Due soci e un gourmet fra i vigneti della Franciacorta, nel piccolo comune di Corte Franca: è la scommessa di Lorenzo Tagliabue e Giovanni Cavalleri. Seguiteci alla scoperta della loro insegna.
Le bollicine della Franciacorta non scoppiano mai, restano nella memoria di chi le ha provate attraverso le proprie storie che affascinano il pubblico ormai da anni. Ma se si ha voglia di mangiare qualcosa di altrettanto iconico, qualcosa di speciale, di insolito e vivido nel territorio? Di certo i dintorni offrono soluzioni più che soddisfacenti, basti pensare al vicino ristorante “Due Colombe” o al “Miramonti L’Altro”, nella strada per il lago. Conferme di un panorama che sa parlare di eccellenze. Conferme, appunto. Se si volesse esplorare e conoscere un Fine Dining che non fa (per il momento) parte di un cielo stellato, ma ha tutte le carte in tavola per diventarlo, dove si andrebbe? Vivilo, il fine dining di Lorenzo Tagliabue e Giovanni Cavalleri sembra proprio il posto giusto dove atterrare. Una dimora in cui ritrovare creatività, design, gusto e accoglienza. Il perfetto compimento di due sogni e passioni, un ponte tra il rispetto della tradizione e la modernità gourmet.

Gli Chef Tagliabue e Cavalleri
Il percorso di Vivilo ha preso forma oltre dieci anni fa, quando lo chef Tagliabue iniziò a scolpire la sua identità culinaria collaborando con importanti chef stellati, per poi prendere in autonomia la propria strada nel 2010. L’incontro, nel 2022, con il pasticciere Giovanni Cavalleri, ha segnato l’inizio dell’evoluzione che oggi si concretizza in Vivilo: Lorenzo Tagliabue, originario di Albano Sant’Alessandro, ha messo in gioco anni di dedizione e sacrificio, iniziando a lavorare in cucina sin dall’età di 14 anni. La sua carriera, basata su costanza e rispetto per la materia prima, ha creato le fondamenta di una cucina che esprime il desiderio coltivato fin da bambino.

Con il passare del tempo, la sua ricerca si è tradotta in creazioni che sanno unire sapientemente i sapori tradizionali con un tocco di modernità, rendendo ogni piatto un viaggio emozionale. Dall’altra parte, Giovanni Cavalleri – pasticciere per eccellenza – ha sempre visto nella ristorazione una nuova avventura in grado di farlo sentire completo. Insieme, i due formano un connubio dinamico: mentre Tagliabue trasforma ogni ingrediente in poesia salata, Cavalleri dà vita a dessert che sono vere opere d’arte, capaci di emozionare anche i palati più esigenti. «Il mio lavoro l’ho costruito nel tempo, in un modo quasi sartoriale, partendo dalle mie ricerche fino al continuo confronto col pubblico», afferma Tagliabue, svelando un percorso personale fatto di passione e innovazione.

L’Ambiente, tra storicità e modernità
Vivilo si distingue non solo per la qualità dei suoi piatti, ma anche per un ambiente che racconta il territorio. Situato in Corte Franca, a pochi passi dal Lago d’Iseo, il ristorante è insediato in una dimora di prestigio, elegante, storica, piacevole e affascinante, come un calice di Franciacorta. Dal primo ingresso, un’atmosfera fuori dal tempo accoglie gli ospiti: un ampio cortile centrale, dove arredi che sembrano galleggiare sul pavimento donano un senso di spaziosità e leggerezza. La hall a doppia altezza, con una scala interna che conduce alle sale intime, si apre poi all’ex fienile ristrutturato, offrendo una vista impagabile sui vigneti circostanti.

I materiali scelti – l’oro opaco sulle quinte, il ferro grezzo e il legno spazzolato – si fondono in un design minimalista e rustico, arricchito da un’illuminazione avvolgente che enfatizza la mise-en-place. Le opere d’arte, come la versione pixelata della natura morta di Morandi e l’omaggio a Joseph Beuys, aggiungono un ulteriore strato di narrazione, trasformando lo spazio in un palcoscenico dove arte e cucina dialogano in maniera diretta e rispettosa.

Il Menu: un viaggio gourmet di tradizione e innovazione nel territorio
Il cuore di Vivilo è il suo menu, studiato per essere essenziale ma ricco di personalità. L’approccio è improntato su un’accurata selezione delle materie prime: ogni ingrediente, molti dei quali provenienti da produttori locali, è scelto per esaltare il concetto di “chilometro qualità”. La cucina di Tagliabue spazia dagli antipasti di mare, arricchiti da crostacei e caviale, a primi piatti eleganti, come i signature spaghetti cacio e pepe con ostriche e caviale, o i tradizionali casoncelli con guanciale e mandorle tostate. Nel percorso gastronomico classico il menu inizia con una selezione di starter, come la tartare di crostacei con avocado, cocco e caviale, e il “Bollito dal mare”, dove seppie, polpo e gamberi, cotti a vapore, mantengono intatto il loro sapore grazie a un delicato velo di salsa tonnata.

