Mondo Vino

Prezzo record per i vigneti italiani: per il Barolo superati i 2 milioni di euro a ettaro

di:
Massimiliano Bianconcini
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costo vigneti

La Notizia

Quali sono i vini italiani che valgono di più? Non sempre è facile rispondere ad una domanda come questa. Ci sono le grandi analisi sensoriali e i gusti personali. Ci sono le vendite in termini di bottiglie, che danno riferimenti più oggettivi, visto che i dati, in questa società legata ai big data, alle volte hanno ragioni incontrovertibili - anche se al fattore numerico va aggiunto un significato. Ci sono anche le compravendite e i valori di un singolo ettaro di terra vitata, che offre un ulteriore spaccato del valore economico di un vino. O per lo meno di un vigneto. E dai recenti dati resi noti dal Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria (Crea) per il 2018, che si basa sui valori non solo catastali ma anche legati alle compravendite dei terreni agricoli, emerge che il nord da questo punto di vista la spunta sul sud. Un dato prevedibile, ma non con la forbice che emerge dalle tabelle.

Cannubi


Vigneto Primitivo


Se in Puglia i valori medi di un ettaro di terreno a vigneto varia dai 28 ai 55 mila euro e in zona Manduria oscilla tra i 20 e i 32 mila euro, un solo ettaro di Barolo, anzi pardon di Nebbiolo (che diventerà Barolo), può valere da solo 1,5 milioni di euro, anche se per particolari cru la compravendita pare abbia fatto registrare i 2,5 milioni di euro. In pratica, al costo di un ettaro di Barolo si possono comprare 27,2 ettari di Primitivo. Se così stanno le cose, quale vino vale di più? Uno prodotto a Manduria o una bella bottiglia proveniente da Bussia o da Villero o ancora da Cannubi, tre zone di Gran Cru del Barolo? Beh diciamo che i gusti sono gusti, ma il dato macroeconomico ha comunque una certa ascendenza in termini di prestigio, anche se a prima vista non avremmo mai detto che ci fosse uno scarto così ampio.


Cantina Montalcino


Notevole anche se si prendono a paragone i dati catastali del Sassicaia, prodotto nella zona di Bolgheri, uno dei vini più nominati negli ultimi anni, le cui bottiglie raggiungono prezzi astronomici, ma che un ettaro di vigneto vale appena (si fa per dire!) tra i 200 e i 400mila euro. Superato anche dal Brunello di Montalcino, la cui oscillazione si aggira tra i 250 e i 700mila euro. Cifre importanti, per alcuni anche da capogiro, che non raggiungono quelle del Barolo e fanno il solletico a quelle della Borgogna, dove si possono spendere fino a 3 milioni di euro per un ettaro vitato. Valori distanti soprattutto da quelli del Prosecco, la punta di diamante della produzione dei vini italiani, nel senso che con 500 milioni di bottiglie sostiene parte della bilancia commerciale italiana. Bene se prendiamo i parametri della zona di Conegliano Valdobbiadene, i prezzi si aggirano tra i 330 e i 450mila euro per ettaro. Per i cugini della Franciacorta invece prezzi nettamente più bassi: tra i 110 mila e i 120mila euro.

Vapolicella


Lago Di Caldaro


Quotazioni alte le ritroviamo nel territorio della Valpolicella, i cui vigneti si aggirano intorno ai 500mila euro a ettaro e, un po’ più su, se ci spostiamo nella zona vitata intorno al Lago di Caldaro, con il suo unico e sorprendente microclima, troviamo valutazioni tra vanno dai 440 e ai 690mila euro. Non male, se pensiamo a quanto siano ancora poco presenti sul mercato interno gli eccezionali vini che si producono in questo areale. Come accennato però la nota dolente viene dal sud, nel senso che a fronte di produzioni vitivinicole interessanti e in crescita i prezzi restano bassi, come quelli per la zona dell’Etna, uno dei terroir in forte ascesa, che arrivano a quotazioni tra i 35 e i 70 mila euro. Dalla parte opposta dell’isola, a Trapani, i costi sono ancora più bassi: tra i 21 e i 35 mila euro. Infine, un dato per il Lazio, dove in zona Castelli Romani e nell’area del Frascati un ettaro lo si può acquistare con una fiche che va tra gli 80 e i 100mila euro. Chiaro che a queste cifre, i vigneti e il paesaggio agricolo sono a rischio di possibili speculazioni edilizie. Non a caso l’erosione dei terreni agricoli in favore dell’urbanizzazione e dell’antropizzazione è uno dei temi caldi di ogni anno.

Wine Reporter

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