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Andoni Luis Aduriz: “L’affetto dei clienti mi fa più felice del conto corrente”

di:
Alessandra Meldolesi
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copertina andoni luis aduriz

La trasmissione del sapere è una funzione cruciale del cuoco. Andoni Luis Aduriz la espleterà a modo suo presso il MACC, Madrid Culinary Campus. “il successo ha un lato B, composto di errori e fallimenti. Io fui bocciato all’alberghiero, ma la creatività si può insegnare. E oggi i clienti mi fermano per strada”

La notizia

Ci sono i grandi chef. E poi c’è Andoni Luis Aduriz, fuoriclasse basco che brilla tanto per l’originalità della ricerca, quanto per la profondità del pensiero e per le doti umane. Al suo Mugaritz, dove già sono passati tanti ragazzi, affianca ora l’attività presso il MACC, acronimo di Madrid Culinary Campus, istituzione formativa che anima col suo maestro Ferran Adrià. Mentore in innovazione e creatività, da quest’anno terrà con la sua squadra anche un “Master Mugaritz”. E l’emozione è palpabile. “Ci sono luoghi che occultano le paure e luoghi che ne fanno un ingrediente in più”, esordisce.


“Quando ho iniziato, si raccontava che certe case nascondessero il ricettario e addirittura alcuni piatti fossero preparati da diverse persone, in modo che nessuno avesse accesso alla ricetta complessiva. Io ho avuto la fortuna di imbattermi nel Bulli, dove tutto veniva mostrato in tempo reale, soprattutto il concetto. Più che la materia o la tecnica, a volte conta la narrazione e apprendere cosa vada raccontato. Io faccio le stesse cose che ho vissuto, con molto rispetto e soprattutto entusiasmo”.

"Caviale"



“Possiamo appiccicarci l’etichetta di creativo, mentore, quello che vogliamo; poi c’è la realtà. Un leader forse non si è proposto come tale, ma tanti vedono che ha caratteristiche interessanti e lo seguono. Al Mugaritz abbiamo 25 anni di progetto e sono stato consapevole del bene che facciamo, solo quando ho cominciato a incrociare per il mondo centinaia di persone convinte che incontrarci fosse stato un grande aiuto. Sono arrivato alla conclusione che la gente si scontrasse con noi, come su una pietra che sprigiona la scintilla”.

@JAVIER COLMENERO



“È qualcosa di umano. A tutti piace sentirsi amati. Che la gente mi saluti e mi abbracci per strada, mi riempie il cuore e mi fa crescere come persona più di un conto corrente. In questo momento della mia vita, mi piace sentirmi utile e credere di poter dare qualcosa più del solito. Mi sento molto fortunato. Quello che facciamo è ispirare la gente. Vogliamo che vogliano sapere di più. In cucina c’è la parte tecnica, come montare un mobile, che si risolve. Poi c’è altro, non si trova nei libri e noi vogliamo insegnarlo. Vogliamo anche mostrare che il successo ha un lato B, composto dei nostri errori. Che possiamo passare inavvertiti, ma se ci uniamo e cooperiamo è possibile superarci. Io fui bocciato all’alberghiero e dovetti ripetere l’anno, cambiai aula e mi toccarono due ragazzi nuovi che erano molto motivati. È stata una fortuna. Chiedo sempre: a fianco di chi sei seduto nella vita? Mugaritz ha sempre cercato di circondarsi di gente creativa”.

Polpo in diverse consistenze - Nuovo piatto del Mugaritz



So che questi alunni mi insegneranno molto. Io li aiuterò a trovare il proprio cammino e la propria formula del successo. Ai ragazzi che passano dal Mugaritz, dico sempre: non dimenticate che i vostri obiettivi possono cambiare, ma voi dovete sempre restare fedeli a voi stessi. Si può essere felici anche vendendo birre allo stadio. Questo esercizio di sincerità è il vero obiettivo. Possiamo fornire tutti gli strumenti, ma ciascuno deve sapere che ricetta vuole fare con la sua vita”.


“La creatività è uno sguardo. Esistono talenti innati, ma anche talenti appresi. Solo con il linguaggio sigilli il futuro o liberi opzioni. La creatività si può insegnare, perché si può trasmettere uno sguardo creativo sulle cose. Noi siamo rara avis, un progetto che secondo la logica che regge il mondo, non dovrebbe avere successo, invece è molto riuscito. Siamo un errore del sistema, in cui ci siamo intrufolati volentieri. Siamo sempre vissuti sul filo del rasoio. Il rischio e l’esigenza sono le acque in cui nuotiamo. Il nemico è l’indifferenza. Non ci muoveremo fuori dalle solite correnti”.

Fonte: Siete Canibales

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Foto di copertina: @EFE, Rodrigo Jiménez

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