno fruttato-officinale e persistenza.

Passopisciaro

Terre siciliane IGT Franchetti 2020

 

Un sontuoso, completamente inedito “Super-Etna” da Petit Verdot e Cesanese di Affile, un ritratto di grande peculiarità dei versanti dell’Etna, da una cantina che negli anni si è ritagliata un ruolo da protagonista in uno dei movimenti più sfiziosi della viticoltura moderna. Naso di gelso nero, con tocchi di curcuma e mirto, poi sfumature di macchia mediterranea. Salmastro al palato, con ritorni speziati e grande persistenza.

BIANCO

Tramin

Alto Adige DOC Gewürztraminer Nussbaumer 2020


Una cantina cooperativa fondamentale nel panorama vitivinicolo altoatesino, una versione di Gewürztraminer altrettanto storica, dal maso omonimo. Lavoro di impeccabile raffinatezza tra vigna e cantina, naso con bella sfaccettatura varietale, tocchi di salvia limonata, litchi, poi melone e pepe bianco. Al gusto sapido-salmastro, con ritorno della frutta tropicale e delle sfumature di spezie dolci.

Di Meo

Greco di Tufo 2019


Salza Irpina, due passi da Avellino, un progetto territoriale magnifico, quello di Roberto, incentrato sulla cura e raffinatissima fattura di territoriali di impeccabile e giustificatissima fama come questo Greco, proposto in una versione di grandissimo equilibrio: naso che si apre su note di pesca nettarina, poi mentuccia selvatica e pepe bianco. Bilanciato e croccante-teso alla bocca, con chiusura salmastro-mentolata.

ROSATO

Antinori

Bolgheri DOC Rosato Scalabrone 2021


Dedicato alla memoria della succosa e avventurosa vita di un famoso bandito del bolgherese, un vino - di una cantina che non necessita di introduzioni - che ne rievoca la tempra indomabile. Blend di Cabernet Sauvignon, Merlot e Syrah, olfazione che si apre sulle note della melagrana, poi tocchi di maggiorana fresca e mentolato in chiusura, alla bocca salmastro-sapido, con ritorni mentolati e croccante persistenza.

BOLLICINE

Contadi Castaldi

Franciacorta DOCG Brut


Un’antica fornace riconvertita negli anni ’80, la mano ‘magica’ di famiglia Moretti negli spumantizzati (e non solo) in zona franciacortina. Tra gli altri, oltre alla angolare della tipologia Satèn, questo magnifico Brut. Al naso è teso, con sentori di susina gialla, timo citrino, note mentolate e finale balsamico. Beva con bollicine croccanti-tese, sferzate acido-saline e ritorni agrumati.

Sant'Orsola

Prosecco DOC Extra Dry Luxury 2021


Un Prosecco DOC dall’anima profondamente veneta, questo di Sant’Orsola, un emblema, di grande impatto olfattivo-gustativo, di quello che il Prosecco DOC può essere. Naso di pera Abate, con tocchi di lemongrass, zenzero e floreali, di gelsomino. Al gusto è salmastro-teso, con ritorno fruttato-officinale e chiusura di bella finezza, sulle note floreali e del ginger.

DOLCE

Castello di Neive

Moscato d'Asti DOCG 2021


La storia pluricentenaria del Castello di Neive, e la rinomanza moderna, che si deve ai grandi sforzi di famiglia Stupino, Giacomo prima, Italo e Giulio poi, casata di imprenditori/produttori di vino che ha significato così tanto per la storia del vino in generale e del Barbaresco in particolare. Ma anche uno storico interessamento per l’Arneis e questo emblematico Moscato d’Asti, nettarina, salvia limonata al naso, con tocchi di biancospino. Bocca succosa, equilibrata, con bello spunto sapido.

NATURALE

CÀ DEI QUATTRO ARCHI

Sangiovese Rubicone IGT Tajavent 2019


Mauro e Rita, e il loro splendido progetto di prossimità condotto tra le colline di Imola e Casalfiumanese, nel Parco della Vena del Gesso Romagnola, territorio non insolito ad inattese eccellenze vitivinicole. Cura in campagna e macerazioni equilibrate in cantina, che esaltano le caratteristiche varietali, per vini di grande identità. Come questo Sangiovese, mirtilli e sottobosco al naso, tannini salini al palato.




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