È la ricetta perfetta per un brunch domenicale. Inventato nel 1993 dal cuoco australiano autodidatta Bill Granger, soprannominato “the king of breakfast”, negli anni ’10 l’avocado toast ha invaso i social, fino a rappresentare la ricetta preferita dei millennials. Rapido e sano, ha contagiato anche Gordon Ramsay, che lo serve nei suoi locali alla mano.
Foto del piatto: Gordon Ramsay Plane Food
La storia
Di pochi piatti si conoscono origini, vita e miracoli come dell’avocado toast, golosità tanto veloce quanto intuitiva e irresistibile, che dalla cucina anglosassone si è diffusa per il mondo. Sebbene mangiare il pane con l’avocado fosse probabilmente una consuetudine fra i contadini latinoamericani e qualcuno la praticasse privatamente negli States, a codificare la ricetta e lanciarla nella ristorazione è stato uno chef australiano autodidatta, da poco prematuramente scomparso, Bill Granger. La preparazione che fin dal 1993 serviva nel suo caffè era molto semplice: una fetta di pane a lievitazione naturale tostato, dell’avocado maturo estratto con un unico gesto dal guscio, spezzettato a forma di uovo e schiacciato sul pane, succo di lime appena spremuto, peperoncino e coriandolo fresco.
“Lo so, sono solo un paio di ingredienti, appena una ricetta. Ma è subito pronta, fresca e leggera. Ed è verde”, diceva della sua icona, che consumava frequentemente nelle pause sul lavoro. Da Sidney l’aveva portata con sé nei suoi locali, fino a Tokyo, Seul e Londra, facendosi ambasciatore della cucina informale australiana. L’idea del resto era geniale: trattare il frutto più cremoso del mondo come un grasso a tutti gli effetti, insaporendolo con una parte citrina e del coriandolo per la freschezza.
La voga tuttavia è esplosa negli anni ‘10, con la proliferazione delle varianti, tanto che l’avocado toast è stato definito la ricetta preferita dei millennials, rimbalzata milioni di volte sui social per la velocità di esecuzione e la composizione salutare, spesso vegana. Il frutto esotico, ricchissimo di vitamine, minerali e omega vari, può essere ridotto in crema, schiacciato grossolanamente o disposto a fette, acidulato con diversi agrumi e arricchito di elementi come il salmone affumicato.
Ha contagiato anche Gordon Ramsay, che lo serve volentieri nei suoi locali informali con diverse guarnizioni, fra cui l’uovo in camicia. Il suo abbinamento per un brunch domenicale è un fiume di Prosecco.
AVOCADO TOAST
Ingredienti per 1 persona
- 1 avocado maturo medio
- 2 uova
- 2 fette di pane a lievitazione naturale
- 1 piccola arancia
- 5 pomodorini confit
- 1 presa di peperoncino in fiocchi
- 2 cucchiaini di mandorle a scaglie
- 1 goccio di aceto di vino bianco
- 1 presa di sale marino
Sbucciare l’arancia e pelarne a vivo gli spicchi, rimuovendo i semi e la pelle. Ridurre in piccoli pezzi e riporre in una ciotola con il succo.
Tagliare a metà l’avocado, eliminare il nocciolo e sbucciare. Tritare grossolanamente la polpa e unirla all’arancia insieme ai pomodorini, al peperoncino e al sale. Mescolare poco, coprire e mettere da parte.
Preparare le uova in camicia. Fare sobbollire dolcemente una piccola casseruola di acqua e unire l’aceto. Rompere un uovo in una tazza o in una ciotolina. Agitare l’acqua con la frusta in modo da creare un leggero mulinello e versare l’uovo nel centro. Cuocere per 3 minuti, finché non affiora in superficie, l’albume risulta cotto e il tuorlo ancora liquido. Prelevare con un mestolo forato e fare asciugare su carta assorbente. Tenere in caldo mentre si cuoce il secondo uovo nello stesso modo.
Nel frattempo tostare le mandorle in una piccola padella senza grassi a fuoco medio per pochi minuti, fino a doratura, smuovendo regolarmente per evitare che si brucino. Mettere da parte. Tostare anche il pane sui due lati e adagiarlo sul piatto.
Suddividere la miscela di avocado nelle due fette, porre sopra un uovo con le mandorle e servire.