Un piccolo catalogo di indirizzi scelti per gustare le paste più richieste di Roma secondo la Rossa.
In copertina la carbonara di Luciano Monosilio fotografata da Andrea Di Lorenzo
Roma, con la sua ricca tradizione gastronomica, offre alcuni dei migliori piatti di pasta al mondo. Tra questi, la carbonara e l’amatriciana si distinguono come simboli della cucina capitolina, preparati con ingredienti semplici ma dal gusto deciso. La Guida MICHELIN 2025 ha selezionato i migliori ristoranti della Città Eterna dove degustare queste due specialità. Ecco alcuni degli indirizzi imperdibili.
Dove mangiare la migliore carbonara a Roma
I fagottelli alla carbonara de La Pergola
Tra i piatti più iconici di Roma spiccano i celebri fagottelli alla carbonara de La Pergola, ristorante tre stelle MICHELIN guidato dallo chef Heinz Beck. Qui la tradizionale carbonara viene reinventata con una pasta sottilissima che racchiude al suo interno una salsa vellutata a base di uovo, pecorino romano e guanciale. Un piatto che mantiene l’anima della ricetta classica, elevandola a un’esperienza gourmet.

La carbonara di Luciano Cucina Italiana
Luciano Monosilio è noto come il “Re della Carbonara”, e il suo ristorante Luciano Cucina Italiana, situato nei pressi di Campo de’ Fiori, è una tappa obbligata per gli amanti di questo piatto. Qui, la carbonara viene preparata con ingredienti selezionati e un’attenzione maniacale alla cremosità della salsa. Un piatto che rappresenta la perfetta fusione tra tradizione e modernità.

Carbonara e cocktail da Il Marchese
Se siete alla ricerca di un’esperienza gastronomica che unisce cucina e mixology, Il Marchese è la scelta ideale. Le sue mezze maniche alla carbonara vengono servite direttamente in padella e preparate con guanciale Re-Norcino e pecorino Cibaria di Castel Gandolfo. Il piatto viene completato con una crema vellutata realizzata con uova e formaggio montati a bagnomaria, per una consistenza unica.

Non solo carbonara: dove mangiare l'amatriciana
L’amatriciana stellata de Il Convivio Troiani
Lo chef Angelo Troiani ha creato nel 1993 un’amatriciana divenuta un punto di riferimento della cucina romana. Nel suo ristorante Il Convivio Troiani, premiato con una stella MICHELIN, questa specialità viene preparata con guanciale croccante stagionato 200 giorni, pomodori freschi e pecorino romano biologico. Una ricetta che esalta l’acidità e la complessità del piatto, rendendolo indimenticabile.

L’amatriciana testaccina de La Ciambella
Nel cuore di Roma, a due passi da Corso Vittorio Emanuele, La Ciambella propone un’amatriciana che omaggia la tradizione del quartiere Testaccio. Lo chef Francesca Ciucci utilizza maccheroncini Mancini al dente, guanciale selezionato e un mix equilibrato di pecorino romano e parmigiano per bilanciare i sapori. Il tutto accompagnato da pane fatto in casa, perfetto per la scarpetta finale.


Le amatriciane rustiche di Romanè e Poldo e Gianna
Per chi ama i sapori schietti della tradizione, Romanè e Poldo e Gianna offrono due interpretazioni autentiche dell’amatriciana. Nel primo, il celebre chef Stefano Callegari propone una versione intensa e ben amalgamata con spaghettoni di Gentile e guanciale lessato nella salsa. Nel secondo, situato nel Rione Colonna, la ricetta prevede un sugo preparato con pomodori a grappolo e guanciale cucinato espresso, per una croccantezza irresistibile.

Un viaggio tra i sapori della tradizione
Che si tratti della cremosità perfetta della carbonara o del sapore deciso dell’amatriciana, Roma offre esperienze culinarie indimenticabili. Grazie alla selezione della Guida MICHELIN 2025, gli amanti della cucina romana possono esplorare i migliori ristoranti della città e assaporare piatti che raccontano la storia e l’evoluzione della gastronomia capitolina.