Un altro giovane talento spicca e si aggiudica un posto fra i Latin America’s 50 Best Restaurants 2024, oltre all’Estrella Damm Chefs’ Choice Award 2024: Sergio Iván Díaz Pérez e il suo Sublime conquistano il Guatemala!
La notizia
Nato e cresciuto a Quetzaltenango, adiacente alla Città del Guatemala, Sergio Iván Díaz Pérez, vincitore dell’Estrella Damm Chefs’ Choice Award 2024, ha incominciato trascorrendo il suo tempo libero presso il ristorante italiano della madre, preparando carbonare. In età adolescenziale, infatti, ha subito espresso il desiderio di fare della sua passione una solida professione, la scuola poi non faceva per lui, così nel 2004 si è trasferito in Cile per studiare alla Escuela Culinary Chile di Santiago. “Lavoravo e studiavo contemporaneamente, l’ho fatto per quattro anni consecutivi”, rivela a The World’s 50 Best.

“A Puerto Fuy ho fatto carriera: grazie a Jean Carlo Massarelli e ai suoi insegnamenti sono diventato executive. Dopodiché ho concluso il mio percorso di formazione partendo per Barcellona, lì ho svolto uno stage al Single sotto la guida di Montse Estruch. Allora l’influenza di Ferran Adrià era tangibile, ho potuto vedere con i miei occhi l’evoluzione e il cambiamento tra un’era e l’altra”.

Successivamente Díaz passa da Alinea a Chicago, per poi far nuovamente ritorno in patria nel 2013, e unirsi al team di Ambia. È stato un anno dopo che ha deciso di aprire la sua attività nella sua città natale, Distinto, un gastro-bar internazionale; oggi ha ampliato il brand e possiede ben cinque insegne diverse.

Nel gennaio del 2017 investe tutti i suoi risparmi per acquistare l’edificio che attualmente ospita Sublime (ventiduesimo nella lista dei Latin America’s 50 Best Restaurants 2024). Nonostante le difficoltà economiche Sergio non si arrende e inizia a cercare nuovi partner che lo aiutassero ad affrontare le spese, e ottenendo infine le chiavi a dicembre del 2018. Mentre nel 2019 inaugura Patio San Roman.

“Collaboro tutt’ora con l’antropologa Jocelyn Degollado, insieme esploriamo la cultura del Guatemala, ancora poco conosciuta soprattutto dagli autoctoni. Il menu degustazione da 12 portate è pensato per far scoprire ed esplorare, attraverso i sapori e gli ingredienti locali, la storia precolombiana e il periodo coloniale, fino al XXI secolo”. E conclude “Dopo tanto sto mettendo in pratica tutto ciò che ho appreso fino ad ora: passione, disciplina, creatività e ricerca della perfezione”.