Ma se si volesse osare e addentrarsi nell’innovazione del territorio, sfidando le sensazioni più “vivide”, tra le creazioni più innovative si segnala il percorso di degustazione vegetariano: "L’ORTO". Questo menu, dedicato ai prodotti locali a chilometro zero e alla sostenibilità firmata Vivilo, si presenta come un continuum culinario che accompagna in maniera armoniosa ogni portata, in un viaggio che collega la Franciacorta al mondo (e viceversa). Dal primo assaggio, il percorso si apre con una fresca e vibrante tartare di pomodoro, arricchita da un delicato tocco di sesamo e una misticanza dai colori e profumi intensi. Il piatto, leggero e vivace, offre un inizio di viaggio che stimola il palato con la sua acidità bilanciata e la fragranza degli ingredienti appena colti, quasi a raccontare la genuinità della terra.

A seguire, piselli, pak choi e asparagi, accompagnati da uno zabaione salato. Questo piatto, in cui la croccantezza degli ortaggi si fonde con la cremosità del condimento, sa esaltare un connubio di consistenze e sapori, facendo da ponte tra la tradizione rustica e una visione innovativa della cucina gourmet. Il viaggio prosegue con un raffinato raviolo farcito con porri e patate, aromatizzato da un accenno di pepe e limone, e impreziosito da una spolverata di grana di pecora. Ogni morso di questo raviolo è un equilibrio perfetto tra la dolcezza naturale dei porri e la rusticità delle patate, mentre il limone e il formaggio donano una nota fresca e decisa.


Il percorso non sarebbe completo senza una proposta che richiama le note terrose e la ricchezza della natura: un piatto di cavolfiore e topinambur, arricchito dalla croccantezza delle nocciole. Questa combinazione, tanto audace quanto armoniosa, sorprende con un contrasto di consistenze e un gusto che sa di tradizione rivisitata in chiave moderna, offrendo un’esperienza multisensoriale che esalta l’essenza del territorio.

Infine, per concludere in bellezza, si arriva a un dessert che gioca con l’equilibrio tra dolce e sorprendente: lampone, lime e liquirizia si intrecciano in un abbraccio fresco e inaspettato. Il lampone, con la sua naturale dolcezza, si sposa perfettamente con l’acidità vivace del lime, mentre la liquirizia aggiunge un retrogusto intrigante, lasciando un finale che è tanto rinfrescante quanto memorabile. I dessert, creati dal tocco raffinato di Cavalleri, infondono nell’ospite il preciso messaggio del dolce al fine pasto: un delizioso arrivederci e non un pesante addio. Come concludere in bellezza un’esperienza culinaria completa.
La cantina e gli eventi: emozioni in bottiglia e oltre

Una parte fondamentale dell’esperienza Vivilo è la sua cantina, curata personalmente dai due soci. Con oltre 250 etichette, la carta vini è una ricerca continua che spazia tra grandi nomi e piccole produzioni, con un’attenzione particolare alla sostenibilità e al rispetto delle filiere produttive. La Franciacorta, in particolare, trova un posto d’onore, accompagnando magistralmente i piatti con abbinamenti studiati per esaltare ogni sfumatura di gusto. Gli eventi, poi, rappresentano un’estensione della filosofia Vivilo. Anche se organizzati da una business unit separata, questi momenti – banchetti, catering e cerimonie coordinati da Viviana Taddei – vestono ogni occasione di eleganza e creatività, offrendo un servizio “chiavi in mano” in grado di superare ogni aspettativa.

Vivilo si configura come un laboratorio di sapori, dove ogni dettaglio, dalla scelta degli ingredienti alla cura degli spazi, è studiato per far vivere agli ospiti un’esperienza unica e memorabile. La passione e la dedizione di Tagliabue e Cavalleri trasformano ogni servizio in un inno alla cucina gourmet, in cui il territorio e l’innovazione si fondono in un dialogo vibrante e sincero. Per chi desidera immergersi in un’esperienza enogastronomica completa, dove il fine dining si fa arte e ogni piatto racconta una storia, Vivilo è la destinazione ideale. Un luogo dove il gusto, il design e l’accoglienza si intrecciano per creare un ricordo indelebile, un invito a vivere il cibo come un’emozione condivisa.
Contatti
Vivilo
Via Nazario Sauro, 15, 25040 Corte Franca BS
Telefono: 030 982 6831