I protagonisti dell'enogastronomia Top Chef

Kei Kobayashi: chi è il primo chef giapponese a ottenere 3 stelle Michelin a Parigi

di:
Alessandra Meldolesi
|
copertina kei kobayashi

Kei Kobayashi è stato il primo chef giapponese a conquistare tre stelle a Parigi, presso il ristorante Kei nel 2020. Ma un simile successo non gli è bastato, tanto che da qualche anno è attivissimo in patria, dove ha creato un piccolo impero. “Perché lo chef è re”.

Foto di copertina: @Stephane de Sacoutin- AFP- Getty Images


La storia

Conquistare la terza stella a Parigi, la prima di sempre per un ristorante giapponese in Francia, sembrava già una grandissima impresa. Non per Kei Kobayashi, che appena laureato nel 2020, si è subito lanciato in nuove avventure. Negli ultimi due anni sono state quattro le aperture nel suo paese natale, come racconta nel dettaglio il New York Times.

kobayashi Thuries Gastronomie Magazine Pascal Lattes
@Thuries Gastronomie Magazine-Pascal Lattes

Il suo fine, dice, è quello di diventare “un brand” sul modello di Alain Ducasse, nel cui Plaza Athénée ha lavorato prima di mettersi in proprio nel 2011. Le due scuole, del resto, convivono a Tokyo, dove quattro dei dodici ristoranti tristellati servono cucina francese. Nel caso di Kobayashi si tratta di coniugare stile e tecniche d’oltralpe con i prodotti freschi del Sol Levante, come avviene per esempio al Kei Collection Paris, appena inaugurato all’ultimo piano di Toranomon Hills Station Tower a Tokyo. Lo chef ostenta modestia, nonostante la sua espressione francese preferita sia “Aller plus loin”, ovvero andare oltre. “Se scendi a compromessi o pensi: ‘Ok, ci siamo’, allora è tempo di lasciare”, taglia corto.

kei piatti 2
 

Per quanto sia figlio d’arte, visto che il padre faceva il cuoco a Nagano, lo chef dai capelli ossigenati ricorda con precisione di essersi innamorato della cucina dopo aver visto un documentario su Alain Chapel, tanto da rinunciare a finire gli studi per formarsi in un ristorante francese locale. A 19 anni, poi, il trasferimento a Tokyo per lavorare con Ikuo Shimizu, cuoco autodidatta che gli ha trasmesso i fondamenti del mestiere.Era un vero artigiano, molto attento al dettaglio, come le forme dei coltelli e la loro affilatura”, ricorda.

kei kobayashi
 

È seguito l’immancabile pellegrinaggio in Francia, all’Auberge du Vieux Puits dello chef Gilles Goujon, anch’egli tristellato, per quattro anni di super lavoro, prima ai pesci, poi alle carni e alla selvaggina. Tanto che il francese era costretto a chiuderlo fuori dal ristorante nei giorni di pausa, per farlo riposare. Dopo il passaggio in una pasticceria provenzale e in un ristorante bretone, troppo “scientifico” per i suoi gusti, eccolo quindi al Plaza Athénée per 7 anni e poi patron nel ristorante acquistato da uno chef che andava in pensione.

kei piatti 1
 
kei piatti 3
 

Nonostante i suoi timori di non riuscire a pagare gli stipendi, i riconoscimenti non si sono fatti attendere: la prima stella è arrivata dopo un anno, la seconda dopo cinque, la terza dopo nove. Non potendone ottenere di più, è stato allora che Kobayashi ha deciso di rimettere piede in Giappone, aprendo Esprit C. Kei Ginza, un ristorante al Ritz-Carlton di Tokyo e un altro a Gotemba, ai piedi del Monte Fuji, in partnership con l’antico marchio di confetteria Toraya.

Kei Kobayashi chef
 

Ultime notizie

mostra tutto

Rispettiamo la tua Privacy.
Utilizziamo cookie per assicurarti un’esperienza accurata ed in linea con le tue preferenze.
Con il tuo consenso, utilizziamo cookie tecnici e di terze parti che ci permettono di poter elaborare alcuni dati, come quali pagine vengono visitate sul nostro sito.
Per scoprire in modo approfondito come utilizziamo questi dati, leggi l’informativa completa.
Cliccando sul pulsante ‘Accetta’ acconsenti all’utilizzo dei cookie, oppure configura le diverse tipologie.

Configura cookies Rifiuta
Accetta