Per oltre quattro decenni hanno celebrato la gastronomia italiana in Gran Bretagna, collezionando numerosi premi. La storia dei fratelli Dammone, ora ritiratisi per godere di un meritato riposo.
Foto di copertina: @PA
La storia
Quella dei due fratelli Dammone è una carriera fatta di numerosi successi e gratificazioni e conclusasi con il più degno riconoscimento. Gip (Geppino) e John Dammone, infatti, recentemente sono stati inseriti nella King’s Birthday Honours List, la celebre classifica che premia coloro che hanno fatto la differenza nella propria comunità e nel proprio settore lavorativo in Gran Bretagna- riporta la BBC.

Per 47 anni i due fratelli - arrivati nel Regno Unito con i genitori per cercare fortuna in seguito a un’epidemia di colera - hanno gestito Salvo’s, il locale di cucina italiana fondato nel 1976 dal padre Salvatore (per l’appunto), prima al suo fianco e poi da soli. Dopo una vita di duro lavoro, lo scorso anno Gip e John hanno deciso di andare in pensione e dedicarsi alla consulenza nel settore dell’ospitalità, allentando, così, l’inevitabile frenesia della gestione di un locale.

"È stato un viaggio incredibile. Abbiamo avuto il piacere di servire generazioni di famiglie e di stringere amicizie durature attraverso questa attività", confidava, allora, John al The Yorkshire Post. "Siamo grati per il supporto e l'amore che abbiamo ricevuto dalla comunità nel corso degli anni. Non avremmo potuto farcela senza i nostri clienti fedeli e il nostro personale di livello", proseguiva Gip. Tale è stata la loro dedizione all’attività di famiglia, ma, soprattutto, verso la comunità che gli ha accolti, che al momento della chiusura hanno ricevuto la British Empire Medal (BEM).

I premi e riconoscimenti non sono, tuttavia, una novità dell’ultimo anno per i due fratelli Dammone: dal 1984, infatti, Salvo’s è stato costantemente presente nella Good Food Guide; nel 2010 ha ha ricevuto la prestigiosa Rosetta AA -premio per l’eccellenza culinaria- e numerosi altri riconoscimenti. I Dammone sono sempre stati ottimi cuochi ed imprenditori estremamente lungimiranti, adottando nel loro locale nuovi concept tra cui tavoli condivisi tra i commensali, la distribuzione di fette di pizza gratuite a chi era in coda e la decisione di non prendere prenotazioni.

Ripercorrendo la storia di famiglia e dell’attività, Gip ha raccontato alla BBC: "Il nostro locale rientrava nella prima ondata di ristoranti a prezzi accessibili, dove potevi entrare, mangiare una pizza o un po' di pasta, bere un litro di vino e spendere circa 1,30 sterline. Quando abbiamo aperto, le pizze costavano 70 centesimi ed erano un qualcosa di “esotico”, così abbiamo avuto subito successo potendo accogliere ben tre generazioni di commensali”.

Nel corso degli oltre quattro decenni di vita di Salvo’s i Dammone oltre a dedicarsi all’attività di famiglia hanno sempre riservato grande attenzione e molto tempo all’intera comunità di Leeds, sostenendo gli agricoltori e produttori locali con l’acquisto degli ingredienti, partecipando a numerosi eventi di beneficenza e tenendo lezioni di cucina nelle scuole della cittadina, gesti che durante la pandemia gli sono valsi il sostegno dell’intera popolazione.

Sicuri che il nome dei Dammone continuerà a comparire tra le classifiche e i riconoscimenti per l’impegno e la dedizione verso il settore dell’ospitalità, il nostro augurio è "ad maiora, semper"!