Parigi non smette di reinventare la dolcezza, e questa volta lo fa con una promessa lucente come una pralina appena temperata. Il 18 ottobre 2025, in Avenue de l’Opéra, Cédric Grolet — il pasticcere che ha trasformato la frutta in scultura e l’estetica in linguaggio — ha aperto le porte della sua nuova cioccolateria: Cédric et la Chocolaterie.
Crediti fotografici: @MaïaChamaiou
La notizia
Un nome che gioca con l’immaginario infantile di Charlie et la Chocolaterie, ma che già dal primo sguardo si annuncia come un laboratorio di precisione e bellezza, dove il cioccolato non è solo dolcezza, ma materia da scolpire, architettura da assaporare. A pochi passi dalla sua celebre pasticceria nel quartiere dell’Opéra, Grolet disegna un altro capitolo del suo universo goloso, aprendo le porte di un luogo che promette di riscrivere il concetto stesso di “fabbrica di cioccolato”. Chi si aspetta un mondo colorato e caotico in stile Willy Wonka dovrà ricredersi: Cédric et la Chocolaterie è elegante, essenziale, persino meditativa. Uno spazio dove il lusso non si mostra in eccesso, ma si intuisce nei dettagli, nei riflessi del cacao lucido, nella geometria silenziosa delle vetrine.
Le prime immagini pubblicate su Instagram dal team di Grolet hanno già incendiato la curiosità dei suoi milioni di follower. L’interno rivela due magnifici alberi che sembrano scolpiti nel cioccolato, con rami intrecciati che si allungano verso il soffitto come un invito alla fantasia. Dai loro nodi pendono baccelli sospesi, simboli di una natura reinventata in chiave gourmand. È una foresta controllata, estetica, dove ogni curva sembra calcolata e poetica al tempo stesso. Dietro questa apparente semplicità si nascondono oltre tre anni di lavoro. Lo stesso Grolet, sul suo profilo, ha raccontato: “Dopo più di tre anni di lavoro su un quarto concetto, presto aggiungeremo un nuovo indirizzo alle nostre boutique!”. Il nuovo spazio, infatti, è la quarta creatura firmata dal pasticcere francese. Dopo la pasticceria Opéra, quella di Le Meurice e il Cédric Grolet Café, arriva ora questo laboratorio dedicato esclusivamente al cioccolato — materia che Grolet ha sempre trattato con rispetto quasi religioso, ma che non aveva mai messo al centro di un progetto così autonomo.
E, come sempre nel suo universo, nulla è lasciato al caso: dal design minimalista degli interni al nome, che è insieme citazione e manifesto. “Cédric et la Chocolaterie” è un titolo che gioca con la memoria collettiva, ma lo fa con ironia e consapevolezza, perché Grolet conosce bene la differenza tra la magia ingenua di Willy Wonka e quella raffinata di un artigiano contemporaneo. La sua “fabbrica” non è un luogo dove tutto accade per caso, ma dove ogni gesto è studiato, ogni temperaggio misurato. È un atelier in cui il cioccolato viene trattato come materia viva: levigata, lucidata, modellata fino a diventare pura forma. La prima creazione svelata, la scatola Fruits 3 Chocolats, è già un manifesto estetico. Un piccolo scrigno che racchiude tre varianti di cioccolato, presentate come frutti da cogliere. La tradizione del bonbon si trasforma in una composizione tridimensionale, dove la natura è filtrata attraverso la lente dell’arte pasticcera.
L’apertura ufficiale è avvenuta sabato 18 ottobre, alle ore 11, con una folla di appassionati davanti alle porte della nuova boutique. È il destino di ogni inaugurazione firmata Grolet: turisti, parigini, influencer e curiosi che attendono in fila per ore, solo per poter dire di aver assaggiato una sua creazione appena sfornata o appena colata. Non si tratta più solo di dolci, ma di esperienze sensoriali, di oggetti da contemplare prima ancora che da mordere. Il percorso di Grolet, in fondo, è la perfetta rappresentazione dell’artigianato francese che si reinventa nella contemporaneità. Dalla sua prima pasticceria all’Opéra, diventata meta di pellegrinaggio per food lovers di tutto il mondo, fino a questa nuova avventura nel regno del cacao, ogni tappa è un esercizio di rigore e immaginazione.
Non stupisce che sia definito “il pasticcere preferito dalle star”: il suo nome compare nei post di attori, modelle, chef e artisti, tutti sedotti da un’estetica che fonde l’infanzia e la perfezione tecnica, la sorpresa e la precisione millimetrica.
Ma ciò che distingue Cédric et la Chocolaterie non è solo la firma del suo autore: è l’idea di un cioccolato che non si limita al piacere, ma racconta una filosofia. Qui, la golosità si veste di sobrietà; il gioco si unisce alla disciplina. Non è un eccesso di zucchero, ma una riflessione sulla bellezza, sul controllo, sulla meraviglia che nasce dall’equilibrio. Il luogo stesso, in Avenue de l’Opéra, non è una scelta casuale. È un punto di passaggio tra il classico e il moderno, tra la Parigi monumentale e quella che corre veloce. In questa via elegante, il profumo di cacao si mescola al brusio dei turisti e al passo affrettato dei parigini, come una parentesi dolce in mezzo al ritmo della città. Chi conosce Grolet sa che la sua idea di dolcezza non è mai scontata. Le sue creazioni sono illusioni perfette: frutti che sembrano veri ma nascondono mousse delicate, petali che celano ganache leggere, forme che ingannano la vista per esaltare il gusto. È probabile che anche nella nuova cioccolateria ogni pezzo porti con sé quella doppia lettura: l’apparenza ludica e la complessità tecnica.
