Architetto mancato, poi apprendista innamorato della pasticceria, infine campione del mondo e pastry chef di Ducasse. Una carriera coronata di successi, quella di Christophe Michalak, che oggi inaugura il coffee bar più atteso di Parigi.
La notizia
Quando un visionario della pasticceria decide di posare la sua bacchetta da “super-héros sucré” su un luogo iconico dello shopping di lusso, il risultato non può che far scintille. Dal 17 settembre il Printemps Haussmann, tempio parigino dell’eleganza, accoglie il primo coffee shop firmato Christophe Michalak: un rifugio gourmand di 160 metri quadrati che promette di riscrivere il linguaggio del dolce, con leggerezza, creatività e quel pizzico di follia che da sempre caratterizza il percorso del pasticcere francese.

La traiettoria di Christophe Michalak non è mai stata lineare: da adolescente sognava di entrare ai Beaux-Arts e diventare architetto, ma la vita lo ha condotto verso un’altra forma di costruzione, quella dei dessert. Dopo un apprendistato a Cholet e le prime esperienze internazionali al Hilton di Londra, a Bruxelles e al celebre Negresco di Nizza, la svolta arriva a Parigi con Fauchon, dove incontra Pierre Hermé, figura destinata a segnare la sua crescita.

Il Giappone e New York lo affascinano con le loro culture gastronomiche e, a soli 26 anni, arriva la chiamata che gli cambia la vita: Alain Ducasse lo vuole come Chef Pâtissier del Plaza Athénée. Da lì, il ritmo diventa vorticoso. Nel 2005 conquista il titolo di Campione del Mondo di Pasticceria, seguono libri, programmi televisivi, la Michalak Masterclass (2013) e l’apertura di boutique che hanno reso la sua firma riconoscibile anche oltre i confini francesi. Al piano terra del Printemps de l’Homme, tra vetrine che parlano di moda e lusso, prende vita un’oasi diversa: il Coffee Shop Michalak. Progettato dall’architetta Marie Deroudilhe, già autrice delle ultime boutique parigine del maestro, lo spazio esprime una raffinatezza minimalista, dove luce, materiali naturali e tocchi moderni dialogano con l’atmosfera del grande magazzino.

L’idea non è quella di un punto di ristoro qualsiasi, ma di una bolla di calma in mezzo al frastuono cittadino: un luogo dove concedersi una pausa golosa, tra aromi di caffè appena macinato e dolci che sembrano opere d’arte. Tre parole che non sono semplici slogan, ma la bussola di Christophe Michalak. Ogni sua creazione nasce da una ricerca costante di armonia tra gusto, estetica e leggerezza. Al coffee shop, i visitatori troveranno un’offerta che spazia dalle viennoiseries croccanti alle brioches tiepide, dai gâteaux de voyage alle proposte salate pensate per tutti i momenti della giornata.

Naturalmente, non manca il caffè, protagonista accanto a tè selezionati e bevande fresche, in una carta che mescola tradizione e modernità con l’inconfondibile tocco del maestro. Tra le novità più attese, Michalak ha scelto di svelare al pubblico un’idea tanto semplice quanto rivoluzionaria: i mini-flans. Piccole porzioni che condensano l’essenza di uno dei dessert più amati dai francesi, trasformandolo in un boccone agile, moderno, pronto per essere gustato ovunque. Il flan è un dolce che parla all’infanzia: quel custode di ricordi fatto di crema, uova e vaniglia, tremolante nelle vetrine delle pasticcerie di quartiere. Michalak lo ripensa senza snaturarlo, restituendogli dignità e glamour in un formato che strizza l’occhio al ritmo veloce della città. È un’invenzione che, pur nella sua semplicità, porta avanti la sua missione: rendere la pasticceria rock ’n roll, sensuale e accessibile.


Pur vivendo tra i paesaggi luminosi della Provenza, Michalak mantiene con Parigi un legame inscindibile. Ogni nuovo progetto lo riconduce qui, dove l’energia della capitale alimenta la sua creatività. Il coffee shop del Printemps Haussmann rappresenta non solo un’ulteriore tappa della sua carriera, ma anche un gesto d’amore verso la città che lo ha consacrato. Il Coffee Shop Michalak aprirà con orario continuato dalle 8:30 alle 20:00, dal lunedì alla domenica. L’ingresso è situato al 2 rue du Havre, 75009 Paris, all’interno del Printemps Haussmann – Printemps de l’Homme.
