Premiato come miglior ristorante Stella Verde Michelin, Finca Alfoliz custodisce le tradizioni rurali e gastronomiche di Huelva, proiettandole in un futuro amico. Xanty Elias l’ha aperta nella casa di famiglia in seguito alla chiusura di Acanthum in piena pandemia. “Perché dopo trent’anni di carriera ho voglia di semplicità”.
La storia
Si fa presto a dire sostenibilità: per quanto la parola sia sulla bocca di tutti, sono pochi coloro che la declinano in modo profondo e personale. Risalta in questo senso il progetto di Finca Alfoliz, che ha sede in quella che era una casa familiare a Huelva, spiega La Razòn. “Ed è per me una sfida trasformare questa eredità storica in un progetto totalmente sostenibile”, rivendica lo chef Xanty Elìas, che dopo la chiusura in piena pandemia di Acanthum, ha voluto celebrare la natura e la vita. “Perché dopo trent’anni di carriera uno comincia a dar valore alle cose più semplici e più naturali”.
In tutto sono 10mila metri quadrati perlopiù verdi, che hanno meritato la stella verde Michelin. Palpita di linfa il grande orto in permacultura, che rifornisce la cucina di ortaggi succosi. E proprio i vegetali sono protagonisti della cucina, valorizzati con gli onori solitamente tributati ad altre materie, nell’obiettivo che “la gente sia felice quando gode di questi sapori così tradizionali e al tempo stesso dimenticati a causa dell’internazionalizzazione della cucina”. Tutto rigorosamente stagionale, secondo i ritmi della natura e lo spirito dei luoghi.
Il compostaggio è affidato a un sistema di lombricoltura, chiudendo un cerchio completo e armonioso; mentre la formazione dei più giovani viene svolta attraverso la Fondazione Prenauta, grazie alla quale i bambini sono educati alla dieta mediterranea, contrastando il dilagare dell’obesità. “Sentiamo la responsabilità di restituire alla natura e alla società tutto ciò che utilizziamo”, insiste convintamente Elìas.
Di fatto la Finca è più di un ristorante e l’esperienza non vi si riduce al solo pasto: qui il sentimento del passato si proietta in una visione pienamente contemporanea del territorio, che si estende alla cantina con i vini più significativi della regione di Huelva per un soggiorno immersivo e rigenerante.
Foto di copertina: @Javier Serra
Foto dell'articolo dal sito ufficiale del ristorante