Due geni della gastronomia mondiale insieme per un progetto di grande respiro: Ferran Adrià e Aduriz aprono insieme la migliore università di alta cucina al mondo: "Serve una laurea per essere grandi chef"
La notizia
Oltre l’essere cuochi c’è l’intraprendenza, una creatività senza limiti che ha tratteggiato la cifra stilistica di una generazione e non solo, facendo la storia della cucina senza mai fermarsi: loro sono Ferran Adrià, genio indiscusso nel campo della gastronomia mondiale e fondatore di un tempio culinario come El Bulli, e Andoni Luis Aduriz, anima del Mugaritz e tra i più influenti chef del panorama ristorativo contemporaneo.

La loro fama li precede, esattamente come quel filo di amicizia e collaborazione che li lega ormai da anni. Un filo che continua a rimanere saldo nutrendosi di idee e progettualità, ma soprattutto di un pensare e sentire comune che identifica nella formazione il futuro per i cuochi di domani. Da qui la nuova creatura che li vede ideatori e promotori: il MACC, Madrid Culinary Campus, una scuola superiore realizzata dall'università pontificia Comillas, in collaborazione con Vocento, agenzia di comunicazione che si occupa di tutti i più importanti congressi di cucina organizzati in Spagna.


Ma cos’è esattamente il MACC? Un campus universitario che fornisce agli studenti una laurea dal valore riconosciuto a livello globale -spiega elcorreo.com- perché, come bel specifica Enrique Sanz, rettore dell'Università Pontificia Comillas, “la gastronomia può fungere da motore per la crescita economica e sociale”. “Non si tratta solo di insegnare o trasferire la conoscenza, ma di ispirare il desiderio di imparare. Puoi dare alle persone un mattone o generare lo stimolo a volerne sapere di più. – spiegano Adrià e Aduriz – Si tratta di un college gastronomico, non di una scuola di cucina. Di queste ce ne sono molte e fanno bene il loro lavoro. Ma qui il livello è più alto. Viene insegnato dal management aziendale alla biologia, agronomia e sostenibilità. Per noi è una sfida, un progetto a lungo termine”.

Quella seguita è una metodologia definita ‘Sapiens’ che unisce alla formazione più pratica e teorica, la creazione e lo scambio gastronomico, in virtù del coinvolgimento di professori e professionisti provenienti da realtà come Harvard e Mit. Un luogo di pensiero e di dibattito perché “l’università deve portare a pensare, a riflettere e programmare”. Non è un caso la grande importanza data all’aspetto di organizzazione e gestione: “Si ha bisogno di conoscenze di base. – sottolinea Adrià - Tieni presente che il 90% delle aziende procede senza un budget annuale. Il cinquanta per cento non dura più di cinque anni. Se non c'è una buona gestione, non funzionano. Poi ci sarà tempo per la poesia, la differenza tra qualcosa di ben fatto e qualcosa di straordinario sono le ore di studio alle spalle”.

“Non abbiamo bisogno solo di nutrirci – conclude Aduriz - C’è la dimensione culturale, sociologica, emotiva, creativa. Nell’educazione, accade la stessa cosa. Puoi avere le basi e, da lì, aspirare a tutto. Ecco perché il MACC è nato ed ecco perché farà la differenza”. Due edifici di nuova costruzione vicino alla stazione di Chamartín, nella zona nord di Madrid, comporranno al struttura dell’Università che partirà dal prossimo settembre, dando vita, al contempo a un significativo progetto di sviluppo urbano. “Un centro di sapere come il MACC ti mette di fronte a una realtà molto ricca. Può essere che tu venga pensando di voler essere un grande cuoco e alla fine la strada ti porta a realizzare un progetto digitale che cambia il mondo”.
