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Locale irlandese caccia una donna non vedente con cane-guida: le conseguenze

di:
Sveva Valeria Castegnaro
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copertina donna non vedente cacciata dal locale ok

In Irlanda un ristorante viene denunciato per discriminazione nei confronti di una donna non vedente: il caso fa discutere e anima il dibattito sui diritti di eguaglianza.

La notizia

Una cosa è certa: il ristorante KOA (Kitchen of Asia) a Malahide, nella contea di Dublino, non può certo fregiarsi del titolo "pet friendly". Il personale, infatti, si è rifiutato di accogliere la signora Sophia Brennan perché accompagnata da Timmy, il suo cane guida: una palese violazione dell’Equal Status Act. Riportando la sentenza di Penelope McGrath, giudice della Workplace Relations Commission, l’Irish Independent scrive: La signora Brennan risulta profondamente umiliata, imbarazzata e turbata per il modo in cui è stata trattata in seguito all’incidente del 4 marzo 2022. Ha inoltre avuto la sensazione che gli altri clienti del ristorante abbiano capito quello che stava succedendo, il che le ha arrecato maggiore umiliazione".

cane guida per non vedenti
 

La cliente ha raccontato di aver prenotato per cenare da KOA con il marito ma, una volta giunta all’ingresso del ristorante, il direttore l’ha fermata poichè era accompagnata da Timmy, asserendo che far entrare il cane nel ristorante sarebbe stato poco igienico. A nulla è servito il tentativo di Mrs. Brennan di mostrare il certificato di ipovedente, né il guinzaglio o la pettorina fluorescente di Timmy; il direttore non era interessato. L’unica alternativa proposta dallo staff era quella di lasciare il tanto amato e prezioso amico a quattro zampe in cortile, opzione ovviamente nemmeno presa in considerazione dalla Brennan.

cane ristorante Schutterstock
@Schutterstock

La sentenza di condanna ha dunque sottolineato come sia stata trattata "da diversa”, e che in alcun modo, al momento della prenotazione, avrebbe dovuto specificare di essere accompagnata dal caro Timmy, perché rientra fra i diritti dei non vedenti portare con sè il proprio cane. Al momento della denuncia il ristorante ha chiesto scusa e promesso di formare il personale per affrontare in futuro situazioni simili; tuttavia, Sophia ha ritenuto opportuno portare avanti la sua azione ai sensi delle leggi vigenti sulla parità di status.

cani non vedenti ristorante 2
 

Alcuni mesi dopo il ristorante ha pubblicato un comunicato di risposta in cui dichiarava di essere impegnato a sopperire alle mancanze, e che quella sera ci sarebbero stati problemi ad ospitare Timmy perché alcuni membri del personale soffrivano di asma e nel locale c’erano dei bambini che si sarebbero potuti spaventare. Con la sua sentenza, la giudice McGrath ha auspicato che episodi del genere non si ripetano più e ordinato a KOA di informarsi sui propri obblighi verso il cliente come locale pubblico.

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