In 45 anni Jean-Philippe Merlin ha collezionato record difficili da eguagliare: il più giovane chef de rang della maison a soli 19 anni e dieci mesi, il più giovane maître d’hôtel a 25 anni e, infine, il più longevo nella sua posizione.
La notizia
"Ristorante gastronomico cerca chef de rang, inglese obbligatorio." Bastarono poche parole su un'inserzione per dare una svolta alla vita di Jean-Philippe Merlin. A quasi 45 anni di distanza, il leggendario direttore di sala del ristorante Paul Bocuse ricorda ancora perfettamente quel momento. Nulla poteva prepararlo alla sorpresa di ricevere una chiamata da uno dei templi della gastronomia mondiale. "Ristorante Paul Bocuse, buongiorno!", gli risposero dall’altro capo del telefono. Da quel momento, la sua carriera ha preso il volo e lo ha portato a diventare una figura storica della Maison.
Quasi mezzo secolo di dedizione


Dal primo incontro con Raymonde Bocuse, in cui fu confermata la sua entrata nello staff, il tempo è volato. "Mi sembra siano passati vent'anni, invece sono il doppio", confessa Merlin in uno speciale sul sito del gourmet. E in questo lungo periodo ha collezionato record difficili da eguagliare: il più giovane chef de rang della maison, a soli 19 anni e dieci mesi, il più giovane maître d’hôtel a 25 anni, e infine il più longevo nella sua posizione. Un primato che racconta dedizione, passione e un amore incondizionato per l’arte dell’accoglienza.
L’ultimo servizio: un evento da tutto esaurito
Ora è giunto il momento della pensione e, per il suo ultimo servizio, domenica 2 febbraio, il ristorante è stato al completo. Gli affezionati clienti non hanno voluto perdere l’occasione di salutarlo e rendergli omaggio. Il suo "fan club", come lo chiama affettuosamente, è composto da ospiti di ogni nazionalità che hanno frequentato il ristorante per 10, 20, 30 anni. "Vederli tornare tutti in queste ultime settimane è stato emozionante", racconta.
Emozione, ma nessun rimpianto

Lasciare un luogo che è stato casa per 45 anni non è facile, ma Jean-Philippe lo fa con il cuore leggero. "Non c’è tristezza, né rimpianti. Solo bellissimi ricordi", dice. Ricordi legati alla figura di Monsieur Paul, sempre attento al benessere del suo staff; alle colazioni condivise con il "patron" prima di iniziare una giornata intensa; agli incontri con celebrità del calibro di Paul McCartney, conosciuto inizialmente in Inghilterra e poi ritrovato regolarmente al ristorante. E poi ci sono i numeri che raccontano una carriera straordinaria: 40.000 polli trinciati con maestria nel corso degli anni, simbolo di un lavoro svolto sempre con impeccabile professionalità.
Un’eredità preziosa
"Lascio una bellissima squadra in sala, frutto di anni di lavoro", afferma con orgoglio. Saper costruire e consolidare una brigata di alto livello è un successo che va oltre il singolo individuo. "Chi prenderà il mio posto troverà un ambiente solido e ben organizzato". E questo, per lui, è il più grande lascito.
Un futuro tra insegnamento e avventure

Se il futuro post-lavorativo è ancora un’incognita nei dettagli, alcune certezze ci sono già. Jean-Philippe continuerà a trasmettere la sua esperienza ai giovani, tenendo corsi nei licei alberghieri. "La trasmissione del sapere è fondamentale", sottolinea. Inoltre, svilupperà un’attività di consulenza per i professionisti della ristorazione. E poi ci sono le passioni personali: il giardinaggio, i viaggi in 4x4 alla scoperta di terre lontane e, finalmente, il sole della sua casa sulla costa mediterranea, senza più dover badare all’orologio. "Anche qui il tempo volerà", scherza.
Il saluto di un grande maestro
La carriera di Jean-Philippe Merlin non si chiude con un addio, ma con un passaggio di testimone. Dopo 45 anni di servizio impeccabile, lascia spazio alle nuove generazioni, con la consapevolezza di aver scritto un pezzo di storia della ristorazione mondiale. "Io ho fatto il mio tempo in sala. Ora tocca ai giovani portare avanti questa grande tradizione."
