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The Lodge at Blue Sky, da fattoria ad hotel di lusso in un paese di 400 anime

di:
Alessandra Meldolesi
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copertina the lodge at blue sky

A incassare il premio Lavazza One to watch per The World’s 50 Best Hotels 2023 è stato The Lodge at Blue Sky, struttura imperniata sulla sostenibilità ubicata a Wanship, piccola cittadina in Utah.

La storia

Avevano le idee chiare, Mike e Barb Phillips, quando quattro anni fa hanno realizzato il loro sogno: “Trattiamo le persone come se fossero di casa”, raccontano oggi a theworlds50best.com, dopo il recente premio Lavazza One to watch nella classifica attuale. Arrivavano dal mondo della moda, ma volevano cambiare vita: hanno così acquistato nel 2004 un terreno esteso su 1400 ettari, adibendolo inizialmente a ranch per l’allevamento di bovini di razza hereford, cui nel tempo si sono aggiunti cavalli abbandonati, e poi aprendovi una distilleria di whisky. Nel 2019, infine, la decisione di passare all’ospitalità. “Anziché essere solo un ranch, abbiamo deciso di includere i nostri ospiti nell’avventura”.

barbara phillips
Barbara Phillips
the lodge at blue sky sala
 

Siamo a Wanship, un villaggio da 400 anime fra le montagne brulle dello Utah, dove in inverno si scia. Contesto naturalistico nel quale la struttura si inserisce spontaneamente, grazie ai materiali naturali e al design orizzontale dalle linee “organiche”. Gli ospiti che bussano alla porta vengono accolti con un drink di benvenuto di stagione, per esempio una limonata profumata al rosmarino, prima di affrontare un programma di immersione nella natura, cui collabora uno chef rinomato.

the lodge at blue sky piatti
 

Ci sono le crudité da ortaggi provenienti dalla fattoria Gracie’s a stuzzicare gli ospiti delle 46 camere e suite, che possono pescare, andare a cavallo, cogliere le verdure che consumeranno in una lezione di agricoltura, praticare yoga in altitudine e fare escursioni in compagnia di un biologo, partecipare alla cerimonia del tè o farsi coccolare dalle massaggiatrici.

the lodge at blue sky suite
 
the lodge at blue sky cavalli
 

Ai fornelli c’è Jason Franey, discepolo di Daniel Humm già vincitore del titolo di migliore chef emergente per Food & Wine nel 2011. La sua è una proposta “new american” che spazia dalla primazia del vegetale al lusso, accompagnata da vini in larga parte americani. Ma è possibile godere di un’esperienza ancora più suggestiva presso la iurta eretta su una montagna vicina, con uno chef privato a disposizione. E non è finita qui: a una manciata di chilometri è già in costruzione un altro complesso, comprendente piscina, camere, ristorante e caffè.

chef jason franey
Jason Franey

Foto dal sito ufficiale della struttura 

Per approfondire theworlds50best.com

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