Il bar Crenn non servirà più il pollo coltivato di Upside Foods, ma la grande chef americana continuerà a promuoverlo in una serie di eventi. Con lei altri chef interessati alla materia, per la quale tuttavia il mercato potrebbe non essere pronto, dal punto di vista della domanda e dell’offerta.
La notizia
Era appena l’estate scorsa quando una raggiante Dominique Crenn annunciava l’accordo stretto con Upside Foods per servire, prima al mondo, il suo pollo coltivato non nell’Atelier, tristellato, bensì nel bar Crenn, vegetariano dal 2018. Oggi quella carne controversa non può più essere ordinata in nessun ristorante degli Stati Uniti, ma le cose potrebbero presto cambiare.
“Dopo l’incredibile corsa per servire il nostro pollo coltivato di punta al Bar Crenn, abbiamo concluso la nostra serie di cene e stiamo portando il nostro pollo sulla strada! Siamo così orgogliosi della storia che abbiamo scritto con la chef Dominique Crenn: prima vendita di pollo coltivato negli Stati Uniti; gusto e qualità imbattibili. Insieme abbiamo fissato la stella polare per la carne coltivata e il futuro è delizioso. Allora, quale sarà il prossimo passo? Lavoreremo con la chef Crenn e con altri per servire il nostro pollo agli eventi che inizieranno il mese prossimo! Stiamo anche lavorando sodo sui nostri prodotti di nuova generazione su larga scala, tuttora in attesa dell’approvazione normativa”, ha scritto su Linkedin l’azienda, entusiasta di “questo primo passo sulla lunga strada per cambiare il mondo”.
L’offerta, come riporta Robb Report, era invero limitata: si trattava di appena 16 porzioni da circa 30 grammi al mese, fritte in una pastella da tempura addizionata di una spezia dello Yucatan, chiamata recado negro, e servite con aioli di peperoncini bruciati, fiori ed erbe coltivate nella fattoria della cuoca Blue Belle Farm. Ma come annunciato, la collaborazione non è chiusa: prenderà piuttosto la forma di eventi con altri chef interessati alla materia, mentre proseguono le ricerche su prodotti di larga scala, non ancora approvati dalle agenzie federali.
Dal canto suo José Andrés ha già annunciato la disponibilità a vendere il pollo coltivato di Good Meat in uno dei suoi ristoranti di Washington e Marcus Samuelsson ha investito in una ditta che vuole produrre braciole di agnello coltivate, con l’intenzione di servirle in uno dei suoi ristoranti, dopo il via libera governativo.