30 anni e prima donna vincitrice dell’Espresso Italiano Champion, ecco la storia della talentuosa Giulia Ruscelli.
Un trionfo storico per il mondo del caffè italiano: Giulia Ruscelli, trentenne professionista dietro il bancone del Bar Lovo in piazza Saffi a Forlì, si è aggiudicata il titolo di Migliore Barista d'Italia. La sua vittoria all'Espresso Italiano Champion 2025 segna un momento clou, rendendola la prima donna a conquistare questo ambizioso riconoscimento nella storia del concorso. L'evento, organizzato dall'Istituto Espresso Italiano (IEI), ha visto Giulia emergere trionfante su undici contendenti, al culmine di una sfida svoltasi il 24 e 25 giugno presso il Darsut Cafè di Conegliano Veneto (Treviso).
Un percorso nascosto dietro il bancone
Giulia, nel ramo da ben 14 anni, ha scoperto la sua passione per il caffè quasi per caso. Dopo aver frequentato una scuola professionale di estetica e parrucchieria, a 19 anni ha accettato un lavoro estivo come barista e cameriera a Milano Marittima. "Volevo rendermi indipendente e questo mi ha permesso di fare subito esperienza," ha raccontato al Resto del Carlino. "Già dal primo impatto ho capito che quello sarebbe stato il mio lavoro, perché stare dietro al bancone mi dava grande soddisfazione."

Nel 2017 è entrata a far parte dello staff del Bar Lovo e, anche con il cambio di gestione nel 2019, è rimasta un punto fermo. Christian Palazzi, titolare del Bar Lovo, la definisce "una colonna portante" e ha celebrato la sua vittoria come si fa con "una di famiglia."
La competizione: emozione, tecnica e imprevisti
L'Espresso Italiano Champion è una gara che richiede non solo abilità tecniche, ma anche capacità di comunicazione. Giulia ha affrontato una prova di "marketing e comunicazione", presentandosi e illustrando gli strumenti utilizzati. La parte tecnica, invece, consisteva nella preparazione di quattro espressi e quattro cappuccini in soli undici minuti, tarando con precisione macchine Rancilio Classe 20 ASB e macinadosatori Eureka Atom 20W con sistema acqua Brita.

Vista l'ansia e la percezione di aver commesso qualche errore, Giulia non si aspettava di vincere. "C'erano dei ragazzi di un livello incredibile, la concorrenza era veramente alta," ammette ancora nell’intervista rilasciata al Resto del Carlino. "È stata un’emozione fortissima proprio perché è stato tutto inaspettato." Il suo obiettivo principale era la formazione e la crescita personale e professionale, oltre a conoscere altri esperti e appassionati del settore.
Il ruolo cruciale della famiglia
La vittoria di Giulia ha un sapore ancora più dolce, considerando le difficoltà affrontate prima della gara. Pochi giorni prima della competizione, sua nonna è stata ricoverata in ospedale. Giulia aveva quasi deciso di rinunciare per rimanere accanto alla sua famiglia in un momento così delicato. Tuttavia, sua madre ha insistito affinché non perdesse questa opportunità. "È lei che maggiormente mi ha spinto a partecipare," rivela Giulia, che le ha inviato il primo messaggio dopo aver ricevuto il titolo. Anche i suoi colleghi del Bar Lovo hanno giocato un ruolo fondamentale, supportandola come "primi fan" e "primi a farle pubblicità con i clienti."

Progetti futuri: insegnamento e nuove sfide
Nonostante l'amore per il Bar Lovo e il lavoro che svolge, Giulia guarda al futuro con nuovi obiettivi. Le piacerebbe esplorare altre opportunità, non più come dipendente, e proseguire con l'insegnamento in corsi di formazione per ragazzi, un'attività che ha già intrapreso in passato. Alessandro Borea, presidente dell'Istituto Espresso Italiano, ha espresso grande soddisfazione per la vittoria di Giulia, sottolineando l'importanza dei giovani professionisti nel settore e il ruolo sempre più fondamentale delle figure femminili. La storia di Giulia Ruscelli è un esempio ispiratore di dedizione, talento e resilienza, che dimostra come la passione possa trasformare sfide in trionfi inaspettati.
