Ormai è una Rossa a macchia di leopardo: la guida Michelin si va diffondendo in tutti i continenti, di cui copre a volte solo alcune nazioni e perfino determinate città. Ora è la volta del Texas, che ha annunciato la sua prima edizione dedicata, ottenuta però a caro prezzo.
Crediti: guide.michelin.com
La notizia
La stella, si sa, è il sogno di tutti gli chef. Spesso, tuttavia, il merito non basta: in gran parte del mondo la ristorazione fine dining ha anticipato la Michelin e prospera senza chiedere il permesso a nessuno. Allora può capitare che la rossa corra ai ripari, specie se qualcuno si adopera affinché questo accada. È il caso del Texas, stato americano che ha appena annunciato la sua prima edizione dedicata. Chissà cosa ne penseranno i contribuenti, visto che costerà alle casse pubbliche 270mila dollari, suddivisi in tre tranche annuali attinte dal budget del dipartimento del turismo di Houston, intenzionato a tagliare altre spese.
“I bilanci hanno qualche fluidità se si presentano le giuste opportunità, e nel caso di Michelin, Top Chef e James Beard le coglieremo al volo”, ha dichiarato a Eater Holly Clapham-Rosenow, che dirige il marketing dell’istituzione. Sotto i riflettori oltre a Houston ci saranno le città di Austin, Dallas, Fort Worth e San Antonio, fra le quali la collaborazione è stata intensa, prima di centrare l’obiettivo. Il Ceo di Visit Dallas ha anzi dichiarato che tutte le città presenti corrisponderanno 90mila dollari l’anno, con l’ufficio del turismo statale chiamato a coprire metà delle spese. Non è noto, tuttavia, come questi fondi saranno impiegati di preciso.
Non è certo una novità per la guida più importante del mondo. Come riporta Robb Report, già nel 2019 la California aveva sganciato 600mila dollari affinché fosse coperto tutto il suo territorio, la Florida dal canto suo ne ha investiti 150mila per essere visitata e il Colorado 100mila l’anno per tre anni, più una cifra compresa fra 70mila e 100mila elargita da privati.
Da parte sua Michelin chiarisce che le nuove edizioni sono autorizzate solo quando vengono centrati determinati standard qualitativi. Come ha dichiarato un suo rappresentante ufficiale, “Travel Texas sta collaborando con Michelin nel marketing e nella promozione. L’accordo rende possibile il lavoro in sinergia volto a promuovere l’offerta gastronomica locale. Ma non sarebbe stato possibile senza la qualità della scena culinaria statale. L’intero merito di questo eccitante progetto va al talento delle squadre dei ristoranti texani, che impersonano l’innovazione culinaria. Senza di loro e senza il loro straordinario lavoro, per la guida Michelin sarebbe stato impossibile nutrire l’ambizione di proporre una prima selezione di ristoranti texani nel 2024”.