Un appartamento trasformato in ristorante, una minuscola cucina, una sola chef senza brigata e soli 2 camerieri per il servizio. Il format vincente di Barbara Pollastrini, cuoca romana che conquista Los Angeles.
La storia
A Los Angeles, nascosto in una strada tranquilla all'interno di un complesso residenziale, sorge un piccolo appartamento che ha qualcosa di speciale: fuori la porta, l’insegna dice “Da Barbara” e, varcata la soglia, troverete non una casa, bensì un ristorante. Sì, un ristorante su due piani con soli 14 posti incastonato dentro a un elegante salotto, ma dalla rilassata atmosfera domestica.
Il clima accogliente e intimo traspare non appena si entra. Le pareti rivestite di verde si sposano armoniosamente con i ripiani in marmo adornati da piatti e bicchieri dal design raffinato. Al piano superiore, due tavoli accolgono gruppi più numerosi, mentre il piano inferiore è il regno delle coppie romantiche e degli appuntamenti speciali.
Nella minuscola cucina sul retro, la chef Barbara Pollastrini lavora in totale autonomia per garantire agli ospiti un servizio sartoriale, realmente su misura. Non ci sono installazioni di design sofisticate, solo la passione e l'impegno di Pollastrini, che trasforma ogni pasto in un'esperienza straordinaria, con un menu alla carta o diversi tasting (di 4-5-6 portate) che competono con i migliori ristoranti della città.
Per Pollastrini, racconta Fine dining Lovers in questa intervista dedicata, è il realizzarsi di un sogno che ha coltivato fin dall'infanzia. Arrivata dagli affascinanti vicoli di Roma, la chef italiana, con una formazione culinaria francese, è giunta in America con il sogno di avere il suo ristorante (e, forse, di conquistare pure quella prestigiosa "stella" Michelin a cui ogni cuoco ambisce, vista l'eccezionalità del format). La cucina? Di mercato, centrata sull'ingrediente genuino in purezza.
I coperti sì, sono pochi, ma ciò le consente di curare maggiormente l'esecuzione di signature come "Quasi una carbonara"(in realtà uno gnocco alla romana con guanciale, carciofi e tuorlo d'uovo spolverizzato sopra). L'insegna rappresenta il culmine di anni di duro lavoro nei locali altrui, affrontando numerosi ostacoli per emergere nel mondo della ristorazione. Ma ogni difficoltà ha contribuito a forgiare il suo carattere e a renderla determinata nel perseguire i propri obiettivi. Il menu stagionale di Da Barbara, questo il nome del locale, offre un viaggio non convenzionale attraverso le tradizioni culinarie italiane. Dai piatti come la ricotta fatta in casa con pomodorini confit alla focaccia che si scioglie letteralmente in bocca, ogni portata è un'ode alla freschezza e alla qualità degli ingredienti. E il tutto è servito con un tocco di calore e ospitalità che ti fa sentire come a casa.
La cosa sorprendente è che Pollastrini gestisce tutto da sola, con due camerieri a supportarla lungo il percorso -ma niente brigata di cucina. Non c'è nemmeno il pasticciere, eppure ciò non le impedisce di servire sia un semifreddo alla liquirizia che un cannolo-strudel per dessert. Da Barbara è più di un semplice ristorante: è un luogo dove gli ospiti vengono accolti come in famiglia e dove ogni piatto racconta una storia di passione e dedizione. Con il suo approccio alla cucina basato sull'uso degli ingredienti migliori e sulla creatività ispirata dalla stagione, Pollastrini continua a stupire e deliziare i suoi commensali, uno squisito boccone alla volta.