Noma sbarca a Los Angeles: il gigante della gastronomia danese porta la sua magia in California nel 2026.
La notizia
Il mondo della gastronomia è in fermento: il Noma, considerato la "Mecca gourmet" di Copenaghen e più volte incoronato come il miglior ristorante del mondo, ha annunciato la sua prossima, attesissima tappa internazionale. Nel 2026 lo staff si trasferirà in toto a Los Angeles per 5-6 mesi, la prima incursione del ristorante negli Stati Uniti (guardate qui il reel).

L'entusiasmo è palpabile, ma qualche incertezza aleggia ad oggi sulla complessa questione dei visti per il personale proveniente da ogni angolo del globo. Tuttavia, lo chef e fondatore René Redzepi si dice fiducioso che la "forza positiva" dell'insegna aprirà la strada al suo team. "Saranno momenti pieni di energia", ha dichiarato in una recente intervista al Los Angeles Times, "in cui cercherò di incontrare tutte le menti creative del posto, per imparare da loro e trarne massima ispirazione."

Un lungo corteggiamento con la "Città degli Angeli", poiché Redzepi ha rivelato che la destinazione californiana era da tempo nel mirino del Noma. "Avremmo dovuto essere a Los Angeles il prossimo autunno", ha spiegato, riferendosi a un precedente tentativo, "ma con gli incendi, pensavamo fosse tutto annullato." Ora, il Noma punta al debutto nel 2026. Come una compagnia itinerante di "cantastorie gastronomiche", il team 3 stelle Michelin ha già spostato le sue cucine in diverse occasioni da quando il Noma ha aperto i battenti nel 2004. Tra le tappe precedenti figurano infatti Sydney (2016), la penisola dello Yucatán (2017), Tokyo (2018) e per ben due volte Kyoto (2023 e 2024).

In realtà, la svolta decisiva è arrivata quando Redzepi ha visitato Los Angeles con la sua famiglia. "Era qualche anno fa e ce ne siamo innamorati". A differenza delle precedenti soste lavorative, spesso frenetiche, questo viaggio più lungo con la moglie Nadine Levy e i figli, ha offerto al grande cuoco una prospettiva inedita sulla città. "Siamo rimasti a Manhattan Beach", ha raccontato. "Abbiamo passato giornate semplicemente a passeggiare, incontrare gente, andare in giro per tutti i mercati agricoli e renderci conto di quante persone conosco in zona. È stato fantastico che ci portassero direttamente nei propri posti preferiti: con Roy Choi siamo stati a Koreatown, mentre con i ragazzi di Night + Market [Kris e Sarah Yenbamroong] a mangiare cibo thailandese."

Emblematico il racconto della newsletter del fine dining, dove si annuncia il progetto con particolare entusiasmo: "A Los Angeles il cibo migliore lo puoi trovare in un parcheggio, così come in un posto col menu degustazione da 300 dollari. Ti sorprende un bancone di sushi in una stazione di servizio. Mangi una perfetta mole di Oaxaca in un centro commerciale. Scopri la ricetta della zuppa di kimchi di una bisnonna alle 2 del mattino a Koreatown. Una città di contrasti, dove cose che per pura convenzione non dovrebbero convivere si incontrano e insieme diventano qualcosa di eccezionale". Redzepi ha dunque elogiato la singolare "audacia" e l'energia creativa che permeano la scena culinaria di Los Angeles. "C'è qualcosa che funziona, quel tipo di coraggio che ti spinge a fare le cose e basta. A Los Angeles trovo un fermento che parte dal basso, non dai soldi che ti spingono a investire nella tua attività. In realtà, oggigiorno nel settore food è più raro di quanto si pensi, perché la maggior parte dei concept hanno dietro budget elevati e progetti colossali."

Altri aspetti che lo hanno colpito? "Tacos, noodles, sushi. A Los Angeles puoi trovare ogni singolo ingrediente, e hanno tutti un sapore straordinario." Insomma, lì è come "se il mondo si fosse riunito per vivere in un unico posto. D'altra parte, il Noma è celebre per la sua brigata multiculturale: "Messicani, cinesi, italiani, il che è fantastico." La sfida più grande resta, come anticipato, l'ottenimento dei visti. Eppure, nonostante il contesto politico teso, Redzepi è determinato a che il suo team porti un contributo positivo alla città. "Daremo tutto quello che abbiamo, cucineremo, staremo in compagnia, faremo escursioni in montagna. Allestiremo eventi pop-up. Se tutto va bene, sarò lì a novembre. Non vedo l'ora."