Alta cucina

Mario Sandoval, 1800€ per il menu più caro di Spagna: “Servirò whisky a tutto pasto”

di:
Elisa Erriu
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17 portate e pairing con il prestigioso whisky The Macallan: un viaggio che unisce Madrid alla Scozia per 1800 euro.

La notizia

Siamo ben oltre il confine del lusso e del gusto, nel regno in cui il piatto diventa racconto, il sorso evoca paesaggi scozzesi e ogni portata è una nota… in una sinfonia da 1.800 euro. Mario Sandoval, due stelle Michelin e uno spirito che pare distillato lui stesso nelle botti del coraggio creativo, ha appena lanciato il menù più costoso di Spagna: 17 tappe, 380 suggestioni, un viaggio che unisce Madrid alla Scozia su un tappeto aromatico di The Macallan. Il ristorante Coque, scrigno gastronomico guidato da Sandoval e dai suoi fratelli Rafael (sommelier) e Diego (maître), non è un semplice ristorante. È una macchina del tempo che affonda le radici in mezzo secolo di storia familiare, ma sa volare alto tra le nuvole della sperimentazione culinaria più avanzata. In questo scenario, dove ogni dettaglio è cesellato come un’opera d’arte, ha preso forma la collaborazione con una leggenda del whisky scozzese, The Macallan, come annunciato qui da InfoBae: una distilleria bicentenaria che ha fatto della pazienza e dell’eleganza il proprio vessillo.

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L’esperienza si snoda come un romanzo a più capitoli, ognuno introdotto da una nota liquorosa che trasporta il palato tra le nebbie delle Highlands e le rive del fiume Spey. Ogni piatto nasce ispirandosi a The Macallan Estate, evocando le sue atmosfere e traducendole in consistenze e sapori. Si parte nella sala da pranzo del The Macallan, nel cuore stesso del Coque, dove il commensale viene immerso nella filosofia della distilleria. Poi si passa alla cantina, alla sacrestia, fino a giungere in cucina, dove Sandoval stesso introduce l’ultimo antipasto in un’intimità che ha il sapore di un rito segreto. Una volta seduti al tavolo, l’esperienza esplode in tutta la sua intensità. I gamberi affumicati di Motril si sciolgono nel fumo delle botti scozzesi, la zuppa di mais arrosto pizzica con il suo peperoncino mentre l’uovo di trota sprigiona il suo cuore salmastro. Lo shot di curry verde e la granita alla zuppa di granchio disorientano piacevolmente il palato, aprendo la strada al grande classico di Sandoval: il maialino da latte con pelle croccante, monumento identitario della sua cucina, croccante fuori, tenero e succulento all'interno. Tutto, ovviamente, incastonato da sorsi calibrati di whisky rari e perfettamente armonizzati.

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1.800 euro. Una cifra che potrebbe facilmente finanziare un weekend in Provenza o un volo intercontinentale. Ma, per Sandoval, quel numero non è solo un’etichetta. È il risultato di un lungo lavoro di ricerca, abbinamento, visione. Come ha dichiarato lui stesso all’Europa Press: "È il menù più caro della Spagna, dove cerchiamo di combinare sapori e consistenze", sottolineando l’importanza di collaborare con realtà che spingano verso l’eccellenza. E per chi non riesce ad accaparrarsi un posto a questo banchetto d’élite, c’è anche la promessa che a ottobre arriverà un nuovo menu, ispirato alla stagione autunnale. In fondo, come ogni opera d’arte, anche questa esperienza è destinata a mutare, a rinnovarsi, a non essere mai la stessa. Ed è forse proprio questa la sua vera essenza: la fugacità del sublime, l’attimo irripetibile in cui un piatto, un sorso e una storia si incontrano. Ma chi è Mario Sandoval, l’uomo dietro questo viaggio multisensoriale? Nato a Madrid nel 1977, insignito del Premio Nazionale di Gastronomia nel 2013, è oggi uno degli chef più influenti di Spagna. Alla guida del Coque, un ristorante che si estende su 1.100 metri quadrati distribuiti su due piani e che accoglie non più di 70 fortunati ospiti alla volta, ha trasformato la tradizione madrilena in materia viva da plasmare con tecniche avanguardistiche.

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Non è un caso se il suo menù degustazione "classico", a 365 euro senza bevande, è una raffinata reinterpretazione di piatti familiari della memoria castigliana. In questa versione più “umana” del Coque, si passa dalla zuppa sefardita del XV secolo ai ceci pedrosillano, dall’orata marinata secondo la ricetta madrilena alla galantina con uccelli Pardo, fino all’immancabile maialino croccante. Ma anche qui, tra ingredienti antichi e gesti avveniristici, si percepisce la stessa cura maniacale che ha dato vita all’ambizioso menù da 1.800 euro. Cambia il prezzo, non l’anima. Ovviamente, in un’epoca in cui l’accessibilità al cibo è tema etico oltre che economico, una proposta così esclusiva non può che sollevare dibattiti. C’è chi storce il naso, chi parla di provocazione, chi la vede come l’ennesima manifestazione di un lusso fine a sé stesso. Ma Sandoval non sembra interessato a piacere a tutti. La sua è una proposta dichiaratamente selettiva, pensata per chi vuole vivere – e può permettersi – un’esperienza totalizzante, fuori dal tempo e dai limiti del consueto. E se in questa epoca iper-connessa il lusso estremo si misura anche in storytelling, il menù Coque x The Macallan è uno dei racconti meglio scritti sul panorama gastronomico contemporaneo. Una favola in diciassette atti che si può vivere solo una volta, ma che si ricorderà per sempre.

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